- Cina, Luckin Coffee sorpassa Starbucks
- Ministero del Commercio cinese: “Gli USA smettano di diffamare la Cina”
- Cambogia, la vittoria del Partito Popolare Cambogiano alle elezioni per il Senato e il ritorno di Hun Sen
- Cina, amici in affitto contro la solitudine e il burnout da lavoro
- Cina, 87 funzionari di medio livello e tre “tigri” indagati per corruzione
- Cina, lavoratori nordcoreani impiegati in fabbrica in condizioni di prigionia
- L’India vuole rendere le isole Andamane e Nicobare una “Hong Kong dell’Asia meridionale”
Lo scorso anno, la cinese Luckin Coffee ha registrato un fatturato netto di 3,5 miliardi di dollari (25 miliardi di yuan), con un aumento dell’87% rispetto allo scorso anno. Cifre che hanno permesso alla nota catena di caffetterie di superare Starbucks, il cui fatturato ha toccato quota 3,05 miliardi. Luckin Coffee (che negli scorsi mesi ha lanciato un caffè corretto al baijiu in collaborazione con lo storico marchio di superalcolici Kweichow Moutai) conta più di 13 mila punti vendita in tutto il paese, ben oltre i 6800 shop del rivale di Seattle. Malgrado la cultura dei cafés sia sempre più radicata nella Repubblica popolare cinese, il fatturato di Luckin è tornato a crescere dopo il brusco stop registrato nel 2020, a seguito di indagini governative legate a un presunto scandalo di frode finanziaria che aveva interessato la società.
Ministero del Commercio cinese: “Gli USA smettano di diffamare la Cina”
Il 26 febbraio, a margine della prima giornata della 13a Conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio, che si tiene nella città di Abu Dhabi fino al 29 febbraio, il ministro del Commercio cinese Wang Wentao ha incontrato la rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Katherine Tai. Durante gli scambi, descritti dai media cinesi come “professionali e approfonditi”, Wang ha espresso “solenni preoccupazioni” per le tariffe doganali statunitensi e per le questioni legate a Taiwan in ambito economico e commerciale. In vista della Conferenza, l’Ufficio di rappresentanza commerciale Usa ha pubblicato un rapporto sulla conformità della Cina all’Organizzazione mondiale del commercio, in cui ha espresso preoccupazione per gli squilibri causati dall’ “approccio alla politica commerciale guidata dallo Stato e non dal mercato di Pechino”. Dichiarazione che lunedì 26 febbraio sono state criticate dal ministero del Commercio cinese, che ha tacciato Washington di considerare le misure promosse dal paese una “coercizione economica” e di negare gli importanti contributi della Cina al sistema commerciale multilaterale.
Cambogia, la vittoria del Partito Popolare Cambogiano alle elezioni per il Senato e il ritorno di Hun Sen
Lunedì 26 febbraio il Comitato elettorale cambogiano ha iniziato a diffondere i risultati delle elezioni per il Senato, che si sono svolte domenica. Il Partito Popolare Cambogiano al governo, che si è aggiudicato 55 dei 58 seggi, ha proclamato una vittoria schiacciante e ha confermato l’intenzione di nominare Hun Sen come presidente del Senato, di fatto la seconda carica dello Stato dopo il re. Dopo 38 anni in carica come primo ministro, lo scorso anno il leader ha ceduto il potere al figlio Hun Manet. Nei giorni scorsi il figlio minore di Hun Sen, il 41enne Hun Many, ha ottenuto il ruolo di vice primo ministro. La nomina di presidente del Senato sarà confermata ufficialmente ad aprile, dopo la pubblicazione dei risultati ufficiali. Secondo i dati provvisori, tre seggi sarebbero stati aggiudicati a una coalizione di partiti di opposizione, il Partito Khmer della volontà, legato al noto Candlelight Party, la principale forza di opposizione esclusa dalle elezioni del 2023.
