I titoli di oggi:
- Twitter: la strana parabola del gigante tech che cresce grazie alla Cina
- Gli Stati Uniti pronti a contrastare la Cina sul piano delle biotecnologie
- Uiguri, alcuni paesi vogliono una risoluzione contro la Cina
- Vaticano, rinnovato l’accordo con la Cina
- Taiwan, arriva la delegazione lituana
- L’India pronta a scalare la classifica delle maggiori economie mondiali
Twitter: la strana parabola del gigante tech che cresce grazie alla Cina
Uno dei social più utilizzati al mondo sta crescendo grazie al suo peggiore nemico: la Cina, dove il social è bandito. Potrebbe sembrare un controsenso, eppure è quello che emerge da un‘indagine dell’agenzia stampa Reuters pubblicata martedì 13 settembre. Il social statunitense è vietato all’interno dei confini della Repubblica popolare, ma la presenza di autorità, media e individui legati al governo cinese ha registrato un vero e proprio boom tra il 2020 e il 2022. Non solo: il carnet degli sponsor cinesi di Twitter comprende anche aziende di e-commerce e big tech, il tutto per un valore stimato di “centinaia di milioni di dollari all’anno”.
La relazione tra Twitter e Pechino sarebbe inoltre una delle principali fonti di guadagno dell’azienda, come denuncia l’ex capo della Sicurezza dell’azienda Peiter Zatko. L’informatore sostiene che “i dirigenti di Twitter sapevano che accettare denaro cinese rischiava di mettere in pericolo gli utenti in Cina”. Sul caso interviene anche la Commissione giudiziaria del Senato, che potrebbe avviare un’indagine più approfondita sui rischi di questa relazione per la sicurezza degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti pronti a contrastare la Cina sul piano delle biotecnologie
Uiguri, alcuni paesi vogliono una risoluzione contro la Cina
Vaticano, rinnovato l’accordo con la Cina
Papa Francesco avrebbe già concesso il rinnovo dell’accordo biennale tra Pechino e la Santa Sede, in scadenza a ottobre. Lo annuncia il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin, che ha parlato di un incontro a Tianjin tra le autorità cinesi e la delegazione guidata da monsignor Claudio Maria Celli. Secondo quanto evidenziato dalla testata Asia News, l’autonomia della chiesa cinese rimane un tema complesso, soprattutto con il 20° Congresso del Partito comunista cinese alle porte.
Taiwan, arriva la delegazione lituana
Lunedì 11 settembre è iniziato a Taipei il giro di visite ufficiali di un gruppo di esperti e politici lituani per discutere di cooperazione economica e tecnologica. La delegazione, guidata dal viceministro per l’Economia e l’Innovazione Karolis Zemaitis, conta di visitare diversi istituti di ricerca e alcune delle principali aziende tech del territorio.
La visita è solo una delle numerose iniziative intraprese dalla Lituania nei confronti di Taiwan: solo negli ultimi tre mesi sono stati a Taipei il predecessore di Zemaitis, il viceministro dell’Agricoltura e il viceministro dei Trasporti e delle Comunicazioni.
Il capo del Dipartimento per gli affari europei del ministero degli Esteri di Taiwan, Remus Chen, ha affermato che il tanto atteso ufficio di rappresentanza lettone a Taipei sarebbe già operativo. L’intenzione di aprire un ufficio di rappresentanza era già stata paventata a marzo 2021, non senza provocare la risposta di Pechino, che aveva annunciato il ritiro dell’ambasciatore Shen Zhifei.
L’India pronta a scalare la classifica delle maggiori economie mondiali
Nuova Delhi supera Londra. Lo raccontano i dati del Fondo monetario internazionale (Fmi), che ha registrato una crescita del Pil pari al 13,5% tra giugno e aprile di quest’anno. Secondo le previsioni del Fmi la crescita annuale potrebbe registrare un saldo +7%, ovvero una cifra superiore anche alle previsioni di crescita della Cina. Il The Guardian ha dedicato un lungo approfondimento al sorpasso indiano, citando le prospettive di crescita degli economisti. Ora l’India è la quinta economia al mondo al posto del Regno Unito. E non solo. Stando alle previsioni, potrebbe diventare la terza maggiore economia mondiale entro il 2030.
Lo stesso pronostico è stato annunciato domenica 11 settembre dal ministro degli Esteri Subrahmanyam Jaishankar durante il suo viaggio in Arabia Saudita, mentre lunedì 12 a evocare questa prospettiva è stato il ministro degli Interni Amit Shah. Ma non tutti sono così ottimisti: Goldman Sachs, per esempio, ha abbassato le stime di crescita del 2022, giudicando i dati di aprile-giugno più bassi del previsto. Il tasso di disoccupazione alto, la stabilizzazione dei mercati post Covid, la burocrazia eccessiva e il rallentamento dei consumi interni sono solo alcune delle motivazioni che abbassano le aspettative degli economisti per Nuova Delhi.
A cura di Sabrina Moles
Formazione in Lingua e letteratura cinese e specializzazione in scienze internazionali, scrive di temi ambientali per China Files con la rubrica “Sustainalytics”. Collabora con diverse testate ed emittenti radio, occupandosi soprattutto di energia e sostenibilità ambientale.