I titoli di oggi:
- Xi Jinping pronto a incontrare Putin e Zelensky
- Cina, pronta la riapertura ai turisti
- Il fallimento di Silicon Valley Bank travolge anche le aziende cinesi
- Corea del Nord, Oh chiede di procedere con lo sviluppo di armi nucleari
- Giappone, morto il nobel per la letteratura Kenzaburo Oe
Il presidente cinese volerà a Mosca. É quanto riporta in esclusiva l’agenzia di stampa Reuters, citando fonti vicine alla diplomazia sino-russa. Non è ancora arrivato alcun annuncio ufficiale, ma gli osservatori avevano intravisto un primo passo in questa direzione con la visita del ministro degli Esteri Wang Yi avvenuta poche settimane prima. L’arrivo di Xi in Russia rappresenterebbe il primo incontro faccia a faccia con Vladimir Putin dall’inizio del terzo mandato.
Il leader cinese avrebbe in programma di parlare anche con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Si tratterebbe del primo confronto diretto tra i due dall’inizio della guerra, sebbene Zelensky abbia spesso citato la Cina nei suoi discorsi, invitandola a intervenire per cessare le ostilità. Anche questo potrebbe accadere nel corso della prossima settimana, quando sarebbe previsto il viaggio di Xi a Mosca.
Cina, pronta la riapertura ai turisti
A partire da mercoledì 15 marzo i turisti potranno tornare a viaggiare in Cina per la prima volta in tre anni dall’inizio della pandemia. È quanto annuncia il ministero degli Esteri cinese, che da quella data permetterà il ripristino dei servizi per la richiesta del visto. Si allunga anche la lista di paesi nei quali i cittadini cinesi potranno tornare a viaggiare in gruppi organizzati, sessanta in totale rispetto ai precedenti trenta. Rimane l’incognita sui prezzi dei voli intercontinentali sebbene, sottolinea Reuters, nelle ultime settimane si sia registrato un aumento del 350% dei nuovi voli rispetto ai dati dell’anno precedente.
Il fallimento di Silicon Valley Bank travolge anche le aziende cinesi
L’onda lunga del crollo di Silicon Valley Bank (Svb) arriva fino alla Repubblica popolare. Il Financial Times ha dedicato un lungo approfondimento alle imprese cinesi che rischiano ingenti somme dal crollo della banca statunitense. Molte di queste sono start-up coinvolte in progetti tra le due sponde del Pacifico, tante provengono dal settore delle biotecnologie. A rischio anche la filiale cinese di Svb, di cui il 50% delle quote apparteneva alla gemella oltreoceano. Nel fine settimana si è tenuta una riunione d’emergenza per impedirne il collasso. Le prime indiscrezioni parlano di un salvataggio a opera della Shanghai Pudong Development Bank, ma non è ancora emersa una soluzione definitiva.
Martedì 14 marzo anche la Borsa di Tokyo ha aperto in calo. Il ministro delle finanze Shunichi Suzuki ha cercato di rassicurare gli investitori sull’improbabilità di un impatto drastico del fallimento si Svb, ma ciò non ha impedito un ribasso nel valore delle azioni giapponesi.
Corea del Nord, Oh chiede di procedere con lo sviluppo di armi nucleari
Pyongyang continua a provocare, ma Seul dovrebbe iniziare a rispondere. Questo è il messaggio del sindaco della capitale sudcoreana Oh Se-hoon che, in un’intervista a Reuters, non ha fatto segreto delle sue opinioni in merito all’allontanamento del suo governo dall’opzione nucleare. “Siamo arrivati a un punto in cui è difficile convincere le persone che dovremmo astenerci dallo sviluppare armi nucleari e attenerci alla causa della denuclearizzazione”, ha detto ai giornalisti. L’opinione espressa da Oh non sembra più rappresentare un’eccezione al tradizionale approccio di Seul alla questione, che in una dichiarazione congiunta del 1991 prevedeva il divieto di “testare, fabbricare, produrre, ricevere, possedere, immagazzinare, schierare o utilizzare armi nucleari”. Lo stesso presidente Yoon Seuk-yeol – posizione a cui potrebbe concorrere Oh alle elezioni del 2027 – ha iniziato a esprimersi sempre più esplicitamente a favore della deterrenza nucleare, rivelando un cambio di passo storico nella posizione del governo sudcoreano.
Negli ultimi mesi i missili lanciati dalla Corea del Nord sono tornati a preoccupare il vicinato: solo nelle ultime ore ne sono stati lanciati due in occasione delle esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti iniziate lunedì 13 e che proseguiranno per i successivi dieci giorni. I due missili sono stati lanciati da un sottomarino, un aspetto tecnologico importante sul quale si stanno muovendo le potenze riunite nell’Aukus (Australia, Stati Uniti, Regno Unito e Stati Uniti). Canberra ha in programma l’acquisto di alcuni sottomarini nucleari americani non solo dinnanzi alla minaccia nordcoreana ma, soprattutto, in una prospettiva di espansione delle attività cinesi nell’area, sottolineano gli osservatori. Martedì 14 marzo i leader dei tre paesi hanno reso noti i dettagli dell’accordo (il preannunciato Aukus), che prevede il potenziamento e lo stanziamento di una flotta di sottomarini nucleari nel Pacifico. Il ministro della Difesa australiano Richard Marles ha poi sottolineato di aver informato Pechino, ma di non aver ottenuto ancora un riscontro.
Giappone, morto il nobel per la letteratura Kenzaburo Oe
Si è spento a 88 anni lo scrittore giapponese Kenzaburo Oe. Era stato il secondo cittadino di nazionalità giapponese a ricevere il premio Nobel per la letteratura nel 1994. Pacifista, ha scritto diverse opere che raccontano gli anni della sua infanzia durante la Seconda guerra mondiale.
A cura di Sabrina Moles
Formazione in Lingua e letteratura cinese e specializzazione in scienze internazionali, scrive di temi ambientali per China Files con la rubrica “Sustainalytics”. Collabora con diverse testate ed emittenti radio, occupandosi soprattutto di energia e sostenibilità ambientale.