I titoli di oggi:
- Cina, rimosso il ministro degli Esteri Qin Gang
- Corea del Nord, arrivano le delegazioni russa e cinese. E Kim visita le tombe dei soldati cinesi
- Pacifico, Blinken a Tonga per aprire una nuova ambasciata
- Thailandia: rinviata la seduta per la nomina del premier. E Thaksin torna il 10 agosto
- Myanmar, la giunta emette una nuova banconota e scatta il panico inflazionistico
Cina, rimosso il ministro degli Esteri Qin Gang
Chiusura (non troppo) a sorpresa della riunione d’emergenza del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo di martedì 26 luglio. La decisione è stata di togliere a Qin Gang il ruolo di ministro degli Esteri, che torna al capo della diplomazia del Partito comunista Wang Yi. La riunione è avvenuta in via eccezionale, annunciata a meno di 24 ore dal suo inizio, contrariamente alle precedenti nove riunioni urgenti che, negli ultimi dieci anni, sono state fissate con almeno sette giorni di preavviso. Tante le speculazioni in merito (qui per approfondire), ed è ancora dibattuta la possibilità che non si tratti di una rimozione definitiva per questioni disciplinari ma bensì di una scelta dettata dalle urgenze diplomatiche di Pechino. La copertura mediatica sui media cinesi non riporta maggiori dettagli rispetto al comunicato finale della riunione. Il tema non è stato censurato sui social cinesi, che anche nei giorni precedenti avevano diffuso diverse teorie circa la prolungata assenza del ministro.
L’incontro del Comitato permanente dell’Assemblea nazionale del popolo ha certificato, inoltre, la promozione di Pan Gongsheng alla direzione della Banca centrale cinese (Pboc). La scelta del funzionario, che ha ampia esperienza con le banche commerciali, segnalerebbe la volontà di stabilizzare le finanze di Pechino in un contesto a rischio, segnato tra le altre cose da un importante calo dello yuan (-6% negli ultimi sei mesi rispetto ai valori dell’anno precedente). Rimangono problematici anche i dossier del settore immobiliare e del debito delle amministrazioni locali. Da notare che Pan è stato scelto, sempre a luglio, come capo del Partito per la Banca centrale, e ora ricopre in via eccezionale entrambi i due massimi incarichi della Pboc.
Corea del Nord, arrivano le delegazioni di Russia e Cina. E Kim visita le tombe dei soldati cinesi
Tutto pronto per i festeggiamenti del 70° anniversario dall’armistizio della guerra di Corea. Pyongyang si prepara a celebrare uno degli anniversari più significativi della sua storia accanto a due partner non indifferenti: Cina e Russia. Le delegazioni, le prime in assoluto a riprendere gli scambi da inizio pandemia, assisteranno alla parata militare accanto al “leader supremo” Kim Jong-Un. Il quale, nella giornata di mercoledì 26 luglio, ha fatto visita al cimitero militare cinese per commemorare i caduti che dall’estero hanno preso parte alla “guerra di Liberazione della madrepatria”.
Una scelta controversa, si critica all’estero, che avviene in un periodo dove sia Mosca che Pyongyang stanno effettuando delle manovre ampiamente criticate dalla comunità internazionale: per citare due esempi, i bombardamenti delle città portuali e dei luoghi strategici legati al commercio del grano in Ucraina, e i numerosi missili nordcoreani lanciati nei pressi di Corea del Sud e Giappone. La Corea del Nord, tra le altre cose, starebbe vivendo una lenta ma stabile ripresa economica dettata dalla possibilità di aggirare le sanzioni internazionali proprio grazie alla ripresa degli scambi con i due paesi. Nel frattempo, segnala l’agenzia di stampa russa Tass, il presidente russo Vladimir Putin si prepara a raggiungere la Cina in ottobre, dove incontrerà Xi Jinping per parlare di “commercio bilaterale e cooperazione economica”.
Pacifico, Blinken a Tonga per aprire una nuova ambasciata
Mercoledì 26 luglio il segretario di Stato Usa Anthony Blinken ha raggiunto Tonga, piccolo stato insulare del Pacifico, per consolidare le relazioni con il governo del primo ministro Siaosi Sovaleni e promettere nuovi aiuti per la ripresa economica post-Covid. Durante l’incontro Blinken ha dichiarato che è in corso l’apertura di una nuova ambasciata statunitense, la seconda dopo l’inaugurazione di una sede avvenuta lo scorso maggio.
Si tratta del terzo viaggio del segretario di Stato nel Pacifico in due mesi. Anche Doug Emhoff, marito della vicepresidente Kamala Harris, ha terminato una visita in Nuova Zelanda e Samoa. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno intensificato gli scambi diplomatici con gli stati del Pacifico, citando il proprio impegno in materia di sostegno allo sviluppo e contrasto alla crisi climatica, nonché prevedendo l’apertura di nuove sedi consolari. A maggio Washington ha finalizzato un accordo per la sicurezza con Papua Nuova Guinea, aprendo la strada a nuove discussioni sul piano della Difesa e in competizione con gli accordi per la sicurezza siglati tra Cina e le Isole Salomone.
