I titoli di oggi:
- Xi visita i villaggi colpiti dalle alluvioni
- Cina, preoccupazioni per il progetto di revisione della legge sulla sicurezza pubblica
- Microsoft accusa Pechino di utilizzare l’IA per influenzare gli elettori Usa
- Cina, dibattito social sul trend “donna da sposare”
- Guerra dei chip: Innovazione scientifica potrebbe fornire vantaggio alla Cina
- Riprende il dialogo ad alto livello tra Cina e Australia
- La Cina stava per stabilire una propria base navale in Gabon?
- La Corea del Nord testa sottomarino per attacchi nucleari tattici
Mentre il tifone Haikui ha raggiunto il sud della Cina, nella giornata di ieri Xi Jinping ha visitato le aree alluvionate nella provincia nord-orientale di Heilongjiang. Come riportano i media statali, l’ispezione del presidente cinese si è concentrata nei villaggi attorno alla città di Shangzhi. Xi si è informato sulle perdite agricole e sui danni infrastrutturali, auspicando la tempestiva ripresa delle attività. L’area in questione è nota per la produzione di grano, riso e soia, e l’interessamento del leader – che salterà l’imminente G20 di Nuova Delhi – conferma come la sicurezza alimentare sia ormai al centro delle preoccupazioni del governo. Soprattutto da quando il cambiamento climatico ha reso le piogge estive più violente che in passato. Per Shangzhi sono le alluvioni peggiori dal 1957.
Cina, preoccupazioni per il progetto di revisione della legge sulla sicurezza pubblica
La scorsa settimana l’Assemblea nazionale del popolo (Anp) ha pubblicato sul proprio sito ufficiale un progetto di revisione della legge cinese sulla sicurezza pubblica, entrata in vigore nel 2006, per valutare le reazioni dei cittadini agli emendamenti proposti. La bozza presenta una serie di sanzioni per reati minori, tra i quali è incluso il fare commenti, vestirsi con capi di abbigliamento o presentare simboli che “minano lo spirito” o “danneggiano i sentimenti” del paese. Tutte violazioni per cui si può essere multati o anche ricevere una condanna fino a quindici giorni di carcere. Come riportato da Caixin e Reuters, i cambiamenti proposti hanno generato preoccupazione sui social e ad oggi sul sito dell’Anp sono stati pubblicati oltre 40 mila commenti (aperti fino al 30 settembre). Secondo diversi esperti di diritto alcune norme sono troppo vaghe, e c’è quindi il rischio che si traducano in forti limitazioni della libertà personale e abusi di potere da parte delle forze di polizia.
Microsoft accusa Pechino di utilizzare l’IA per influenzare gli elettori Usa
I ricercatori di Microsoft hanno accusato Pechino di utilizzare l’intelligenza artificiale (IA) per influenzare gli elettori americani in vista delle elezioni presidenziali del 2024. Pur non specificando quali social media sarebbero coinvolti, il rapporto reso pubblico ieri dalla multinazionale d’informatica statunitense include screenshot di post associati ad account presumibilmente falsi e gestiti con l’IA. Si tratterebbe di modalità più raffinate e “accattivanti” rispetto a tentativi precedenti. Secondo Microsoft si tratterebbe di attività simili a quelle che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ad aprile ha attribuito a “un gruppo d’élite all’interno del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese”. Il portavoce dell’ambasciata cinese a Washington ha definito quanto emerso “pregiudizi e speculazioni maligne”.
Cina, dibattito social sul trend “donna da sposare”
Negli ultimi giorni in Cina ha preso piede un dibattito su nuova tendenza divenuta virale nei social media, soprannominata “donna da sposare”. Diverse influencer hanno condiviso consigli per le donne che vogliono attrarre potenziali mariti: uno stile pudico e femminile, tra make-up dai toni pastello e un abbigliamento modesto, che prende ispirazione dalla serie tv del 2021 “Brilliant Girls”. Un trend che secondo molte utenti rafforzerebbe gli stereotipi di genere. Pechino da tempo si impegna in politiche mirate ad aumentare matrimoni e nascite, per tentare di contrastare il calo demografico (ne abbiamo parlato in questo ebook). Molte denunciano la difficoltà per le giovani donne di gestire lavoro e famiglia, per gli alti costi della vita e la pressione nel sobbarcarsi da sole le mansioni casalinghe.
