Gli appuntamenti online sono il futuro per tutti i cuori solitari cinesi. A dirlo sono numeri più che evidenti. Lo scoppio della pandemia non ha solo incrementato un processo di digitalizzazione globale portando anche i più “puristi” ad abbracciare innovativi metodi di business come l’e-commerce, ma ha avuto anche un altro effetto collaterale: l’incredibile crescita delle dating app. Guardando alla Cina, i numeri sono incredibili. Secondo iResearch, solo nel 2021 il mercato delle dating app e dei matchmaker online si aggirerà intorno al miliardo di dollari. Ad oggi circa 630 milioni di cinesi hanno usato app per incontri. Oltre un terzo della popolazione, mentre in aumento sono i cuori solitari.
Ma attenzione, come sempre accade quando parliamo di applicazioni nel Dragone, le dating app cinesi non hanno niente a che vedere con le nostrane Tinder o Bumble. Queste si sono evolute diventando giorno dopo giorno sempre più mainstream, adottando anche funzioni familiari ad altre app come WeChat, Douyin o Weibo. Alcune di loro sono addirittura diventate piattaforme e-commerce o sportelli di consulenza. TanTan e Momo sono indubbiamente le più note e guidano la classifica quando parliamo di utenti, ma da due anni a questa parte il settore si è arricchito di nuove proposte che hanno reso assai interessante questo settore. Più che piattaforme per trovare l’anima gemella, ci troviamo davanti a dei veri social network integrati ed oggi cercheremo di analizzare le quattro principali applicazioni di maggiore crescita negli ultimi anni. Ed ora alcune di queste parlano direttamente alla GenZ.
UN PAESE DI SINGLE: ARRIVA SLOW – Secondo il Dipartimento degli Affari Civili, i giovani cinesi non si sposano più, mentre in aumento sono i single. Nel quinquennio compreso tra il 2013 e 2018, questi sono aumentati da 170 milioni a 240 milioni e si prevede un forte rialzo entro il 2022. Di certo la pandemia non ha aiutato e mentre Pechino cerca una soluzione a questa tendenza in negativo, al quale è legato un calo della natalità, frotte di imprenditori digitali stanno prendendo la palla al balzo creando nuove applicazioni per cuori solitari. Specialmente per i giovani della GenZ, i “single di domani”.
Tra le novità vi è Slow, un’app lanciata a fine 2020. A differenza di altri competitor simili a Tinder, che consentono agli utenti di scorrere molteplici profili, Slow limita le visualizzazioni a 48 profili al giorno. Il core business dell’app è quello di aumentare l’interazione tra gli utenti, a discapito della rapidità di dire si o no, di qui il nome. Slow chiede agli utenti di mettere un “like” ad una particolare “funzione” su ogni profilo, che si tratti di una foto o di una descrizione di un viaggio recente di cui ha scritto il proprietario. Il match tra due utenti viene quindi a crearsi quando ci sono diverse corrispondenze tra i “mi piace” reciproci. L’app ha attualmente 100mila utenti, ma il numero è in crescita giorno dopo giorno. Agli utenti non dispiace infatti questo matching al rilento, che non sbatte in vetrina tutto e subito ogni utente, ma lascia spazio ad una certa socialità.
UNA APP POCO “SOCIALISTA” – Negli ultimi mesi anche “How I Met Mr Right”, un’altra start-up di appuntamenti online, sta avendo un discreto successo. La piattaforma è intrinsecamente legata al background educativo d’élite dei fondatori, entrambi laureati presso la prestigiosa Tsinghua University di Pechino. Il paradosso è che questa app non nacque come una piattaforma di incontri, ma come portale business dove coltivare guanxi di alto profilo. Il tutto è nato nel 2015 come un account aperto di WeChat in cui i co-fondatori hanno voluto creare una piattaforma per connettere le diverse cerchie di amici della Tsinghua, della Fudan University o di altri prestigiosi atenei. Poi il punto di svolta: perché non lasciare che questo portale diventasse un sito di incontri per persone di un certo status sociale?
“La piattaforma forse non sarà ‘socialista’, ma noi verifichiamo attentamente i nostri utenti”, ha dichiarato Wang Xinyi, vicepresidente delle pubbliche relazioni di How I Met Mr Right. Vanto della piattaforma è quello infatti di una rigida selezione dei suoi utenti. Per essere incluso nella sua elitaria cerchia, un utente deve inviare il certificato di diploma universitario, diverse foto di alta qualità, un’auto-descrizione e lunghe recensioni di familiari e amici. Insomma, sembra più un colloquio di lavoro che una dating app per giovani single, eppure la piattaforma ha circa 100 mila utenti attivi ed ha organizzato già 300 eventi in otto città cinesi, tra cui il popolarissimo format If You Are The One.
NON SOLO BLUED O GRINDR – La comunità omosessuale è al centro di un redivivo interesse da parte del mondo imprenditoriale delle piattaforme per cuori solitari. In questo segmento, Blued e l’internazionale Grindr – ma anche Tinder – occupano sicuramente i posti di rilievo ed il loro monopolio risulta intoccabile. Eppure altre app come Soul stanno piano piano facendo breccia. Così come Fanka, una “straight app” che grazie ad una particolare funziona ha allargato il suo bacino di utenza anche alla comunità omosessuale, facendo schizzare in alto gli incassi della piattaforma. La particolarità di quest’ultima è la possibilità di pagare un account premium annuale, circa 46$, che nasconde totalmente i profili. Questo espediente consente agli utenti di navigare in totale anonimato ed evitare così di incontrare nell’app anche conoscenti o colleghi, bypassando così un imbarazzo ancora sentito all’interno della comunità omosessuale cinese. Non sono infatti mancati negli anni minacce ad utenti nate all’indomani di un rifiuto dopo un primo match su app come Grindr o Blued. Non accetti le mie attenzioni? Allora dirò la verità sulla tua omosessualità ad amici e colleghi. Senza contare che questo modus operandi è negli anni divenuta una truffa vera e propria tanto che anche la giurisprudenza cinese si è espressa a riguardo.
Fanka, How I Met Mr Right e Slow sono solo alcuni degli esempi di dating app che offrono funzionalità peculiari in base al contesto sociale unico della Cina: i millennial cinesi e la Gen Z gravitano ora verso applicazioni che forniscono soluzioni culturali di nicchia. Le start-up sono ora concentrare a trovare soluzioni per attrarre sempre più utenti. In Cina le dating app stanno diventando sempre più dei social network. Specialmente la prima ondata pandemia nella primavera dell’anno scorso ha portato i netizen, specialmente quelli della nuova generazione, a desiderare un nuovo livello di relazioni interpersonali nel quotidiano. Queste nuove dating app consentono di di prestare maggiore attenzione alla vita dei singoli utenti, andando oltre un mero matching visivo e fisico e cercando quindi una sorta di connessione più profonde prestando proprio più attenzione alle storie personali dei singoli utenti.
Di Stefano Venza
*Giornalista freelance con background in lingua e cultura cinese. Nuotatore professionista, nel tempo libero segue da vicino le vicende hi-tech del Dragone, viaggiando sempre a cavallo tra Oriente ed Occidente.