Mondo Asean – I diritti della comunità LGBT+ nei Paesi ASEAN

In Mondo Asean, Sud Est Asiatico by Redazione

I diritti della comunità LGBT+ sono un argomento controverso nella regione. Anche se in alcuni casi si sono fatti passi avanti, la stigmatizzazione sociale, l’omofobia e la transfobia rimangono frequenti. Poi il summit annuale ASEAN e il cambiamento climatico in Indonesia. Ogni settimana tante notizie e spunti dalla dinamica galassia dei paesi del Sud-Est asiatico. A cura di Associazione Italia-ASEAN

L’Associazione Italia-Asean nasce nel 2015. La sua missione è quella di rafforzare il legame e rendere più evidenti le reciproche opportunità, sia per le imprese che per le istituzioni. Qui pubblichiamo la newsletter Italia-Asean del 29 ottobre.

L’ASEAN dagli anni ’90 sembra essersi sempre più interessata alla questione dei diritti umani. Questo è dimostrato anche dalla volontà dei suoi Stati membri di istituire nel 2009 la Commissione Intergovernativa per i Diritti Umani (AICHR). A questo si aggiunge anche la promulgazione da parte della Commissione, nel dicembre 2012, della Dichiarazione sui Diritti Umani dell’ASEAN (AHRD). Questa dichiarazione non è però vincolante per gli stati membri. Infatti, la Commissione Intergovernativa per i diritti Umani è un organo puramente consultivo, privo di ogni capacità di coercizione sugli Stati membri dell’Asean. In secondo luogo, in questa dichiarazione non vengono di fatto garantiti i diritti alla sessualità. Nella dichiarazione sui diritti umani dell’ASEAN, per esempio, non si fa alcuna menzione del termine SOGI (Sexual Orientation and Gender Identity). I rappresentanti di Malesia, Brunei e Singapore si sono opposti fermamente alla menzione di questo termine nell’AHRD andando a scontrarsi con i rappresentati di Indonesia, Filippine e Thailandia, che erano stati invece a favore dell’inclusione di questo termine nella stessa dichiarazione.

I diritti della comunità LGBT+ sono un argomento controverso nell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico; infatti, alcuni paesi dell’ASEAN non riconoscono ancora i diritti fondamentali della comunità LGBT+, mentre altri stanno facendo passi in avanti in questo campo. Per esempio, Singapore ha una comunità LGBT+ molto organizzata, ma ha ancora nel suo codice penale l’articolo 337 che condanna le pratiche omosessuali. Anche se negli ultimi anni questo articolo è stato applicato sempre meno frequentemente, la sua presenza nel codice viene usata come giustificazione per non dare protezione e per non estirpare i pregiudizi verso la comunità LGBT+. In una indagine statistica realizzata nel 2019 emerge che la maggioranza degli intervistati, per la precisione il 61.6%, crede che una relazione sessuale tra due adulti dello stesso sesso sia sempre sbagliata o inopportuna e solo il 5,6% ritiene che non ci sia nulla di male. Questo dato mostra che purtroppo un cambio di passo su questo tema non è vicino.

Al contrario, il 73% dei filippini, secondo un sondaggio, è convinto che l’omosessualità debba essere accettata dalla società. Secondo una ricerca del Pew Research Centre di Washington, le Filippine nel 2013 erano già nella top 10 dei Paesi più gay-friendly nel mondo; a conferma di ciò nel Paese si sono avute diverse “pride marches” e nelle università sono state costituite delle “gay societies”. Le Filippine però, come gli altri membri ASEAN, non hanno una legge nazionale contro la discriminazione della comunità LGBT+. Tuttavia, Filippine e Thailandia si sono unite nel 2011 nella dichiarazione congiunta che rinuncia agli atti di violenza e violenze contro i diritti umani basati sull’orientamento sessuale e sono gli unici due stati dell’ASEAN in cui, a livello locale, ci sono ordinanze contro le discriminazioni della comunità LGBT+. Nelle Filippine ci sono all’incirca 25 ordinanze locali che condannano atti di discriminazione contro questa comunità. In ogni caso, anche se queste ordinanze sono un grande passo in avanti, non hanno dei meccanismi di applicazione chiari e quindi rimangono comunque perlopiù simboliche.

