Ancora oggi quando parliamo di Cina subito pensiamo alla “fabbrica del mondo”. Ma la “Lunga Marcia” del Paese di Mezzo verso l’hi-tech non si ferma, nonostante la guerra commerciale avviata da Washington.
Tanti sono i motivi per cui oggi gli occhi del mondo sono puntati sul gigante asiatico, alcuni macroscopici: i numeri, le potenzialità del mercato, gli iperbolici record del Singles Day. Alcuni invece sono decisamente meno evidenti; come l’innovazione tecnologica, qualitativa e produttiva, che oggi detta standard al mercato globale, compreso quello dei paesi occidentali.
Amazon, Apple e Facebook sembrano imitare le mosse dei big del tech cinese. Realtà innovative in occidente sono oramai la quotidianità in Cina. Un esempio su tutti. L’anno scorso il mondo ha accolto la roboante notizia del primo negozio senza dipendenti di Amazon. Stiamo parlando di Amazon Go che aprì ufficialmente i battenti il gennaio 2018. Solo telecamere, controllo tramite riconoscimento facciale, e check-in iniziale tramite un QR code collegato all’app di Amazon. Alibaba ha inaugurato il suo “Future Hotel” ad Hangzhou, il primo hotel completamente automatizzato nasce in Cina grazie al gigante del commercio che ora avanza nell’applicazione delle tecnologie IoT.
Tutto molto interessante, peccato che la stragrande maggioranza della stampa – internazionale e non – abbia omesso un fattore poco trascurabile: la stessa modalità di negozio, con la stessa tecnologia, era stata già lanciata ad Hangzhou nell’estate 2017 da Alibaba con il suo Tao Cafe, il primo supermercato completamente senza personale con sistemi di riconoscimento e pagamento “smart”.
Quando viene lanciato un servizio innovativo legato a digital, e-commerce e logistica, è probabile che la cosa sia stata sperimentata molto prima da uno dei giganti del tech cinese. Diversi modelli di business di Amazon sono legati a doppio filo con trend e-commerce presenti da quattro o cinque anni in Cina. Alla stregua di quello che succede tra Facebook e Tencent. Non solo il colosso di Shenzhen ha superato Facebook come valore di mercato, ma i prodotti dell’azienda di Menlo Park da qualche anno attingono a piene mani da modelli di successosperimentati in precedenza sul miliardo di utenti di WeChat. Basti vedere come il social network americano abbia approcciato il fenomeno del “social-commerce”.
La Cina 4.0 investe ed apre la strada all’alta tecnologia anche nel ramo della logistica. Cainiao, il ramo logistico di Alibaba, è riuscito a battere ogni record di consegne. Anche le grandi rivoluzioni legate alle tecnologie produttive, oggi, raggiungono la sponda asiatica del Pacifico prima di raggiungere l’America e il blocco occidentale. La robotica è tra queste. E Cainiao Logistics è riuscita a fare di questo settore il suo fiore all’occhiello.
“I clienti cercano una consegna sempre più veloce, migliore, ecco di cosa ci stiamo occupando”, ha dichiarato il vice presidente di Cainiao Ben Wang, alla vigilia dell’edizione 2018 del Double 11. Cainiao ha recentemente aperto il più grande magazzino automatizzato in Cina – nonché uno dei più grandi al mondo – nella città orientale di Wuxi, Jiangsu. Questo fa parte del primo Future Park dell’azienda, un complesso logistico gestito da applicazioni Internet of Things, big data, edge computing e intelligenza artificiale per aumentare l’efficienza nel processo di spedizione.
Alimentato dalla connettività IoT, Cainiao utilizza 700 robot dalla guida automatizzata (AGV) per evadere gli ordini. Il sistema intelligente indirizza autonomamente gli AGV a guidare, caricare e scaricare le merci, mentre in contemporanea pianifica i percorsi migliori per distribuire i pacchi ed evitare la collisione. “I robot consentono di processare il 50% in più di ordini entro un determinato periodo di tempo rispetto a un magazzino tradizionale”, ha dichiarato Cainiao. Ad ulteriore supporto c’è anche il programma Sky Eye, un sistema di monitoraggio video basato su cloud che verrà utilizzato dai partner logistici di Cainiao.
Sfruttando la tecnologia e gli algoritmi di Computer Vision, Sky Eye monitora le operazioni di magazzino per individuare eventuali nodi nel processo logistico e invia aggiornamenti ai lavoratori in modo che possano essere riparati in tempo reale. Nonostante grandi competitor internazionali come DHL o UPS siano dei colossi nel settore della logistica, questi non riescono a superare i numeri e la tecnologia di Cainiao. Se DHL ha da poco impletato in Olanda il suo primo warehouse tradizionale con tecnologia robotica, Cainiao è dal 2016 che utilizza robot sul campo.
E non c’è da stupirsi. A guardare i numeri la Repubblica Popolare è il mercato con il più alto potenziale di crescita per robotica e intelligenza artificiale. Uno dei piani più importanti del governo cinese è “中国制造2025” (Made in China 2025), iniziativa che punta a rinnovare e rafforzare l’industria cinese sul modello 4.0 portato avanti dalla Germania, con forte enfasi su l’automatizzazione e sulla creazione di valore per i prodotti cinesi.
E considerando la progressione con la quale il paese si è mosso sul fronte dell’innovazione logistica – dai negozi senza dipendenti di Alibaba ai droni della piattaforma e-commerce JD – possiamo stare sicuri che questo numero crescerà molto rapidamente: le aziende e i distretti industriali seguiranno con solerzia le direttive di Pechino, mettendo senza dubbio intere categorie demografiche e professionali di fronte al serio rischio di non essere più collocabili nel mercato del lavoro.
di Cifnews 雨果网
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