La Cina ha superato gli Stati Uniti come principale partner commerciale dell’Unione europea. Secondo i dati Eurostat, nei primi nove mesi del 2020, il commercio tra l’Ue e la Cina è stato pari a 425,5 miliardi di euro, mentre quello tra l’Ue e gli Stati Uniti ha raggiunto un valore di 412,5 miliardi di euro; nello stesso periodo del 2019, il commercio dell’Ue con la Cina è stato di 413,4 miliardi di euro e di 461 miliardi di euro con gli Stati Uniti. Il commercio del gigante asiatico è stato agevolato dalla ripresa dell’economia, dopo un rallentamento registrato nella prima fase della pandemia di coronavirus. Eurostat ha infatti registrato un aumento del 4,5 per cento delle importazioni dalla Cina mentre le esportazioni sono rimaste invariate. Allo stesso tempo, il commercio dell’Ue con gli Stati Uniti ha registrato un calo significativo sia delle importazioni (-11,4 per cento), sia delle esportazioni (-10 per cento). [fonte Afp]
Storica sentenza per il #MeToo cinese
Una storica sentenza potrà determinare il futuro del movimento #MeToo in Cina. Nella giornata di ieri, a Pechino, si è aperto il processo che vede imputato il noto presentatore televisivo Zhu Jun accusato di aver molestato Zhou Xiaoxuan. L’episodio sarebbe accaduto nel 2014, quando Zhou era stagista all’emittente televisiva della CCTV: secondo i racconti della ragazza, infatti, il conduttore televisivo avrebbe molestato la ragazza in un camerino, promettendole un posto di lavoro in tv. Zhou, che ora ha 27 anni, aveva riportato tutto in un lungo post pubblicato su Weibo nel 2018, quattro anni dopo l’accaduto. Nell’atto di denuncia pubblica, Zhou ha anche raccontato di essersi rivolta alle autorità, che però l’hanno invitata a non sporgere denuncia contro l’uomo proprio per la sua notorietà. Il volto di punta della CCTV nega con fermezza le accuse e ha a sua volta citato in giudizio la donna per il danno d’immagine subito. Secondo diverse attiviste, a frenare le vittime di molestie e violenza sessuale sarebbe l’assenza di una legge adeguata. Solamente lo scorso maggio è stato introdotto un nuovo codice civile, in vigore dal 1° gennaio prossimo, in cui si definiscono per la prima volta le azioni che possono costituire molestie sessuali, ovvero ciò che “viene compiuto contro la volontà di un’altra persona attraverso le parole, immagini e azioni fisiche”. Ieri c’è stata una sentenza storica sul profilo della tutela dei minorenni vittime di violenza e abusi sessuali. Ad Harbin un uomo di 54 anni è stato condannato alla pena capitale per aver violentato lo scorso agosto una bambina di quattro anni, sua vicina di casa. Secondo il codice penale cinese, reati di violenza su minori comportano una pena detentiva da un minimo di tre anni a un massimo di dieci; tuttavia, la pena diventa più severa se la vittima ha meno di 14 anni. [fonte BBC, Sixth Tone]
Incarcerato Jimmy Lai per frode
Jimmy La, il fondatore di Next Digital, la società multimediale che edita l’anti-establishment Apple Daily, stamattina è stato nuovamente preso in consegna dalla polizia insieme ai dirigenti dell’azienda, Royston Chow Tat-kuen e Wong Wai-keung, con l’accusa di frode. I tre avrebbero violato i termini di locazione dei terreni utilizzando la sede del giornale per obiettivi non previsti dal contratto di affitto dell’immobile. Rifiutata la richiesta di cauzione, Lai è probabile rimarrà in carcere fino al 16 aprile, quando si terrà la prossima udienza, mentre gli altri due dirigenti sono stati rilasciati provvisoriamente in cambio del pagamento di 200.000 e 100.000 dollari di Hong Kong. I tre erano stati arrestati il 10 agosto dalla nuova unità di polizia per la difesa della sicurezza nazionale in un’operazione di alto profilo che ha visto più di 200 agenti fare irruzione negli uffici della compagnia. All’epoca le autorità parlarono di presunta collusione con forze straniere, lasciando intendere la possibilità che in futuro i tre vengano perseguiti ai sensi della nuova legge sulla sicurezza nazionale. [fonte Bloomberg, SCMP]
Hong Kong: a tutti i cittadini vaccini gratis contro il Covid
Il governo di Hong Kong prevede di fornire vaccini gratuiti contro il coronavirus a tutti i suoi residenti. La misura è stata annunciata ieri dal Segretario alla sanità Sophia Chan, mentre la città combatte la quarta ondata di contagi da Covid-19. A causa dell’aumento del numero di nuovi positivi, l’amministrazione ha imposto la chiusura delle scuole, ma anche quella di ristoranti, bar e discoteche. Il governo guidato da Carrie Lam ha come obiettivo primario vaccinare tre milioni di persone che fanno parte della categorie considerate più a rischio, ovvero gli operatori sanitari, ma anche pazienti con malattie croniche e anziani. Il governo, che si è impegnato con almeno due case farmaceutiche differenti, garantirà due dosi di vaccino per ogni residente di Hong Kong. Sebbene l’inoculazione del vaccino sarà volontaria, l’amministrazione Lam ha stanziato 1,7 milioni di dollari per la campagna vaccinale. [fonte Straits Times]
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Sanseverese, classe 1989. Giornalista e videomaker. Si è laureata in Lingua e Cultura orientale (cinese e giapponese) all’Orientale di Napoli e poi si è avvicinata al giornalismo. Attualmente collabora con diverse testate italiane.