Anche il Brunei criminalizza l’omosessualità, essendo diventato nel 2013 il primo Paese dell’area ad applicare la Sharia a livello nazionale. In questo stato gli uomini che praticano atti omosessuali possono rischiare fino alla pena di morte. Inoltre, secondo il codice penale ogni uomo che si veste e si atteggia come una donna e ogni donna che si veste e si atteggia da uomo può andare incontro ad una sanzione di 4,000 $ o ad un anno di reclusione. Anche in Malesia sono previste pene severe alle persone della comunità LGBT+. A gennaio dello scorso anno, i ministri del governo avevano proposto di aumentare le sanzioni penali contro le persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender e inoltre, solo da giugno 2021, oltre 1.700 malesi, appartenenti alla comunità LGBT+, sono stati inviati in un campo di rieducazione. Severe punizioni sono anche previste in Aceh, regione autonoma dell’Indonesia. In questa regione, che ha il permesso di seguire le leggi della Sharia, solo nove mesi fa sono state fustigate pubblicamente alcune persone in quanto omosessuali. Nel resto dell’Indonesia invece non c’è alcuna legge che impedisca relazione omosessuali e inoltre alle persone transgender è permesso di cambiare il genere legalmente, ma solo dopo l’intervento di riassegnazione del sesso. In Myanmar le persone omosessuali e transgender non godono invece di alcun diritto e sono legalmente perseguitate tramite l’articolo 377 del codice penale. In Cambogia, Vietnam e Laos, l’omosessualità è legale, ma spesso non è prevista una legislazione chiara a favore dei diritti della comunità LGBT+.

A cura di Carola Frattini

 

Com’è andato il summit ASEAN

Gli Stati Uniti sono tornati a dialogare col Sud-Est asiatico, prendendo parte al vertice ASEAN che si è tenuto questa settimana. Il summit, che si è svolto all’insegna del motto “we care, we prepare, we prosper”, è stato presieduto dal Sultano del Brunei. La partecipazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in videoconferenza ha segnato un cambio di rotta rispetto al disinteresse mostrato verso il Sud-Est asiatico dal suo predecessore, Donald Trump, che dal 2017 non aveva più preso parte a incontri a livello presidenziale con il blocco regionale. Biden ha parlato della relazione ASEAN-USA come di una “partnership essenziale” per “mantenere un Indo-Pacifico libero e aperto”. “La nostra cooperazione sta diventando sempre più importante”, ha dichiarato, “mentre ci sforziamo insieme per affrontare le questioni che caratterizzeranno il ventunesimo secolo negli anni a venire”. Tra le sfide su cui punta il rinnovato interesse statunitense per la regione del Sud-Est asiatico, Biden ha annoverato la pandemia di Covid-19, la crisi climatica, la libertà dei mari e del commercio, annunciando investimenti di poco superiori ai 100 milioni. Si tratta di alcuni degli ambiti strategici su cui punta anche l’altro grande attore interessato alla regione: la Cina. Al vertice è intervenuto il premier cinese Li Keqiang, che ha promesso di incrementare gli sforzi per la ricerca sui vaccini anti-Covid e ha dichiarato di voler accelerare il processo di redazione di un codice di condotta per le controversie nel Mar Cinese meridionale. Escluso invece dall’incontro il generale birmano Min Aung Hlaing, accusato di non aver rispettato l’impegno di porre fine alla violenza nel Myanmar, rimasto senza rappresentante all’evento. Nonostante l’assenza non sia stata menzionata nei discorsi di apertura, la mossa non è passata inosservata: alcuni osservatori la considerano un passo audace da parte di un’organizzazione intergovernativa nota per il suo impegno alla non interferenza in affari di politica interna.

 

 

