I titoli di oggi:
- BASF chiude con due joint venture cinesi per violazione diritti umani
- Cina, il galà di capodanno torna un un aumento del 13% dello share
- Capodanno lunare, viaggi in Cina a un livello “storico”
- Usa, presidente del Comitato della Camera sulla Cina annuncia ritiro dalla politica
- Taylor Swift porta il femminismo anche in Cina
- Myanmar, entra in vigore la legge sulla leva obbligatoria
Capodanno lunare, viaggi in Cina a un livello “storico”
Le proiezioni dei viaggi interni per il capodanno lunare in Cina mostrano la possibilità di raggiungere un livello “storico” di spostamenti, ha dichiarato il ministero dei Trasporti cinese. Secondo quanto riportato dal Financial Times, solamente tra il 6 e il 9 febbraio si sono registrati oltre 230 milioni di viaggi, cifra superiore sia al 2023 (+5,8%) che all’anno prima della pandemia, il 2019 (+1,1%). Per i 40 giorni di festa complessiva (dal 26 gennaio al 5 marzo) si prevedono un totale di 9 miliardi di trasferimenti interni. Pechino spera che le festività per l’anno del Drago portino a un’accelerazione della crescita economica, grazie anche a un maggior livello di consumi interni.
Cina, il galà di Capodanno torna con un aumento del 13% dello share
Il 9 febbraio gli abitanti della Repubblica popolare hanno festeggiato l’arrivo dell’anno del Drago con i tradizionale galà televisivo. Secondo quanto riferisce China Daily, quest’anno il programma ha chiuso con uno share in aumento del 12,69%. L’appuntamento viene trasmesso alla vigilia del Capodanno lunare dalla tv di stato CCTV e quest’anno ha ospitato, come da tradizione, numerose esibizioni. Tra quelle che hanno attirato l’attenzione del web, uno sketch che alcuni netizen hanno etichettato come “pro-LGBTQ+”. Quest’anno, il gala, oltre a Pechino, è stato registrato in altre quattro sedi: Shenyang (Liaoning), Xi’an (Shaanxi), Changsha (Hunan) e – fattore che ha calamitato l’interesse degli osservatori – Kashgar, antica città dello Xinjiang su cui il governo sta puntando per ripulire l’immagine della regione autonoma uigura.
BASF chiude con due joint venture cinesi per violazione diritti umani
L’azienda chimica tedesca BASF ha annunciato che scioglierà due joint venture con aziende della Repubblica popolare sospettate di violazione dei diritti umani nelle proprie operazioni in Xinjiang. Nel comunicato si legge che “i rapporti pubblicati di recente relativi al partner [cinese] della joint venture contengono gravi accuse che indicano attività incoerenti con i valori di BASF. Di conseguenza, BASF accelererà il processo in corso di cessione delle proprie azioni”. La compagnia ha poi rassicurato sul proseguimento delle altre operazioni in Cina che rimangono “invariate.
Usa, presidente del Comitato della Camera sulla Cina annuncia ritiro dalla politica
“La politica elettorale non avrebbe mai dovuto essere una carriera e, credetemi, il Congresso non è un posto dove invecchiare. E così, con il cuore pesante, ho deciso di non candidarmi per la rielezione”. Con queste parole il repubblicano Mike Gallangher, attualmente presidente del Comitato della Camera sulla Cina, ha dichiarato che non proseguirà nella sua carriera politica. Gallangher è tra i quattro deputati ad aver votato contro l’impeachement di Alejandro Mayorkas, segretario per la Sicurezza nazionale, finito nel mirino dei repubblicani per quanto sta accadendo al confine con il Messico. Il Comitato sotto l’egida di Gallangher era stato particolarmente elogiato in quanto capace di mettere d’accordo le due fazioni della politica americana per adottare una linea dura nei confronti di Pechino.
Taylor Swift porta il femminismo anche in Cina
Nonostante non faccia concerti in Cina da anni, Taylor Swift ha grande successo anche tra i cinesi. L’ultimo film-concerto della superstar americana è stato proiettato in più di 7 mila sale dei cinema di tutta la Repubblica popolare, incassando 95 milioni di yuan (circa 12 milioni di euro), un ottimo risultato per il settore. La grande popolarità di Taylor Swift, sottolinea Bloomberg, sta portando sempre più giovani cinesi, specialmente ragazze, a cantare testi che parlano di femminismo, disuguaglianza di genere e diritti LGBTQ+. Si tratta di valori in netto contrasto con la linea del Partito comunista cinese e di Xi Jinping, che per rilanciare le nascite sta promuovendo da tempo il ritorno a una visione più tradizionale del ruolo della donna nella società cinese.
Myanmar, entra in vigore la legge sulla leva obbligatoria
La giunta militare che governa il Myanmar dal colpo di stato del 1° febbraio 2021 ha annunciato di aver reso effettiva la legge sulla coscrizione obbligatoria, emanata nel 2010 ma mai entrata in vigore fino allo scorso 10 febbraio. Come riportato dall’Irrawaddy, la norma rende possibile la leva degli uomini dai 18 ai 35 anni e delle donne dai 18 ai 27 anni (sono esentate quelle sposate), ma i limiti d’età si alzano rispettivamente a 45 e 35 anni per le persone “qualificate”, senza però specificare cosa si intenda di preciso (probabilmente riguarda i laureati, come i medici). I coscritti saranno obbligati a prestare servizio nell’esercito per almeno due anni, che si estendono a cinque se il paese si trova in stato d’emergenza, come in questo caso: il 31 gennaio la giunta lo ha prolungato per altri 6 mesi. Dalla fine del 2023 l’esercito birmano ha iniziato a collezionare numerose sconfitte in diverse zone del paese, perdendo città, basi e soldati, che il regime fa sempre più fatica a rimpiazzare.
A cura di Sabrina Moles e Francesco Mattogno