NFT in Cina, un’occasione per i brand occidentali
La frenesia da Non Fungible Token (Nft) è arrivata anche in Cina e non accenna a fermarsi. Dalla popolarità dell’arte digitale al mondo del luxury, sono diversi i settori che stanno sperimentando questa tecnologia. E il pubblico cinese, da sempre all’avanguardia nella ricezione dei trend digitali, ha fame di token esclusivi. Vediamo quali sono le caratteristiche del mercato degli Nft in Cina e quali le opportunità di applicazione di questa innovazione.
Nft con caratteristiche cinesi: così la Cina li separa dalle criptovalute
Gli Nft sono manufatti digitali la cui originalità e provenienza è garantita tramite una registrazione univoca su sistemi di blockchain, che ne identificano diritti d’autore e passaggi di proprietà in modo automatico. Dall’autenticazione del primo tweet della storia fino alla tokenizzazione di prodotti di lusso, passando per la crypto art, le possibilità di applicazione degli Nft sono vastissime. In Cina, aziende e organi di stampa statali si sono cimentati nella produzione di Nft e la domanda da parte del pubblico è in crescita costante. Secondo le previsioni di AntChain, ramo della tecnologia blockchain di AntGroup, il mercato degli Nft nei prossimi anni vedrà un tasso di crescita del 150% e raggiungerà oltre i 4 miliardi di dollari entro il 2026.
Questo nonostante le criptovalute, principale veicolo di scambio degli Nft, siano state messe al bando in Cina. Pechino ha detto no al bit mining e alle transazioni con criptovalute internazionali, considerate un pericolo per la stabilità finanziaria del paese. Ma il fascino per gli Nft resiste e la tecnologia blockchain rimane fondamentale per la realizzazione dell’economia digitale cinese. La soluzione? Creare un’industria degli Nft “con caratteristiche cinesi”, fondata su una rete blockchain ibrida locale, autonoma e protetta da rischi di frode e dalla fragilità finanziaria tipica delle criptovalute. Questo il progetto portato avanti dai colossi del tecnologico come Alibaba, Tencent e Baidu con le loro piattaforme “consorzio”. E questo il piano governativo per la rete Bsn (Blockchain Service Network), piattaforma per la distribuzione di certificati digitali in conformità con le regolamentazioni cinesi che supporta lo scambio di Nft tramite Yuan digitale.
Digital collectibles, frontiera cinese degli Nft
Univoci, personali, autentici. Gli Nft sopravvivono in una Cina senza criptovalute, dove si stanno affermando con il nome di digital collectibles, token digitali collezionabili. Una nomenclatura che rimarca il disaccoppiamento dalle criptovalute, senza rinunciare al fascino degli Nft. Un fascino che non è passato inosservato per la sua versatilità e capacità di offrire un prodotto digitale esclusivo e protetto nella sua originalità. In occasione del Capodanno cinese 2022, per esempio, Alipay ha creato una serie di collectibles 3D di manufatti storici legati all’anno della tigre. JD ha invece messo in vendita un rendering della sua mascotte Joy. E Tencent ha cominciato a sperimentare con la vendita di immobili digitali per il suo futuro metaverso. Famoso anche il caso della collezione artistica Bored Wukong, una rivisitazione a tinte cinesi dell’opera d’arte digitale Bored Apes che ha spopolato tra i giovani della Repubblica popolare.
Nft e lusso in Cina, alleati contro la contraffazione
Gli Nft presentano opportunità anche per i brand internazionali interessati a fidelizzare la clientela cinese, grazie alla creazione di Nft collezionabili da accompagnare ai prodotti in Irl (In real Life). Ma non solo. La creazione di token digitali è un grande alleato per le aziende nella lotta contro la contraffazione. La natura univoca degli Nft è infatti un elemento che personalizza l’esperienza di acquisto per il consumatore, mentre aiuta il brand a proteggere il suo marchio riconoscendo l’originalità dei prodotti. Fashion, automobile, food and wine, ma anche arte digitale e musica. I settori che stanno sperimentando con questa innovazione continuano a crescere.
Tra chi ha già raccolto i frutti di questa tecnologia ricordiamo la maison di profumi Guerlain, ma anche Havaianas con le sue infradito 2.0. Partecipano all’innovazione anche le eccellenze del Made in Italy, da Dolce&Gabbana con la collezione di gioielli e accessori digitali “Genesi” a Gucci con gli Nft di statuette in ceramica nel progetto “SuperGucci”, fino ad Alpha Romeo e la sua collezione Nft associata al modello di SUV Tonale. Nft diventa dunque sinonimo di esclusività e promozione della qualità. Un metodo all’avanguardia per creare coinvolgimento tra i consumatori e dare esperienza del brand nell’era del web 2.0.
Di Lucrezia Goldin
[Pubblicato su ItWill]Giornalista praticante, laureata in Chinese Studies alla Leiden University. Scrive per il FattoQuotidiano.it, Fanpage e Il Manifesto. Si occupa di nazionalismo popolare e cyber governance si interessa anche di cinema e identità culturale. Nel 2017 è stata assistente alla ricerca per il progetto “Chinamen: un secolo di cinesi a Milano”. Dopo aver trascorso gli ultimi tre anni tra Repubblica Popolare Cinese e Paesi Bassi, ora scrive di Cina e cura per China Files la rubrica “Weibo Leaks: storie dal web cinese”.