ucraina e asia

Ucraina e Asia – Gli e-book di China Files n° 12

In eBook by Redazione

Domenica 8 maggio i sottoscrittori di China Files hanno ricevuto il nostro e-book numero 12, incentrato sull’impatto asiatico della guerra in Ucraina. Dalle relazioni tra Cina e Russia alle proiezione giapponese, dal dossier coreano all’Asia centrale, dal Sud-Est asiatico al dilemma dei paesi più piccoli. Fino al nodo Taiwan e all’impatto economico, energetico e nelle relazioni tra Pechino e Unione europea. Un’ampia panoramica sulla prospettiva asiatica del conflitto.

L’INDICE DELL’EBOOK UCRAINA-ASIA

I paesi

  • Dall’Ucraina Mosca esce in ogni caso sconfitta CAMILLA GIRONI
  • Tigri e montagne LORENZO LAMPERTI-SIMONE PIERANNI
  • Oggi Kiev, (dopo)domani Taipei. O forse ieri LORENZO LAMPERTI
  • Energia e dispute: ombre russe per Tokyo GUIDO ALBERTO CASANOVA 
  • Russia nuovo paria? Cosa ci guadagna Pyongyang FRANCESCA FRASSINETI
  • Nuovi spazi per la Cina in Asia Centrale GIULIA SCIORATI
  • ASEAN, i danni collaterali del conflitto AGNESE RANALDI
  • Russia impantanata, Myanmar più cinese SABRINA MOLES
  • isole, rocce e bambù: le acque agitate del Vietnam LUCIA GRAGNANI
  • Neutralità con caratteristiche indiane MARCO DELL’AGUZZO

I temi

  • Il post Ucraina delle economie asiatiche LORENZO RICCARDI
  • L’Asia cerca risposte al dilemma energetico PIERFRANCESCO MATTIOLO
  • Sistemi finanziari alternativi. L’esempio iraniano VITTORIA MAZZIERI
  • Corsa alle armi FABRIZIA CANDIDO
  • Piccole nazioni in un mondo di giganti SERENA CONSOLE
  • L’orso e il dragone sui ghiacci ALESSANDRA COLARIZI
  • Cinquanta sfumature di Ucraina LUCREZIA GOLDIN
  • Un nuovo realismo nelle relazioni UE-Cina FRANCESCA GHIRETTI

Progetto editoriale: Lorenzo Lamperti
Progetto grafico: Gian Luca Atzori

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L’editoriale di Simone Pieranni

Se avessimo chiesto anche solo tre mesi fa dove sarebbe potuta scoppiare una guerra nel prossimo futuro, la maggior parte degli analisti avrebbe probabilmente indicato l’Asia. In particolare e al di là di Taiwan (di cui però gli esperti, al contrario dei tuttologi, conoscono caratteristiche e problematiche della crisi) la zona delle acque contese, dove il traffico di navi e aerei da guerra si ritiene da tempo possa creare quell’incidente che potrebbe poi rischiare di tramutarsi in conflitto vero e proprio. Neanche a dirlo, si riteneva che qualunque screzio militare potesse sorgere nelle acque di quei mari avrebbe contrapposto – per procura o meno – Cina e Stati Uniti. Del resto l’Asia è da sempre la zona nella quale la Cina misura la propria forza, l’assertività e la muscolarità della sua “ascesa pacifica”, con la mira di essere riconosciuta – proprio come gli antichi imperatori cinesi – padrona del continente, in grado di dispensare favori, consigli o strigliate agli stati in adorazione della sua rinnovata potenza. Allo stesso tempo, la politica estera di Biden si è contraddistinta fin da subito per una chiara e lampante proiezione asiatica, quantomeno a parole. La cosa più clamorosa è che la politica americana in Asia, per quanto tanto decantata da Washington, non aveva granché impressionato i destinatari, anzi; la storia regala peripli spesso imprevedibili e ad aggiustare il tiro americano è arrivato in “soccorso” Putin con la sua criminale invasione dell’Ucraina. Se in Occidente questa guerra russa ha resuscitato una Nato moribonda (lasciando ancora una volta l’Europa a se stessa) a Oriente ha finito per smuovere alcune situazioni che apparivano impantanate, dal punto di vista americano. Perfino la più riluttante a buttarsi mani e piedi nel fronte americano, la Corea del Sud, sembra ormai convinta. Putin è riuscito anche a complicare la situazione del suo “alleato senza limiti” cinese, stretto tra problematiche interne e una situazione asiatica che inesorabilmente cambierà. Mutamenti che – rispetto ad altre zone del mondo – la Cina soffre e fatica a elaborare, lasciando il campo asiatico illuminarsi da luci sinistre e da un riarmo corposo.

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GLI E-BOOK PRECEDENTI
  1. Myanmar
  2. Sovranismi digitali
  3. Cina/Usa
  4. Cina/Italia
  5. Cina 2035
  6. Sinofobia
  7. Giappone
  8. Transizione energetica
  9. In Cina e Asia 2022
  10. Cina-Russia
  11. Corea del Sud