Indonesia, il circolo vizioso dell’aria condizionata

L’Indonesia è tra i Paesi più esposti agli effetti del cambiamento climatico, con una temperatura media di 31°C destinata ad aumentare di 0,3°C l’anno secondo la Banca Mondiale. La sua popolazione è una delle più grandi al mondo: 273 milioni di abitanti che soffrono il calore sempre più forte. La soluzione prediletta dagli indonesiani è l’aria condizionata che ha come effetto collaterale massicce emissioni di CO2, alimentando un circolo vizioso: calore, aria condizionata, inquinamento, sempre più calore, sempre più aria condizionata. L’Agenzia Internazionale dell’Energia sostiene che il bisogno di fresco è un problema cruciale. Nel mondo, il fabbisogno di energia per questo scopo triplicherà entro il 2050, specie per i consumi di Cina, India e Indonesia che insieme contano 3 miliardi di persone. Secondo l’USAID i costi di adattamento alle condizioni sempre più avverse in Indonesia ammonteranno a 9,3 miliardi di dollari per le maggiori spese sanitarie e la minore produttività dei lavoratori dovuta al caldo. I rischi sono tali che si prospettano epidemie di Dengue a Giacarta e 350 mila decessi da calore l’anno. Gli sforzi per ridurre l’impatto ambientale dell’aria condizionata sono ancora allo stadio iniziale: ad esempio, rispetto al LED che riduce i consumi di luce dell’89%, per i condizionatori si è raggiunto solo il 14%. Una soluzione potrebbe essere l’utilizzo di ventilatori meccanici a soffitto (HVLS), molto più efficienti e capaci di ridurre la temperatura percepita di 7°C, abbattendo il ricorso all’aria condizionata del 30% secondo la Hanley Wood University. Rispetto a un normale ventilatore, gli HVLS consumano fino al 25% in meno, potendo mitigare il surriscaldamento globale dello 0,5% entro il 2100. Ulteriori soluzioni possono venire dal design, progettando edifici energeticamente più efficienti, meglio ventilati e termicamente isolati. Al di fuori di Bali, però, la diffusione di HVLS è problematica. La pandemia ha prosciugato i fondi delle aziende che non potranno acquistarli e i consumatori indonesiani preferiscono ancora l’aria condizionata.

Urbanizzazione green tra UE e ASEAN

La rapida crescita urbana dei Paesi ASEAN pone l’urgenza di basare i relativi modelli di sviluppo sulla sostenibilità. Per questo partirà da novembre il programma Smart Green ASEAN Cities, promosso e sostenuto dall’Unione Europea, dal Fondo dello Sviluppo del Capitale delle Nazioni Unite (UNCDF) e dal Fondo Globale per lo Sviluppo delle Città (FMDV) insieme alla loro ampia rete di città partner in Europa. L’UNCDF creerà strumenti di finanziamento per città e governi locali tramite il Local Climate Adaptive Living Facility (LoCAL), meccanismo di promozione e sostegno a comunità resilienti ed economie locali. Il Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Frans Timmermans ha annunciato il lancio del programma il 19 ottobre dalla sede di Giacarta del Segretariato ASEAN. Ha sottolineato il bisogno di collaborare nel sostenere la crescita sostenibile dei poli urbani, fulcri dello sviluppo e culle di innovazione. Per il 2035 è prevista una crescita di più del 30% della popolazione urbana in ASEAN, che passerà da 300 a più di 400 milioni. L’urbanizzazione, se mal gestita, rappresenta un grande rischio ecologico e sociale. Tale aumento di popolazione urbana lascerà una pesante impronta ambientale: emissioni sempre maggiori di gas serra, aumento dei rifiuti, inquinamento di acqua e aria, congestione del traffico e degradazione delle risorse naturali e dell’intero ecosistema cittadino. Lo Smart Green ASEAN Cities consiste in uno scambio di pratiche e conoscenze tra città europee e asiatiche sulla gestione sostenibile delle risorse, la rimodulazione green dei sistemi di trasporto pubblico e sulla promozione dell’economia circolare. Il processo sarà bottom-up: lo sviluppo ecologico e smart coinvolgerà dalle metropoli agli Stati fino all’intera ASEAN. Il focus è esteso anche al di fuori delle città: rientrano nel programma la tutela delle foreste, della biodiversità e delle aree protette insieme al miglioramento degli strumenti di intervento emergenziali.

BusinessGuanti in plastica

La società malese Supermax, fornitore di guanti in lattice per il servizio sanitario nazionale britannico, è stata colpita da un’ingiunzione doganale da parte degli Stati Uniti, che la accusano di sfruttamento dei lavoratori.

Financial Times: https://www.ft.com/content/af4648e3-0b61-4172-810d-99dcd371c676 

Istruzione

Singapore punta sull’istruzione

La città-Stato asiatica aspira a diventare un centro di eccellenza per l’istruzione, la ricerca e la formazione. Il governo singaporiano ha investito e continuerà ad investire ingenti somme di denaro per raggiungere questi ambiziosi obiettivi.

