Continua la corsa del settore livestreaming e-commerce in Cina. Secondo l’ultimo rapporto redatto dal China Internet Network Information Center, il numero di utenti che hanno utilizzato i servizi di livestreaming e-commerce hanno raggiunto in Cina ben 309 milioni, un aumento del 16,7% rispetto a marzo.
I dati parlano chiaro. Ad oggi l’intero comparto del livestreaming e-commerce è diventato il servizio internet più in rapida crescita dell’intero panorama web del Dragone quest’anno. Con oltre 400.000 livestreamer attivi, solo nella prima metà del 2020 il settore è stato protagonista di oltre 10 milioni di campagne marketing attirando oltre 50 miliardi di visualizzazioni. Numeri che gli esperti ritengono saranno ancora in salita a fine anno.
Sicuramente nel Dragone è possibile constatare un felice matrimonio fra livestreaming ed e-commerce, un ibrido che ha dato origine alla cosiddetta live-commerce. Guardare un prodotto durante una diretta, informarsi e comprare il prodotto stesso senza addirittura cambiare app, questa la potenza della nuova frontiera dell’e-commerce cinese. Il concetto venne introdotto anni fa da Alibaba con la formula “Se now, buy now”, ma oggigiorno il livestreaming ha ampliato queste funzionalità.
Tuttavia questo modello di business ha avuto una crescita vertiginosa con l’emergenza coronavirus. Sebbene l’innegabile successo di queste “televendite 2.0”, il livestreaming non è mai stato prima di quest’anno la prima scelta su cui basare le proprie campagne adv nel Dragone. Con l’aumento del tempo passato in casa, spesso davanti allo schermo di smartphone o laptop, il livestreaming ha cominciato a essere sempre più sfruttato. Non solo dai commercianti, ma anche dagli acquirenti stessi. Taobao Live, ad esmepio, ha registrato un +50% delle registrazioni da parte dei merchants sono nel periodo della quarantena. Anche il numero totale delle sessioni sulla piattaforma è aumentato, in questo caso addirittura del 110% rispetto al 2019.
Come in tutte le televendite, il main host di una sessione livestreaming può essere un KOL (Key Opinion Leader), un KOC (Key Opinion Consumer) o anche un semplice utente. Ciò che sospendere è la varietà dei contenuti: da come cucinare un piatto a lezioni di makeup, per non parlare che si sono vendute persino razzi ed elicotteri.
Non è quindi una sorpresa che nel 2020 molti brand hanno accolto, per volontà o necessità, un processo di digitalizzazione ed innovazione del proprio marchio, anche a causa della sfida posta dalla pandemia globale. Molti degli investimenti inizialmente pensati per l’offline sono stati spostati sull’online. Taobao Live, Kuaishou, Douyin, Yizhibo e Little Red Book sono sicuramente le piattaforme principali in questo settore, ma la concorrenza tra le diverse live-streaming platforms è decisamente serrata. Dietro al successo del live streaming oltre Muraglia c’è una serie di specifiche caratteristiche. Mentre la maggior parte delle piattaforme di livestreaming in Occidente sono focalizzate su giochi e intrattenimento, in Cina il livestreaming è un’opzione “go-to” per i consumatori cinesi quando cercano nuovi prodotti e decidono cosa acquistare.
Al giorno d’oggi è diventata una parte essenziale del brand awareness da parte del consumatore medio della Repubblica Popolare, ed è una realtà cui i marchi occidentali hanno cominciato a rapportarsi.
Un dato interessante è invece l’apporto del livestreaming all’economia rurale. Piattaforme come Taobao o JD.com hanno già creato centri di servizi rurali per stimolare il commercio elettronico nelle aree più periferiche del paese, fornendo non solo tecnologie, ma anche feedback su come realizzare sessioni livestreaming vincenti. Anche Pinduoduo, la terza piattaforma e-commerce cinese per volume di affari, ha una forte base nella cosiddetta rural commerce. Un recente studio redatto dal Qianzhan Industry Research Institute e China Agricultural University, Pinduoduo ha attualmente 580.000 commercianti provenienti da aree rurali, pari all’11,3% del totale di 5,1 milioni di livestreamer rurali. Ha contribuire il successo della piattaforma di Shanghai è stata il programma Duo Duo University, un’importante iniziativa lanciata nel 2018 al fine di formare in breve tempo i commercianti in competenze base quali finanza, operazioni commerciali e marketing online.
Insomma, il mondo del business, almeno in Cina, passa per le dirette live. Ed anche il governo ha riconosciuto le sue enormi potenzialità. Negli ultimi mesi Pechino ha varato alcune norme finalizzate a facilitare lo sviluppo del settore poiché, come hanno sottolineato anche gli esperti, il settore della live-commerce sta diventando sempre più centrale nella ripresa dei consumi interni.
Di Stefano Venza*
**Giornalista freelance con background in lingua e cultura cinese. Nuotatore professionista, nel tempo libero segue da vicino le vicende hi-tech del Dragone, viaggiando sempre a cavallo tra Oriente ed Occidente.
[photo credit: @emmalee]