Guerra dei chip: Innovazione scientifica potrebbe fornire vantaggio alla Cina
Una nuova scoperta potrebbe aiutare la Cina ad ottenere un netto vantaggio nel braccio di ferro con gli Usa sui chip. Un team dell’università dello Zhejiang ha sviluppato un nuovo metodo di fusione dell’ossido di gallio, un semiconduttore a banda ultra larga di quarta generazione. Rispetto ai più utilizzati nitruro di gallio e carburo di silicio, l’ossido di gallio può essere lavorato a tensioni o a temperature più elevate, ma presenta costi di lavorazione maggiori. Gli scienziati hanno messo a punto un processo più semplice ed economico (limitando l’utilizzo di iridio, il cui prezzo è quasi tre volte quello dell’oro). Lo scorso luglio Pechino ha limitato l’esportazione di gallio e germanio, in una mossa che è stata vista come una chiara reazione alle restrizioni imposte al paese da Usa e alleati. L’innovazione potrebbe ora favorire la produzione di massa dell’ossido di gallio, che nei mesi scorsi è stato inserito in una nuova lista Usa di materiali il cui export è vietato in Cina.
Riprende il dialogo ad alto livello tra Cina e Australia
Il primo ministro australiano Anthony Albanese e il premier cinese Li Qiang si sono incontrati durante il summit Asean di questi giorni a Giacarta. Secondo fonti del South China Morning Post, Albanese avrebbe reiterato a Li la sua intenzione di visitare Pechino nei prossimi mesi per incontrare il presidente Xi Jinping. Il viaggio potrebbe avvenire a novembre in occasione del China International Import Expo, dopo la trasferta di Albanese negli Stati Uniti prevista per ottobre. L’ambasciata cinese a Canberra ha aperto all’incontro tra i leader, ma ha detto che l’Australia “non deve porre condizioni preliminari”, come la rimozione delle sanzioni commerciali o il rilascio della giornalista Cheng Lei. Intanto giovedì, dopo tre anni di stop, Cina e Australia sono tornate a parlarsi ad alti livelli in un dialogo tra ex ministri a Pechino, con la delegazione australiana che ha anche incontrato il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Il dialogo si era interrotto nel 2020 a seguito della richiesta australiana di indagini più approfondite sull’origine del Covid, alla quale Pechino aveva risposto imponendo una serie di dazi sui beni di Canberra.
La Cina stava per stabilire una propria base navale in Gabon
La Cina aveva in programma di stabilire una propria base navale in Gabon, più precisamente nella penisola di Mandji, a Port-Gentil. Lo ha rivelato il sito di inchiesta Africa Intelligence. Il piano si è interrotto a seguito del colpo di Stato dell’esercito che lo scorso 30 agosto ha deposto l’ormai ex presidente del Gabon Ali Bongo Ondimba. Dopo alcuni mesi di trattative, poco prima del golpe Bongo aveva comunicato oralmente a Xi Jinping il proprio consenso per l’installazione della base, nella quale si sarebbe insediata la Marina dell’Esercito popolare di liberazione cinese. Sarebbe stata la seconda base militare cinese in Africa dopo quella a Gibuti, la prima nella costa occidentale del continente. Come riportato anche da Agenzia Nova, Stati Uniti e Francia avevano espresso a più riprese la propria opposizione al progetto, che ora sarà la giunta militare salita al potere a decidere se portare avanti o meno. In caso di rifiuto, la Cina potrebbe ripiegare sulla Guinea Equatoriale, con cui aveva già aperto dei negoziati.
La Corea del Nord testa sottomarino per attacchi nucleari tattici
la Corea del Nord ha lanciato un nuovo “sottomarino per attacchi nucleari tattici“, una risorsa bellica con cui il regime punta all’obiettivo a “rafforzare ulteriormente la capacità deterrente nucleare sia in termini di qualità che di quantità”. La cerimonia si è tenuta mercoledì presso i cantieri navali Pongdae a Sinpo, il principale centro di sviluppo dei sottomarini nordcoreani, in previsione del 75esimo anniversario della fondazione della Repubblica democratica popolare di Corea, che si celebra sabato. Dotare la marina di armi atomiche “è una questione urgente in questo momento”, ha dichiarato Kim Jong-un che ha presenziato al varo.
Di Francesco Mattogno e Vittoria Mazzieri; ha collaborato Alessandra Colarizi