Alta velocità tra i ghiacci

In by Gabriele Battaglia

I 917 chilometri che separano Harbin e Dalian saranno presto percorsi da un treno ad alta velocità. Il "treno dei ghiacci" percorrerà il tratto tra le due città del nord della Cina in 3 ore e mezza. È l’ennesimo investimento del ministero delle Ferrovie, che quest’anno pensa di spendere circa 65 miliardi di euro.  La Cina dei grandi numeri, dei progetti altisonanti e quasi impossibili, torna prepotentemente in scena: un “treno dei ghiacci” è la nuova grande opera preparata dai funzionari di Pechino.

Sono lontane le scene del 2008 con i treni fermi sui binari ghiacciati, centinaia di migliaia di viaggiatori bloccati nei giorni del grande esodo del Capodanno cinese, i soldati dell’Esercito popolare di liberazione spediti a spalare la neve e cercare di ripristinare i servizi, mentre i telegiornali locali trasmettevano immagini di disastri e le piccole e grandi storie di eroi popolari. 

La Cina ha testato con successo la nuova linea ferroviaria ad alta velocità che collega la città portuale di Dalian, sulla costa nordorientale, all’estremo nord di Harbin, nella provincia dell’Heilongjiang, imbiancata dalla neve per gran parte dell’inverno con temperature che arrivano parecchi gradi al di sotto dello zero.

Attualmente servono nove ore di viaggio per coprire i 917 chilometri che dividono le due città. Il nuovo treno farà scendere il tempo di percorrenza a tre ore e mezza. Il mezzo toccherà i 350 chilometri orari e sarà capace di resiste a temperature che oscillano dai più 40 gradi d’estate ai meno 40 d’inverno.

I modelli per il progetto, ha spiegato, citato dal China Daily, Zhang Xize, a capo del team di ingegneri coinvolti nel progetto, sono le linee tedesche e giapponesi sorte nelle regioni più fredde dei due Paesi. Inoltre, grande attenzione è stata data ai progetti per gli approvvigionamenti idrici ed elettrici in condizioni climatiche proibitive così da scongiurare che si ripetano i disagi e i malfunzionamenti di quattro anni fa, quando le tormente di neve misero alla prova l’efficienza cinese.

La ferrovia è dotata di attrezzature speciali per rimuovere la neve e il ghiaccio dalla linea e per proteggere i suoi sistemi di alimentazione. Nelle intenzioni la linea fungerà da volano al settore turistico sia di Dalian sia di Harbin, già meta dei vacanzieri. In particolare la seconda, famosa per il festival delle sculture di giacchio e per la sua eredità russa, e presa d’assalto dai turisti.

La tratta Dalian-Harbin ha ridato slancio all’alta velocità cinese che nell’ultimo anno aveva subito una frenata per l’incidente del luglio 2011 a Wenzhou. Nello scontro tra due treni proiettile morirono 40 passeggeri e oltre 170 rimasero feriti. L’incidente mise a nudo i problemi tecnici, gli scandali nel settore, costati il posto al ministro per le Ferrovie, Liu Zhijun, espulso per corruzione dal Partito lo scorso maggio.

Con il rallentamento dell’economia negli ultimi mesi le infrastrutture e in particolare l’alta velocità, sono diventati un mezzo per dare nuova linfa alla crescita cinese.

Il ministero delle Ferrovie ha incrementato gli investimenti per il 2012 di 20 miliardi di yuan (circa 2 miliardi di euro) portandoli a 630 miliardi. Tuttavia gli investimenti per i prossimi tre anni saranno tagliati di 500 miliardi e portati a 2mila miliardi di yuan, in una serie di revisioni della spesa che hanno colpito il ministero

Questo sebbene nell’ultimo piano quinquennale per i trasporti sia previsto un aumento delle linee ad alta velocità a agli attuali 6,894 chilometri a 18mila chilometri entro il 2015. All’inizio dell’anno un rapporto della Banca Mondiale definiva il sistema ferroviario cinese il più grande e in costante crescita al mondo. È inoltre quello con il maggior numero di passeggeri. Secondo la Xinhua, sulla linea Pechino Shanghai sono transitati 52 milioni di persone nel primo anno di vita della tratta., con una media giornaliera di 144mila .

Tuttavia resta l’incertezza sulla fattibilità del piano governativo. Con una decisione senza precedenti per l’economia statalista del Dragone, il governo ha aperto agli investimenti privati, con l’obiettivo primario di fare fronte ai debiti. Nella prima metà dell’anno il ministero ha subito perdite nette per 8,8 miliardi di yuan. Ma doppio ruolo del ministero, allo stesso tempo operatore e regolatore del settore, rischia di essere un deterrente per chi vuole investire.

La nuova “linea della neve”, però, rilancia i progetti dell’alta velocità cinese e rilancia i fasti del paese lanciato verso il futuro. Utilità e grande sfarzo, un’accoppiata sempre più vincente per il paese della Grande Muraglia.

[Scritto per Lettera43; foto credits: cnbridge.cn]