La metropoli simbolo della crescita cinese ha da poco lanciato un piano di sviluppo per cinque “new cities,” cioè i cinque distretti suburbani che contornano il centro cittadino, connettendolo con le province del Jiangsu e dello Zhejiang: Jiading, Qingpu, Songjiang , Fengxian, e Nanhui
La città di Shanghai è il simbolo della crescita del Paese, una metropoli ultramoderna, vetrina dell’intera Cina. La Shanghai Tower è il grattacielo più alto della nazione, la rete metropolitana è la più estesa del mondo, ospita il maggior numero di investimenti esteri ed è uno dei primi porti e centri finanziari in Asia.
Shanghai è una municipalità autonoma, ovvero gode di uno status amministrativo pari a quello delle province; il suo sindaco e i suoi rappresentanti sono tra le élite della politica cinese, e si trova sulla costa orientale nella regione a maggior sviluppo.
Con 25 milioni di abitanti su una superficie di 6.340 km2 è una delle città più popolose al mondo e ha un prodotto interno lordo pari a quello della Svezia. La municipalità ha avuto una crescita del Pil del 6 percento nel 2019 prima della pandemia e del +1,7 percento nel 2020 durante la crisi sanitaria che ha toccato solo parzialmente la città. Nella prima metà del 2021, Shanghai segna una crescita del +12.7% su base annua.
I principali distretti sono Pudong, che ospita l’aeroporto internazionale e lo skyline del centro finanziario, Huangpu nell’area più storica della città, e Jing’an dove si concentra la zona del lusso.
Inoltre, la città ha da poco lanciato un piano di sviluppo per cinque “new cities,” cioè i cinque distretti suburbani che contornano il centro cittadino, connettendolo con le province del Jiangsu e dello Zhejiang: Jiading, Qingpu, Songjiang , Fengxian, e Nanhui.
Jiading sarà il polo delle nuove energie, dei veicoli senza pilota e dei sensori intelligenti; Qingpu avrà l’obiettivo di promuovere la ricerca su temi di ecosostenibilità; Songjiang si focalizzerà sulle nuove tecnologie, tra cui circuiti integrati e intelligenza artificiale; Fengxian punta ai grandi gruppi della cosmetica, sfruttando l’esperienza sviluppata negli ultimi anni nell’industria di beauty ed healthcare; Nanhui, che si colloca in una pilot free trade zone punta a diventare polo di rilievo per commercio internazionale, finanza e shipping. Nelle cinque “new cities” seguirà la progettazione e costruzione di grandi infrastrutture, nuove scuole, ospedali e strutture di pubblica utilità, come annunciato dal sindaco Gong Zheng.
Shanghai ha un’economia orientata ai servizi, con il terziario che pesa il 70% del Pil, molto al di sopra del dato nazionale; i settori economici principali nei suoi distretti sono la finanza, retail, immobiliare, le costruzioni i trasporti e il manifatturiero.
Di Lorenzo Riccardi*
**Lorenzo Riccardi insegna presso Shanghai Jiaotong University ed è managing partner di RsA Asia (rsa-tax.com). Vive in Cina da 15 anni dove segue gli investimenti esteri nel Far East e ha ricoperto ruoli nella governance dei piu grandi gruppi industriali italiani. A gennaio 2020 ha completato un progetto di viaggio in ogni paese del mondo raccogliendo trend e dati economici da Shanghai, in ogni regione, lungo le nuove vie della seta (200-economies.com).