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In Cina e Asia – Giuristi cinesi “preoccupati” da condanne a morte per corruzione

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Giuristi cinesi “preoccupati” da condanne a morte per corruzione
  • Xi a Macao per i 25 anni dall’handover
  • Cina-India: primo incontro dei rappresentanti speciali dal 2019
  • Cina, partiti primi satelliti competitor di Starlink
  • Taiwan, al via forum con la città gemella Shanghai
  • Sri Lanka, Dissanayake in India per riafferma l’autonomia dalle pressioni esterne
  • Yoon sfugge all’interrogatorio, nuovo scandalo in vista?
  • Stop all’export di minerali critici dalla Cina minaccia la Difesa Usa
  • Terremoto a Vanuatu fa almeno 14 morti
Cina, giuristi “preoccupati” da condanne a morte per corruzione

Gli esperti di legge cinesi sono sempre più preoccupati per un utilizzo meno restrittivo delle condanne a morte nei confronti dei funzionari accusati di corruzione. Lo spiega il South China Morning Post in un recente approfondimento che accoglie testimonianze e segnalazioni da parte di giuristi e avvocati vicini ai casi di questo genere, ancora piuttosto rari. Durante la presidenza di Xi Jinping gli arresti e i processi per corruzione sono cresciuti a ritmi mai registrati in precedenza, ma l’aspetto più preoccupante è la chiusura sempre più rapida delle sentenze con condanna alla pena di morte e l’abbassamento della “linea della morte” poco sopra il miliardo di yuan di tangenti.

Xi a Macao per i 25 anni dall’handover

Comincia oggi la visita di Xi Jinping a Macao per il 25° anniversario del ritorno dell’ex colonia portoghese alla Cina. Il presidente, che si tratterrà tre giorni in città, verrà accolto dal capo esecutivo designato Sam Hou-fai, dal leader in carica Ho Iat-seng, nonché da Xia Baolong, il potente direttore dell’Ufficio per gli Affari di Hong Kong e Macao, e dal capo dell’esecutivo hongkonghese John Lee Ka-chiu. Xi, che parteciperà alla cerimonia di giuramento di Sam venerdì, ha anche effettuato una breve visita sull‘isola di Hainan, sede di una zona economica speciale, dove martedì ha parlato di innovazione scientifica e industriale, e “nuovi tipi di consumo”.

Cina-India: primo incontro dei rappresentanti speciali dal 2019

Ajit Doval, il Consiglio nazionale indiano per la sicurezza, è in Cina, dove questa mattina ha incontrato a Pechino il Rappresentante Speciale della Cina per il controllo dei confini e il ministro agli Esteri Wang Yi. La stampa indiana informa che nel corso dei colloqui sono stati discussi vari temi, tra cui la gestione degli accordi di pace lungo il confine tra i due paesi e la ripresa dei rapporti bilaterali, che sono rimasti congelati per più di quattro anni dopo lo stallo seguito allo scoppio di violenze nel Ladakh orientale. L’ultimo incontro dei Rappresentanti Speciali dei due Paesi si era tenuto a Delhi nel 2019.

Cina, partiti primi satelliti competitor di Starlink

Martedì 17 dicembre sono partiti da Wenchang i primi satelliti internet per la creazione di una nuova megacostellazione completamente made in China. Guowang prevede di costruire nel prossimo decennio una costellazione da 13 mila satelliti ed arrivare così a competere con la statunitense Starlink. I piani di Pechino erano noti agli esperti del settore da quando, nel 2020, Pechino aveva avanzato la richiesta per la costruzione della sua costellazione all’Unione internazionale delle telecomunicazioni. La rete è gestita da una società statale fondata nel 2021 e chiamata China SatNet, ma della quale non sono noti i dettagli.

Taiwan, al via forum con la città gemella Shanghai

É iniziato nella capitale taiwanese il forum che vede riunite le comunità economiche e politiche delle città di Shanghai e Taipei, gemellate dal 2008. Gli incontri del primo giorno hanno portato alla firma di memorandum di cooperazione sull’assistenza medica “smart” e sugli scambi tra zoo. Taipei ha però negato l’accesso a 11 membri della delegazione guidata dal vicesindaco di Shanghai Hua Yuan. Il Consiglio per gli affari continentali di Taiwan ha approvato il forum, ma ha detto che avrebbe chiesto l’interruzione dei lavori se ci fosse stata un’escalation delle operazioni dell’Esercito popolare di liberazione intorno ai suoi territori. Intanto l’ex presidente taiwanese Ma Ying-jeou è (ri)partito per la Cina con un gruppo di studenti. L’obiettivo – come da lui stesso dichiarato – è “costruire ponti per la pace in tempi di pericoli politici”.

Sri Lanka, Dissanayake in India per riafferma l’autonomia dalle pressioni esterne

Lunedì 16 dicembre il presidente dello Sri Lanka Anura Kumara Dissanayake ha conlcuso il suo viaggio in India, dove ha effettuato la sua prima visita estera ufficiale dall’insediamento, avvenuto a settembre 2024. Il presidente ha rassicurato il premier indiano Narendra Modi sul tema della sicurezza regionale, segnalando nella dichiarazione congiunta l’intenzione di mantenere un dialogo sulla fiducia reciproca e sulla trasparenza. Il paese, che sta vivendo una profonda crisi economica, è da tempo al centro delle mire della Cina. Cercando di ripristinare una politica estera equidistante, Dissanayake ha promesso a Modi che non permetterà che il territorio del suo paese verrà utilizzato contro gli interessi di sicurezza indiani.

Stop all’export di minerali critici dalla Cina minaccia la Difesa Usa

All’inizio di dicembre la Cina ha vietato l’esportazione verso gli Stati Uniti di gallio, germanio, antimonio e materiali superduri utilizzati nella produzione, e ha affermato che potrebbe limitare ulteriormente le vendite di grafite. E ciò potrebbe avere un impatto molto più ampio di quanto immaginato sulla sicurezza nazionale statunitense. Secondo gli analisti di Govini il divieto, arrivato in risposta alle crescenti restrizioni commerciali sui chip volute da Washington, andrebbe a colpire almeno 20 mila componenti di armi e sistemi di Difesa che dipendono da questi metalli per la loro produzione. Non solo: anche abbigliamento tattico e produzione energetica verranno inevitabilmente compromessi, tanto da richiedere una tempestiva risposta del governo per sopperire alla domanda di quei materiali che arrivano in buona parte dalla Cina.

Yoon sfugge all’interrogatorio, nuovo scandalo in vista?

Yoon Suk Yeol non si è presentato per l’interrogatorio sul tentativo di imporre la legge marziale in Corea del Sud. Voleva sentirlo la squadra investigativa composta da Polizia, Ufficio per le indagini sulla corruzione di funzionari di alto livello e il nucleo investigativo del ministero della Difesa. Intanto secondo la stampa locale  il presidente potrebbe dover affrontare un altro scandalo politico, questa volta collegato a uno sciamano che è stato arrestato oggi 17 dicembre con l’accusa di aver acquisito fondi politici illegali nelle elezioni locali del 2018.

Terremoto a Vanuatu fa almeno 14 morti

Il governo di Vanuatu ha rivolto un appello alla comunità internazionale, chiedendo aiuto a seguito del terremoto di magnitudo 7,3 che ha colpito la capitale, Port Vila, causando la morte di almeno 14 persone e danni strutturali ingenti. “Il governo di Vanuatu ha confermato 14 decessi e 200 persone trattate per ferite nell’ospedale principale di Port Vila. La Cina ha annunciato che è pronta a fornire aiuti umanitari al paese insulare.