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In Cina e Asia – Cina-Ue: vanno avanti i negoziati sui veicoli elettrici

In Uncategorized by Redazione

  • Cina-Ue: vanno avanti i negoziati sui veicoli elettrici
  • Pechino toglie il ban sui prodotti ittici giapponesi
  • Cina, Ymtc pronta a competere con produzioni straniere
  • Il sultano Malese in Cina a caccia di investimenti
  • Hong Kong, due persone arrestate per sedizione
  • Usa, Fbi: “Smantellato gruppo di hacker cinesi”
  • La Corea del Sud investe 9 milioni di won contro i deepfake
  • Il Bangladesh ha conferito i poteri di polizia all’esercito 
Cina-Ue: vanno avanti i negoziati sui veicoli elettrici

Non c’è l’accordo per fermare i dazi, ma Cina e UE “hanno ribadito la loro volontà politica di perseguire e intensificare gli sforzi per trovare una soluzione reciprocamente accettabile, che dovrebbe essere efficace nell’affrontare il problema, applicabile, monitorabile e compatibile con l’OMC”. Lo ha dichiarato ieri la Commissione europea al termine delle  “franche e costruttive” trattative tra il commissario per il commercio dell’UE Valdis Dombrovskis e il ministro del Commercio cinese Wang Wentao.” Le due parti hanno concordato di dare un nuovo sguardo agli impegni sui prezzi“, aggiunge il comunicato alludendo al tentativo di Pechino di fissare un tetto minimo ai prezzi sui veicoli elettrici made in China esportati nel mercato unico per rispondere alle preoccupazioni del blocco sull’apparente dumping.  Il 25 settembre i 27 paesi membri avrebbero dovuto esprimere il proprio parere sulle misure, ma secondo varie fonti il voto sarebbe stato stato posticipato a causa delle pressioni di Germania e Spagna. La Cina si ice ottimista.

Pechino toglie il ban sui prodotti ittici giapponesi

La Cina ha accettato di “riprendere gradualmente” le importazioni di prodotti ittici giapponesi un anno dopo il divieto imposto in risposta allo scarico di acque reflue dalla centrale nucleare di Fukushima. I dettagli non sono ancora noti, ma secondo diverse fonti giornalistiche Pechino avrebbe accettato di fare marcia indietro in cambio dell’inclusione di paesi terzi (compresa la Cina) nel monitoraggio delle acque di scarico. L’accordo segue a stretto giro la morte di un bambino giapponese, aggredito fuori da una scuola di Shenzhen.

Cina, TechInsights: “Ymtc pronta a competere con le produzioni straniere”

L’azienda cinese Yangtze Memory Technologies Co. (Ymtc) ha fatto progressi nella sostituzione della tecnologia straniera per produrre semiconduttori, secondo una ricerca di TechInsights. Ora sarebbe pronta a competere con i leader del mercato mondiale. La società cinese produttrice di chip è una di quelle colpite dalle sanzioni commerciali statunitensi per contenere i progressi tecnologici di Pechino. La notizia si innesta nell’alveo delle esortazioni del presidente cinese Xi Jinping a raggiungere l’autosufficienza in settori strategici.

Il sultano Malese in Cina a caccia di investimenti

Il re della Malesia, il sultano Ibrahim Iskandar, si trova in Cina per cercare i finanziamenti necessari a rilanciare la costruzione di una ferrovia ad alta velocità tra la Malesia e Singapore. Lo riportano persone a conoscenza della questione, che ai microfoni di Bloomberg fanno notare come nella delegazione di Sultan Ibrahim siano rappresentanti di YTL, la società malese tra i gruppi selezionati per il progetto.  Si tratta della prima visita in dieci anni di un sovrano malese a Pechino e coincide con i 50 anni delle relazioni bilaterali.

Hong Kong, tre persone arrestate per sedizione

È sedizione indossare magliette con slogan di protesta (“liberate Hong Kong, rivoluzione dei nostri tempi”) e scrivere messaggi anti-sistema sui sedili degli autobus. Giovedì 19 settembre un giudice di Hong Kong ha incarcerato due persone sulla base di queste accuse: si tratta dei primi casi di sedizione, la fattispecie di reato prevista dalla legge sulla sicurezza nazionale. Il magistrato Victor So ha scritto nella sentenza emessa che “se la legge non interviene tempestivamente e permette che si verifichi una sedizione individuale, questa finirà per portare nuovamente al caos la società”. Intanto di poche ore fa la notizia che Au Kin-wai, 58 anni, è stato condannato a 14 mesi dietro le sbarre dopo essersi dichiarato colpevole di aver pubblicato 239 post sediziosi sulle piattaforme di Facebook, YouTube e X.

Usa, Fbi: “Smantellato gruppo di hacker cinesi”

Le autorità statunitensi hanno identificato un secondo gruppo di hacking cinese, conosciuto come “Flax Typhoon”, liberando migliaia di dispositivi compromessi. Il direttore dell’Fbi Christopher Wray lo ha dichiarato nel corso di una conferenza sulla sicurezza informatica a Washington, mercoledì. Secondo Wray il gruppo “raccoglieva informazioni ed eseguiva ricognizioni per le agenzie di sicurezza del governo cinese”. Alle accuse si sono uniti gli altri Five Eyes (Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda e Australia), secondo i quali dietro l’operazione “Flax Typhoon” ci sarebbe l’azienda quotata a Shanghai  Integrity Technology Group. Fino a giugno, aerano più di 250.000 i dispositivi compormessi in ​​tutto il mondo.

La Corea del Sud investe 9 milioni di won contro i deepfake

La Corea del Sud è pronta a investire quasi 9 milioni di won (circa 7 milioni di dollari) per combattere i deepfake. La notizia è stata diffusa giovedì, dopo la scoperta, nelle ultime settimane, di una vasta rete di chatroom Telegram in cui gli utenti condividevano contenuti pornografici generati con l’intelligenza artificiale con i volti di persone reali. La notizia ha suscitato indignazione nell’opinione pubblica, spingendo il presidente a promettere punizioni severe per chi produce e diffonde questo tipo di contenuti. Quest’anno i casi di cyber-violenza sessuale in Corea del Sud sono aumentati di 11 volte rispetto al 2018, secondo i dati ufficiali.

Il Bangladesh ha conferito i poteri di polizia all’esercito

Il governo provvisorio del Bangladesh ha concesso all’esercito poteri speciali per mantenere l’ordine pubblico. Nonostante la fuga in India della leader autoritaria Sheikh Hasina, prima ministra del Paese, la società è ancora in subbuglio dopo le proteste degli ultimi mesi. Il nuovo ordine conferisce agli ufficiali ampi poteri di polizia locale per emettere mandati di perquisizione e di arresto, oltre a dare loro l’autorizzazione per disperdere grandi assembramenti. Il Ministero della Pubblica amministrazione ha dichiarato che i poteri dureranno due mesi, e si applicheranno su tutto il territorio nazionale.