Sicurezza e investimenti. Il terzo speciale Dall’Atlantico al Pacifico – a cura di IAI e China Files – si concentra su questi due macro temi per spiegare le ragioni che fanno ad oggi dell’Asia-Pacifico la regione più calda per la politica internazionale.
Il primo contributo – firmato da Lorenzo Lamperti – ci aiuta a capire in che modo si stanno spostando gli equilibri in materia di sicurezza in Asia. A catturare gran parte dell’attenzione internazionale è il rilancio delle partnership bilaterali e multilaterali iniziato da Joe Biden.
Tuttavia a muoversi sullo scacchiere non sono solamente Stati Uniti e Cina ma anche le medie potenze regionali. Esemplare il caso del Giappone, il quale da tempo si è ritagliato il ruolo di partner difensivo per paesi come il Vietnam, Malesia e Filippine, e quello dell’Australia, la quale ha esteso la sua area di interesse strategico ben oltre la tradizionale regione del Pacifico Meridionale. Con l’intensificarsi dello scontro tra Pechino e Washington diventa sempre più difficile per i vari attori regionali non esprimere in maniera netta da quale dei due fronti si ha intenzione di schierarsi.
Per comprendere meglio la complessità dei rapporti in materia di sicurezza e le numerose sfide al piano di Biden per il rafforzamento delle alleanze regionali, nel secondo articolo Paola Morselli ci porta nelle Filippine per spiegarci il rapporto altalenante tra Manila e Washington. Sin dal suo insediamento nel 2016, il Presidente filippino Rodrigo Duterte aveva cercato di rendere sempre meno dipendente il paese dagli Stati Uniti, strizzando l’occhio a Pechino. Il suo tentativo di rendere le Filippine un paese neutro nello scontro tra le due superpotenze tuttavia sembra oggi destinato a fallire. La costante pressione di Pechino nel Mar Cinese Meridionale stanno portando Duterte a rivedere la propria posizione in merito all’alleanza militare con gli Stati Uniti.
Non sono solamente le questioni di sicurezza a rendere l’Asia-Pacifico il nuovo fulcro della politica internazionale. Nel terzo articolo di questo speciale, Michelle Cabula e Francesca Ghiretti presentano il quadro delle varie iniziative attualmente in campo per il rilancio della connettività asiatica e di come la competizione tra Cina e Stati Uniti influenzerà il futuro economico della regione. All’alternativa di Washington alla Via della Seta presentato da Biden al margine del G7 – il progetto Build Back Better Workd (B3W) – si affianca ora anche il programma europeo “A Globally Connected Europe”. A rovinare l’inizio di una potenziale stagione d’oro per gli investimenti in Asia sono però i numerosi dubbi riguardo la reale sostenibilità e fattibilità di tali progetti.
Di Lorenzo Mariani
Tutti vogliono investire in Asia (di Michelle Cabula e Francesca Ghiretti)
Le nuove sfide sulla sicurezza asiatica (di Lorenzo Lamperti)