Thailandia: rinviata la seduta per la nomina del premier. E Thaksin torna il 10 agosto
Il presidente della camera bassa thailandese, Wan Muhamad Noor Matha, ha rinviato a data da destinarsi la terza seduta congiunta del parlamento per la nomina del nuovo primo ministro, prevista inizialmente per giovedì 27 luglio. Come riportato dal Bangkok Post, la decisione è stata presa per evitare che il voto arrivasse prima della sentenza della corte costituzionale su un caso sollevato dal Move Forward, il partito che ha vinto le elezioni ma che non è riuscito a far diventare premier il suo leader, Pita Limjaroenrat. Pita non ha ottenuto abbastanza voti durante la prima seduta del 13 luglio, mentre in quella successiva il parlamento ha votato a maggioranza per bloccare la sua nuova candidatura a primo ministro, citando un regolamento parlamentare che avrebbe vietato allo stesso candidato di presentarsi due volte consecutive. Il Move Forward si è appellato contro questa decisione alla corte costituzionale, che potrebbe non riuscire a pronunciarsi in tempo per giovedì. Da qui il rinvio della sessione parlamentare. Dal 28 luglio (giorno del compleanno del re, Maha Vajiralonkorn) al 2 agosto sono inoltre previsti sei giorni di vacanza, ed è dunque probabile che la sentenza della corte non arrivi prima del 3 agosto.
La scorsa settimana il Move Forward ha lasciato al Pheu Thai, il secondo partito per numero di seggi alla camera e nella coalizione, la possibilità di formare il nuovo governo. Ne sono seguiti diversi giorni di consultazioni. Il Pheu Thai ha cercato di allargare la propria base di supporto parlando con i partiti del fronte conservatore e filo-militare, oltre che con i singoli senatori (il cui voto è decisivo per la nomina del premier), scatenando una serie di speculazioni sul fatto che il partito dei Shinawatra potesse abbandonare il Move Forward pur di guidare il nuovo esecutivo. Martedì il Pheu Thai ha annullato una riunione della coalizione dichiarando di non aver ancora raggiunto abbastanza sostegno esterno, una decisione che ha alimentato le voci di un possibile “tradimento”. Voci spente momentaneamente dal segretario generale del Move Forward, Chaitawat Tulathon, che ha detto di «fidarsi» del partner di coalizione.
Intanto, mercoledì mattina il fondatore del Pheu Thai, l’ex primo ministro Thaksin Shinawatra, ha fatto sapere tramite sua figlia Paetongtarn che tornerà in Thailandia il 10 agosto. Thaksin è in auto-esilio da dopo il colpo di Stato militare del settembre 2006, con il quale l’esercito l’ha estromesso dal potere. La corte suprema lo ha poi condannato a un totale di dodici anni di carcere. Non è chiaro cosa succederà al suo ritorno nel paese, che lo stesso Thaksin aveva annunciato fin da prima delle elezioni di maggio.
Myanmar, la giunta emette una nuova banconota e scatta il panico inflazionistico
Il governo birmano guidato dalla giunta militare che protagonista del golpe di febbraio 2021 ha emesso una nuova banconota, la più alta di sempre: 20 mila kyat, il doppio della maggiore banconota presente sul mercato. Nell’annuncio si afferma che la nuova banconota celebra il completamento della colossale statua del Buddha Maravijaya e il compleanno dell’elefante bianco, un raro esemplare nato lo scorso anno e adottato dalla giunta per “portare prosperità alla nazione”. La scelta non ha convinto cittadini e imprese, riferisce l’Irrawaddy: i prezzi sono in aumento, così come lo scambio di valuta in beni rifugio come l’oro. Preoccupazione tra diversi venditori di gioielli e pietre preziose, che hanno preventivamente chiuso le attività in via temporanea.
Nel frattempo, l’ex leader Aung San Suu Kyi potrebbe venir presto condotta agli arresti domiciliari e sarebbe già ospitata in una struttura esterna al carcere, dove si trova dall’inizio del golpe. La 78enne sta scontando una pena di 33 anni che la vede condannata, tra le altre cose, per aver violato delle vecchie leggi coloniali e violato le normative anti-Covid durante la campagna elettorale per le elezioni di novembre 2020.
A cura di Sabrina Moles; ha collaborato Francesco Mattogno
Formazione in Lingua e letteratura cinese e specializzazione in scienze internazionali, scrive di temi ambientali per China Files con la rubrica “Sustainalytics”. Collabora con diverse testate ed emittenti radio, occupandosi soprattutto di energia e sostenibilità ambientale.