East Asia Forum: https://www.eastasiaforum.org/2021/10/23/singapores-aspirations-to-become-an-education-and-knowledge-hub/

Geopolitica

Cina-Stati Uniti

La Cina si è da subito posta in posizione critica contro l’Aukus, piuttosto certa che l’accordo possa minare la stabilità regionale. In questo scenario come si comporteranno i leader dell’ASEAN?

South China Morning Post: https://www.scmp.com/news/china/diplomacy/article/3153447/why-asean-may-think-twice-standing-china-over-aukus 

Politica

Presidenza cambogiana dell’ASEAN

“Assumendo la Presidenza dell’Association nel 2022, la Cambogia lavorerà strenuamente per rinvigorire l’unità e la solidarietà regionale” lo ha affermato Prak Sokhonn, Vice Primo Ministro e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Khmer Times: https://www.khmertimeskh.com/50957738/cambodia-shows-commitment-as-asean-chair-2022/ 

Economia

Turismo ASEAN

Il Presidente indonesiano Joko Widodo lo scorso lunedì ha invitato gli altri nove governi del Sud-Est asiatico a concretizzare l’ASEAN Travel Corridor Arrangement Framework per favorire libera circolazione, turismo e economia regionali.

Xinhuanet: http://www.xinhuanet.com/english/asiapacific/2021-10/25/c_1310268214.htm 

 

SanitàHealthtech in ASEAN

La rivoluzione digitale ha investito anche il settore sanitario e, secondo l’International Journal of Mental Health Systems, le nuove tecnologie se ben applicate potranno fare la differenza per combattere le malattie mentali in ASEAN.

Tech Wire Asia: https://techwireasia.com/2021/10/mental-health-in-asean-healthtechs-making-a-difference/ 

Ambiente

Singapore e sostenibilità

Enterprise Singapore, ente collegato al Ministero del Commercio e responsabile del sostegno e dello sviluppo delle PMI nazionali, ha lanciato un programma di sostegno per facilitare le imprese nel cogliere le opportunità della green economy. 

ASEAN Briefing: https://www.aseanbriefing.com/news/singapore-helps-businesses-go-green-with-new-sustainability-program/ 

Economia

Commercio ASEAN-UK 

Il Primo Ministro britannico Boris Johnson ha affermato di essere fiducioso che il commercio bilaterale tra Regno Unito e ASEAN, che si attestava a circa 75 miliardi di dollari prima della pandemia, possa crescere rapidamente nei prossimi anni.

The Straits Times: https://www.straitstimes.com/asia/se-asia/pm-johnson-sees-uk-asean-trade-rising-above-s74bil-annually-in-coming-years 

Business

Unicorni ASEAN

Il Financial Times non ha dubbi: in cima alla classifica per il 2021 delle società ad alta crescita della regione Asia Pacifica c’è Carro: una piattaforma di e-commerce per veicoli usati fondata dal singaporiano Aron Than.

Forbes Italia: https://forbes.it/2021/10/25/aaron-tan-startup-nome-nonna-unicorno-auto-usate/ 

EconomiaRilancio del Sud-Est asiatico

L’OCSE e altri Istituti di ricerca analizzano lo stato del commercio regionale nel Sud-Est asiatico, consigliando all’ASEAN di puntare sulla logistica, semplificando la burocrazia e favorendo scambi commerciali per rilanciare le economie degli Stati.

Nikkei Asia: https://asia.nikkei.com/Economy/Trade/Logistics-ASEAN-s-multibillion-dollar-key-to-a-COVID-recovery 

InfrastruttureLinee metropolitane in Vietnam

Ho Chi Minh City, la più popolosa e attiva città del Paese, ha piani ambiziosi per ridurre e decongestionare il traffico cittadino, attraverso massicci investimenti nel trasporto pubblico che arrivino a circa 25 miliardi di dollari.

 

The Diplomat: https://thediplomat.com/2021/10/vietnams-metro-rail-lines-lumber-toward-completion/

Politica

Presidenziali filippine

Continuano ad affollarsi i candidati alle elezioni presidenziali del prossimo anno sulla scena politica delle Filippine. In questo scenario, due delle più importanti dinastie politiche del Paese, quella dei Duterte e quella dei Marcos, sembrano unire le forze.

 

Asia Times: https://asiatimes.com/2021/10/duterte-marcos-axis-will-be-hard-to-beat-in-2022/