I titoli di oggi:
- Xi Jinping pronto a partire per il Kazakistan
- Cina, approvato il vaccino Covid19 da inalare
- Hrw:”La raccolta di Dna tibetano da parte del governo è una violazione dei diritti”
- Vostok 2022 vetrina sulle manovre militari in Asia orientale
- Alluvioni in Pakistan, in arrivo aiuti dall’Onu. Ma la crisi non è finita
- Marcos Jr. arriva in Indonesia
Xi Jinping pronto a partire per il Kazakistan
Il presidente cinese Xi Jinping sarebbe finalmente pronto a uscire dalla Cina per la sua prima visita ufficiale post-pandemica. È quanto ha annunciato il portavoce del ministero degli esteri kazako nella giornata di lunedì 5 settembre. L’ultimo viaggio di Xi Jinping fuori dai confini cinesi era avvenuto a gennaio 2020 in Myanmar. Durante il suo viaggio, previsto per il 14 settembre, Xi incontrerà l’attuale presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev. Ma non solo: il numero 1 della Repubblica popolare sarebbe pronto a partecipare al vertice della Shanghai Cooperation Organization (Sco), che si terrà in Uzbekistan nei due giorni successivi.
Insieme a quella del viaggio in Russia di Li Zhanshu, numero 3 del Politburo, la notizia della partenza di Xi sembra confermare che qualcosa sta ripartendo nella politica estera cinese. Significativa anche la scelta di guardare all’Asia centrale in vista del decimo anniversario dal lancio della Belt and Road Initiative (Bri), che scatterà nel 2023.
Cina, approvato il vaccino Covid19 da inalare
Lunedì 5 settembre la National Medical Products Administration ha approvato Ad5-nCoV, un nuovo vaccino per la prevenzione del Covid19. Questa volta non si tratta di un vaccino tradizionale: la cinese CanSino ha brevettato un siero da inalare – il primo del genere al mondo – che consiste in una versione aggiornata del farmaco Covid-19 one-shot che Pechino ha anche esportato in paesi come Messico, Pakistan, Malesia e Ungheria.
Il vaccino risulterebbe efficace fino al 66% nella prevenzione dei sintomi da Covid19, mentre sarebbe in grado in buona parte (91%) di ostacolare gli effetti più gravi dell’infezione. Lo studio di questo tipo di vaccino sarebbe strumentale a ridurre la pressione sugli operatori sanitari: Ad5-nCoV può essere, infatti, autosomministrato.
Hrw: “La raccolta di Dna tibetano da parte del governo è una violazione dei diritti”
A partire da luglio 2019 Pechino ha avviato una campagna di prelievi di campioni di sangue in tutto il Tibet, esclusi i bambini sotto i 5 anni. Una prassi, questa, che Human Rights Watch denuncia come illegale nel suo ultimo report frutto dell’analisi di materiale open source e annunci trasmessi dai media cinesi. Secondo quanto dichiarato dalle autorità cinesi, il database con i campioni di Dna e impronte digitali sarebbe funzionale al riconoscimento dei criminali.
“Le iniziative di raccolta fanno parte degli sforzi in corso da parte delle autorità cinesi per stabilire la presenza della polizia in tutta la regione”, si legge nella presentazione del report. “Non ci sono prove pubblicamente disponibili che suggeriscano che le persone possano rifiutarsi di partecipare o che la polizia abbia prove credibili di condotta criminale che potrebbero giustificare tale raccolta.” Non si tratta del primo caso di raccolta di dati biometrici di questa entità, segnala la Nikkei Asia Review. Nel 2013 anche uno studio dell’Australian Strategic Policy Institute denunciava la campagna di visite mediche gratuite finalizzate alla raccolta dei dati biometrici dei tibetani, iniziativa poi estesa a tutto il paese nel 2017.
Vostok 2022 vetrina sulle manovre militari in Asia orientale
Sono iniziate il primo settembre le esercitazioni congiunte di Vostok 2022, evento che riunisce 14 paesi e diventa occasione per segnalare l’avanzamento tecnologico e strategico dei partecipanti in campo militare. Ai giochi militari partecipano Cina, Azerbaigian, Algeria, Armenia, Bielorussia, India, Kazakistan, Kirghizistan, Laos, Mongolia, Nicaragua, Siria e Tagikistan.
Tra i principali destinatari del messaggio, c’è anche Tokyo. Secondo il South China Morning Post, la Cina ha inviato alcune delle sue migliori risorse per un’esercitazione di difesa aerea congiunta nel Mare del Giappone, manifestando chiaramente le sue priorità strategiche.
Dall’inizio della guerra in Ucraina Tokyo ha aumentato la spesa per la Difesa: un trend iniziato durante l’amministrazione Abe e intensificatosi a fronte delle tensioni con Russia e Cina intorno agli arcipelaghi contesi. Costante anche la cooperazione con gli Usa, che sta trattando per il dispiegamento di un’unità missilistica antinave nell’area. Occorre inoltre perfezionare le capacità di attacco a lungo raggio, spiega il tenente generale Usa Steven Rudder, impegnato nell’Indopacifico. I missili a lungo raggio sarebbero la chiave per la deterrenza nei confronti della Cina, ha constatato nell’intervista a Nikkei.
Alluvioni in Pakistan, in arrivo aiuti dall’Onu. Ma la crisi non è finita
Sono iniziati in Pakistan gli interventi dell’Agenzia Onu per i rifugiati mirati a portare aiuti alla popolazione colpita dall’alluvione. A oggi si registrano almeno 1314 decessi e milioni di abitazioni distrutte.
Al centro delle preoccupazioni, il lago Manchar, il più grande del paese. Le sue acque hanno raggiunto livelli record, costrigendo oltre 100 mila persone a lasciare l’area. Nonostante gli interventi strutturali di questi giorni le acque non si sono ancora ritirate. Un terzo del paese risulta allagato e almeno 3,3 milioni di abitanti sono stati colpiti. L’Unicef avverte che la scarsità di acqua potabile potrebbe esacerbare l’insorgere di alcune malattie mortali, soprattutto nei bambini.
Marcos Jr. arriva in Indonesia
Sempre per rimanere in tema di viaggi presidenziali, lunedì è stato il turno del neoeletto presidente filippino Ferdinand Marcos Jr. Il politico ha raggiunto la prima tappa del suo primo viaggio all’estero, l’Indonesia, dove ha incontrato la controparte indonesiana Joko Widodo. “Abbiamo parlato a lungo del ruolo che riteniamo dovrebbe svolgere l’Asean in questo periodo molto instabile per la geopolitica, non solo nella nostra regione, ma anche nel resto del mondo”, ha detto Marcos.
Come hanno spiegato i due leader, i due stati sono vicini per posizione geografica e cultura, oltre a essere tra i membri fondatori dell’Associazione dei paesi del Sud-est asiatico. Il 6 settembre Marcos è atteso a Singapore, dove potrebbe risollevare l’invito all’unità tra i paesi Asean (anche in un’ottica di tutela della sovranità nel Mar Cinese Meridionale, come aveva rivelato la portavoce degli Esteri Tess Daza). La trasferta di Marcos è proseguita oggi a Singapore, dove il leader filippino si intratterrà fino a domani.
A cura di Sabrina Moles