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In Cina e Asia – Cina e Russia insieme contro “la campagna lanciata dall’Occidente”

In Notizie Brevi by Redazione

I titoli di oggi:

  • Cina e Russia insieme contro “la campagna lanciata dall’Occidente”
  • Camere di commercio Usa e Ue pessimiste sulla Cina 
  • Biden invita a tenere testa alla Cina, ma apre alla collaborazione
  • Crisi immobiliare, Sunac e Country Garden ottengono respiro dai creditori 
  • Cina, donna condannata a morte per traffico di bambini negli anni ’90
  • Hong Kong: Pechino rafforza il controllo sui consolati stranieri
  • L’India risponde al Canada: “accuse assurde intorno alla morte del militante Sikh”

“Nel contesto della campagna lanciata dall’Occidente per trattenere la Russia e la Cina, un ulteriore approfondimento della collaborazione russo-cinese sull’arena internazionale è di particolare importanza”. A dirlo è Nikolai Patrushev, direttore del Consiglio di Sicurezza russo, che ieri ha ricevuto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. “In questo contesto, voglio confermare il nostro continuo sostegno a Pechino sulle questioni di Taiwan, Xinjiang, Tibet e Hong Kong, che vengono utilizzate dall’Occidente per screditare la Cina”, ha proseguito il funzionario russo. Patrushev ha anche sottolineato come gli approcci di Russia e Cina alle questioni fondamentali dell’ordine mondiale moderno “sono vicini”. I due Paesi, ha affermato il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, sostengono il “principio fondamentale della sicurezza uguale e indivisibile”, nonché “il desiderio di difendere gli interessi nazionali e un percorso indipendente di sviluppo”. Secondo l’ufficio stampa del Consiglio, “le parti si sono scambiate opinioni sui principali problemi internazionali, osservando che la creazione da parte di Washington di nuovi blocchi e linee di demarcazione nell’Asia Pacifico, nonché il rafforzamento della presenza della Nato nella regione, ha lo scopo di minare l’attuale sistema di sicurezza regionale”.

Rafforzata anche la cooperazione economica tra Mosca e Pechino. Contestualmente alla visita di Wang Yi in Russia, nella giornata di ieri il ministro russo dello Sviluppo economico ha tenuto colloqui con l’omologo cinese per migliorare lo sviluppo delle aree di confine, con un focus particolare sulle forniture di grano e la costruzione di infrastrutture energetiche tra il Far East russo e la provincia cinese dello Heilongjiang.

Le Camere di commercio Usa e Ue chiedono alla Cina di “convincere” gli investitori a tornare

Il mercato cinese sarà sempre più ostile? Sì, secondo un recente sondaggio dell’American Chamber of Commerce di Shanghai. Una crescita post-Covid “al rallentatore”, la crisi nel settore immobiliare e le tensioni geopolitiche sono solo alcuni dei fattori che stanno minando la fiducia degli investitori. Le aziende statunitensi che hanno puntato sulla Cina ora non escludono la possibilità di spostare le proprie operazioni altrove, per esempio nel Sud-Est asiatico.

Dopo un sondaggio analogamente pessimistico condotto dalla Camera di commercio dell’Unione europea, ecco che l’organizzazione è tornata a farsi sentire con una serie di suggerimenti per risollevare la salute dell’economia cinese. Il documento auspica, per esempio, l’abbandono della strategia di autosufficienza tecnologica a cui punta Pechino, “chiarire le ambiguità politiche” e mostrarsi proattiva nell’incentivare gli investimenti dall’estero.

Onu, Biden invita a tenere testa alla Cina, ma apre alla collaborazione

Il presidente statunitense Joe Biden, ha dichiarato all’Assemblea generale delle Nazioni unite a New York che gli Stati Uniti intendono affrontare la competizione con la Cina in modo responsabile, cercando di evitare conflitti. Ha sottolineato l’importanza di contrastare le azioni intimidatorie da parte di Pechino, ma ha anche ribadito la volontà di collaborare su questioni globali come il cambiamento climatico. Il discorso di Biden, unico presidente di un paese membro permanente del Consiglio di sicurezza a essere presente, arriva dopo una serie di manovre dedicate alla ripresa delle relazioni con la Cina.

Hong Kong: Pechino rafforza il controllo sui consolati stranieri

Il ministero degli Esteri cinese a Hong Kong ha richiesto ai consolati presenti nella regione amministrativa speciale di fornire titoli di lavoro, indirizzi di casa e dettagli identificativi di tutto il personale impiegato localmente entro il 18 ottobre. Le disposizioni,  secondo le autorità cinesi, sono in linea con la “Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari, i Consolati Generali e l’Ufficio dell’Unione Europea”. Il provvedimento sembrerebbe confermare la crescente ingerenza della mainland negli affari locali, per quanto la gestione della politica estera di Hong Kong sia dall’handover affidata a Pechino ai sensi della Basic Law. All’erosione dell’autonomia – soprattutto giudiziaria – della città fa riferimento anche Fraser Institute di Montreal, che nel suo ultimo report segnala il sorpasso di Singapore su Hong Kong alla guida della classifica delle economie più libere al mondo.

Crisi immobiliare, Sunac e Country Garden ottengono tempo dai creditori e migliorano le azioni

Sunac China Holdings e Country Garden Holdings, due delle più grandi società immobiliari cinesi, hanno annunciato nuovi accordi per la ristrutturazione del debito. La decisione presa con i creditori estende la scadenza di alcune obbligazioni e concede tempo alle aziende per rinegoziare i termini del debito. Ed evitare così il default. Ottimista la risposta dei mercati, con aumenti fino al 14% per Sunac. Anche i precedenti accordi tra Country Garden e alcuni creditori avevano concesso un respiro di sollievo al settore, ma l’incertezza rimane dopo che entrambi i colossi dell’immobiliare hanno presentato un’istanza di protezione dalla bancarotta negli Usa.

Cina, donna condannata a morte per traffico di bambini negli anni ’90

Il tribunale del popolo di Guiyang, nella provincia meridionale di Guizhou, ha condannato a morte una donna accusata di aver rapito e poi venduto undici bambini durante tra il 1993 e il 1996. Allo stesso tempo sono indagati il compagno e gli intermediari dello Hebei, dove i bambini venivano portati. La condanna di Yu Huaying per traffico illecito di bambini non è qualcosa di nuovo in Cina, dove le segnalazioni di traffico di minori hanno toccato i 112 mila casi tra il 2010 e il 2019.

L’India risponde al Canada: “accuse assurde intorno alla morte del militante sikh”

L’India ha respinto l’accusa del Canada di un possibile coinvolgimento nell’omicidio dell’attivista sikh Hardeep Singh Nijjar, avvenuto lo scorso giugno nella provincia occidentale della British Columbia. Il primo ministro canadese Justin Trudeau aveva dichiarato lunedì che le agenzie di sicurezza stavano “attivamente indagando su credibili accuse di un potenziale legame tra agenti del governo indiano” e l’omicidio. Il confronto avviene in un momento delicato per le relazioni tra i due paesi, al quale si aggiunge la decisione di Ottawa di espellere il direttore dell’intelligence indiana in Canada.

A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Alessandra Colarizi