Il nostro briefing quotidiano sulle news da Cina e Asia:
-La Cina rilascia libro bianco sulla cooperazione nel Pacifico
-Investimenti cinesi in Europa quattro volte quelli europei in Cina
-Amnesty: diritti umani a Hong Kong ai minimi da 20 anni
-Crescono le violenze contro i cristiani in India
-La Corea del Nord costruisce un parco acquatico nel Far East russo
-Sanzionata la sorella di Kim
La Cina rilascia libro bianco sulla cooperazione nel Pacifico
Un invito alla risoluzione pacifica delle controversie e un ammonimento a quanti minacciano la sovranità territoriale di Pechino nel Mar cinese meridionale, attraverso cui passano 5 trilioni di dollari di commerci ogni anno. E’ il messaggio contenuto nel libro bianco «China’s Policies on Asia-Pacific Security Cooperation», rilasciato mercoledì dall’Ufficio d’Informazione del Consiglio di Stato. Il documento ventila l’adozione di «risposte necessarie» nei confronti di comportamenti che minacciano la pace e la stabilità nel tratto di mare conteso, pur rinnovando tuttavia l’invito a gestire le dispute attraverso il dialogo e le negoziazioni. Si auspica inoltre contro la formazione di partnership anziché di alleanze stile Guerra Fredda e l’astensione da parte di quei paesi che tentano di imporre le proprie leggi come fossero diritto internazionale. Riferimento velato all’ingerenza statunitense in quello che Pechino considera il proprio cortile di casa.
Proprio ieri, durante la sua audizione in Senato, il nuovo segretario di Stato americano Rex Tillerson ha sparato a zero contro Pechino, minacciando di bloccare l’accesso cinese alle isole artificiali costruite negli ultimi anni nell’arcipelago delle Spratly. Un’iniziativa che l’ad di ExxonMobil ha paragonato all’occupazione russa della Crimea. Tolleranza zero anche verso il pressing messo in atto dal gigante asiatico contro i paesi vicini. Tillerson ha ribadito pieno sostegno al Giappone (ai ferri corti con Pechino sulle isole Diaoyu/Senkaku) e Taiwan, considerata dai cinesi una «provincia ribelle» priva di statualità propria. Nonostante aver riconosciuto l’interconnessione delle due economie mondiali, per l’uomo di Trump, il governo comunista rimane un partner inaffidabile per quanto riguarda la denuclearizzazione della penisola coreana e il rispetto degli accordi commerciali internazionali.
Investimenti cinesi in Europa quattro volte quelli europei in Cina
Nel 2016, gli investimenti cinesi in Europa hanno superato di quattro volte quelli europei in Cina. Lo rivela l’ultimo rapporto congiunto di Rhodium Group e del Mercator Institute for China Studies di Berlino, secondo cui le acquisizioni cinesi sono cresciute del 76% raggiungendo quota 35,1 miliardi di euro. Al contrario il valore delle operazioni europee nella Repubblica popolare sono scese a 7,7 miliardi. I dati dimostrano che per la prima volta in assoluto le acquisizioni cinesi in Germania hanno superato quelle in senso opposto. Un trend che accresce la percezione di una mancanza di reciprocità a causa della lenta rimozione dei paletti con cui Pechino controlla l’ingresso di investimenti da oltremare, ma che probabilmente in futuro riporterà un’inversione di tendenza date le misure contenitive introdotte dal governo cinese per limitare l’emorragia di capitali degli ultimi mesi, nonché la crescente diffidenza delle autorità americane ed europee nei confronti M&A in asset strategici.
Tra il 2000 e il 2016, l’Italia si è classificata al terzo posto tra le destinazioni degli investitori cinesi nel Vecchio Continente, a quota 12,8 miliardi di euro, dietro Gran Bretagna (23,6 miliardi) e Germania, in seconda posizione a 18,8 miliardi di euro.
Amnesty: diritti umani a Hong Kong ai minimi da 20 anni
Un nuovo rapporto presentato mercoledì, dimostra un netto deterioramento nella protezione dei diritti umani. Secondo l’Ong, il 2016 è stato il peggiore anno dal ritorno dell’ex colonia britannica alla Cina, nel 1997. Il report cita nello specifico l’inadeguatezza delle indagini avviate dalle autorità locali per investigare il caso dei cinque librai rapiti dai servizi cinesi per aver contrabbandato nella mainland libri scandalistici sull’élite comunista. A preoccupare sono anche l’erosione della libertà d’espressione (come attestano ripetute aggressioni contro i giornalisti) e l’ingerenza di Pechino nel sistema giudiziario locale, chiaro riferimento all’interpretazione con cui l’Assemblea Nazionale del Popolo ha decretato la squalifica di due nuovi parlamentari filoindipendentisti.
Aumentano le persecuzioni contro i cristiani in India
Secondo una lista compilata dall’organizzazione Open Doors, il paese dell’Asia meridionale – dove appena il 2% della popolazione è cristiano – ha raggiunto la 15esima posizione, rispetto alla 31esima di quattro anni fa. Il primo posto è saldamente nelle mani della Corea del Nord da ben 16 anni. La maggior parte degli attacchi registrati nel subcontinente porterebbero la firma dei nazionalisti hindu, religione professata dall’80% degli indiani. Stando all’organizzazione britannica, lo scorso anno in media atti vandalici contro chiese e aggressioni ai danni del clero locale si sono verificate dieci volte alla settimana, triplicando i valori dell’anno precedente.
La Corea del Nord costruisce un parco acquatico nel Far East russo
La Corea del Nord ha prestato il proprio expertise e la propria manodopera alla Russia per la costruzione di un parco acquatico nella Kamchatka, nel Distretto Federale dell’Estremo Oriente. Secondo quanto riportato dall’agenzia nordcoreana KCNA, l’apporto di ingegneri e lavoratori nordcoreani è stato indispensabile per la realizzazione della struttura, inaugurata alla presenza di funzionari di ambo i paesi il 30 dicembre. Da quando Kim Jong-un ha assunto il potere, il Regno Eremita si è lanciato in vari esperimenti ludici. Nonostante le sanzioni internazionali, dal 2013 a oggi sono stati aperto un parco acquatico a est di Pyongyang, un delfinario, il May Day Stadium e la stazione sciistica di Masikryong. Progetti finalizzati ad ostentare il presunto benessere della popolazione e la grandezza del regime.
Sanzionata la sorella di Kim
Anche Kim Yo Jong, sorella di Kim Jong Un, entra nell’elenco delle personalità del regime nordcoreano sanzionate dagli Usa. Il gesto è più che altro simbolico, ma come già il fratello a giugno anche la vicepresidentessa della propaganda di Pyongyang è stata sanzionata con l’accusa di violare i diritti umani e agire per rafforzare la dittatura. Le nuove sanzioni arrivano a stretto giro dall’ultima minaccia del regime di essere pronto a testare missili balistici intercontinentali. Un rischio che potrebbe avvenire in ogni momento