Cina, amici in affitto contro la solitudine e il burnout da lavoro
In Cina sono sempre di più i giovani a mettere a disposizione ore del proprio tempo libero per guadagnare denaro extra, rispondendo alla necessità crescente di affidarsi a secondi lavori per contrastare la precarietà. Il Nikkei ha raccontato la storia di Yang, blogger ventisettenne di Pechino che ha sperimentato di recente il suo primo cliente, facendosi pagare 125 yuan all’ora (17 dollari) per condividere un pomeriggio di chiacchiere e un giro per i negozi. Annunci su “amici in affitto” stanno comparendo su social media come Douyin e Xiaohongshu: una nuova opportunità lavorativa che sembra attecchire sullo sfondo della crescente sensazione di solitudine sperimentata dai giovani, che pressati dalle incombenze lavorative e dalle pressioni familiari cercano nuovi modi per sfogarsi.
L’India vuole rendere le isole Andamane e Nicobare una “Hong Kong dell’Asia meridionale”
Il governo indiano sta pianificando un megaprogetto da 9 miliardi di dollari per trasformare le isole Andamane e Nicobare in una una “Hong Kong” dell’Asia meridionale. L’obiettivo di Nuova Delhi è quello di rendere l’area un hub marittimo a destinazione turistica, dotato di aeroporto internazionale, terminal marittimo, attrazioni, una centrale elettrica e un parco industriale. Le isole si trovano su una delle rotte più trafficate al mondo. Per questo, per alcuni esperti, le intenzioni dell’India potrebbe essere giustificate anche da valutazioni di tipo securitario. La Cina ha esteso la sua influenza nell’Oceano Indiano, avvicinandosi a Paesi come lo Sri Lanka e le Maldive. L’India non apprezza che Pechino si muova liberamente in quello che lei considera il suo “cortile di casa”. Il progetto infrastrutturale, però, ha incontrato delle resistenze tra gli ambientalisti, che temono che una costruzione selvaggia possa minacciare l’ecologia locale e il benessere delle tribù indigene.
Cina, 87 funzionari di medio livello e tre “tigri” indagati per corruzione
Stretta anti-corruzione in Cina: 87 funzionari di medio livello e tre “tigri” di livello ministeriale sono stati indagati nel 2023. Lo afferma un rapporto pubblicato in occasione della terza sessione plenaria della 20esima Commissione centrale per l’Ispezione disciplinare del Partito comunista cinese, massimo organo di vigilanza in materia. A livello nazionale, le autorità disciplinari e di supervisione hanno archiviato 626mila casi di indagine, arrestato 26mila persone e inflitto sanzioni disciplinari o amministrative del Partito a 610mila persone. Inoltre, sottolinea Global Times, le autorità hanno anche “indagato e trattato con rigore i doppiogiochisti o le persone con due facce, sleali e disoneste nei confronti del Partito”. Il maggiore ambito di indagine quest’anno riguarderà progetti della Belt and Road Initiative e quelli per la rivitalizzazione delle aree rurali.
Cina, lavoratori nordcoreani impiegati in fabbrica in condizioni di prigionia
Il successo della Donggang Jinhui Foodstuff, azienda impegnata nella lavorazione dei frutti di mare a Dandong, in Cina, è dovuto anche all’impiego di lavoratori nordcoreani. Secondo un’inchiesta pubblicata sul New Yorker, Pyongyang invierebbe persone a lavorare nelle fabbriche cinesi in condizioni di prigionia, per guadagnare denaro per lo Stato. Secondo una fonte menzionata dall’autore dell’articolo, Ian Urbina, l’azienda impiega tra i cinquanta e i settanta immigrati dalla Corea del Nord. Un video girato durante una festa aziendale nel 2023 mostra persone dall’accento nordcoreano spiegare come pulire i calamari, intonare canzoni popolari su Pyongyang e sventolare bandierine della Corea del Nord. Molte aziende cinesi si affidano da tempo al programma di lavoro forzato promosso da Pyongyang.
A cura di Agnese Ranaldi e Vittoria Mazzieri
Marchigiana, si è laureata con lode a “l’Orientale” di Napoli con una tesi di storia contemporanea sul caso Jasic. Ha collaborato con Il Manifesto, Valigia Blu e altre testate occupandosi di gig economy, mobilitazione dal basso e attivismo politico. Per China Files cura la rubrica “Gig-ology”, che racconta della precarizzazione del lavoro nel contesto asiatico.