I titoli di oggi:
- Xi e Lula firmano quasi 40 accordi di cooperazione
- Nave cinese sospettata di aver tagliato due cavi sottomarini nel Mar Baltico
- La Cina è di nuovo il secondo finanziatore delle isole del Pacifico
- Le big tech cinesi a caccia di talenti statunitensi per l’AI
- Guangzhou allenta le restrizioni dell’hukou per gli acquirenti di case
- Miliardario indiano Adani incriminato negli Usa
Pechino e Brasilia firmano quasi 40 accordi di cooperazione
Terminato il G20 di Rio, il presidente cinese Xi Jinping ieri si è recato a Brasilia per una visita di Stato con il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva. Nella conferenza stampa finale Lula ha anche annunciato la decisione di elevare la partnership strategica globale tra i due paesi a livello di “Comunità di futuro condiviso per un mondo più giusto e un pianeta più sostenibile”. La visita è stata l’occasione per commemorare i 50 anni di relazioni diplomatiche tra i due paesi e firmare quasi 40 accordi governativi per rafforzare i legami tra le due economie, i cui scambi commerciali hanno superato quota 150 miliardi di dollari. Nonostante le attese cinesi della vigilia, Lula ha deciso di non aderire al Belt and Road, adottandone soltanto alcune linee guida.
Nave cinese sospettata di aver tagliato due cavi sottomarini nel Mar Baltico
La Yi Peng 3, una portarinfuse battente bandiera cinese della società Ningbo Yipeng Shipping, è la principale sospettata del taglio di due cavi sottomarini in fibra ottica per le comunicazioni nel Mar Baltico, uno tra Lituania e Svezia, l’altro tra Germania e Finlandia. I movimenti della nave cinese sono stati tracciati dal sito di monitoraggio marittimo MarineTraffic e rilevano che la Yi Peng si trovava nell’area quando due cavi sono stati tranciati nella notte tra domenica e lunedì. La nave, riporta il Financial Times, è stata intercettata e abbordata dalla nave della Marina danese ed è ora ancorata nei pressi dello stretto di Kattegat. Il governo tedesco e finlandese parlano di atto di sabotaggio che si inserisce nelle varie tecniche di guerra ibrida del conflitto in Ucraina.
La Cina è di nuovo il secondo finanziatore delle isole del Pacifico
La Cina è diventata nuovamente il secondo maggiore finanziatore delle isole del Pacifico, rubando il posto agli Stati Uniti. È quanto rivela l’annuale Pacific Aid Map che il Lowy Institute ha pubblicato ieri. Secondo il rapporto, la Cina ha intensificato i progetti nel 2022 dopo la pausa dovuta alla pandemia che ha fatto registrare una riduzione del 18% dei finanziamenti per lo sviluppo delle isole del Pacifico. Nel 2024, invece, Pechino ha stanziato 256 milioni di dollari, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente, concentrando la propria spesa per acquisire influenza nella regione. L’Australia continua a essere il principale finanziatore delle isole del Pacifico.
Le big tech cinesi a caccia di talenti statunitensi per l’AI
Le big tech cinesi stanno creando team di intelligenza artificiale nella Silicon Valley, cercando di accaparrarsi i migliori talenti statunitensi. Secondo quanto riporta il Financial Times, Alibaba, ByteDance e Meituan hanno ampliato i loro uffici in California negli ultimi mesi, assumendo personale da gruppi rivali statunitensi per recuperare terreno nella corsa ai profitti dell’Intelligenza Artificiale generativa.
Pechino si infila nei vuoti delle misure americane per limitare l’accesso della Cina alle tecnologie più avanzate. Negli ultimi due anni Washington ha imposto una serie di limitazioni sulle esportazioni verso la Cina di chip più avanzati, per impedire che Pechino li usi per potenziare le proprie capacità militari. Attualmente, scrive il quotidiano finanziario, non esistono restrizioni per le entità con sede negli Stati Uniti collegate a o di proprietà di aziende tecnologiche cinesi ad accedere a chip AI di alto livello attraverso centri dati situati negli Stati Uniti.
Guangzhou allenta le restrizioni dell’hukou per gli acquirenti di case
Guangzhou, nella provincia meridionale del Guangdong, è la prima città cinese di primo livello a introdurre una politica che consente agli acquirenti di case di ricevere un permesso di residenza permanente, noto anche come hukou. Guangzhou non è la prima città ad adottare un tale provvedimento. Stando a quanto precisato da Yicai, altre città di primo livello hanno allentato le restrizioni all’acquisto di case dopo che il governo centrale ha introdotto un pacchetto di misure di stimolo a fine settembre, generando una parziale ripresa del mercato immobiliare.
Miliardario indiano Adani incriminato negli Usa
Il miliardario indiano Gautam Adani è stato incriminato mercoledì per corruzione presso un tribunale federale degli Stati Uniti; i pubblici ministeri sostengono che il magnate 62enne e altri dirigenti indiani hanno promesso più di 250 milioni di dollari a funzionari del governo indiano per assicurarsi contratti per l’energia solare.