The Poison Thorn, documentario di 40 minuti scritto e diretto da Farzana Boby, getta luce su uno degli aspetti più traumatici della Guerra di Liberazione del Bangladesh. Nel 1971 l’allora Pakistan Orientale guadagnò la propria indipendenza dal Pakistan pagando un prezzo salatissimo di morti – almeno due milioni – e milioni di sfollati, in aggiunta, ed è questo il tema della pellicola, a centinaia di migliaia di violenze sessuali perpetrate sistematicamente dall’esercito pakistano e dai bangladeshi collaborazionisti.
Sarà proiettato lunedì 26 settembre alle 18:30 all’Asiatica Film Festival, Roma.Le tre donne protagoniste del documentario, a distanza di quarant’anni, raccontano davanti alla telecamera non solo le violenze subìte, ma soprattutto la discriminazione sociale sofferta subito dopo la dichiarazione d’indipendenza, in contrasto con lo status di birgangana (le coraggiose, in bengali) garantito dal presidente Mujibur Rahman, che ha elevato le vittime di violenza sessuale al grado di eroine, al pari dei celebratissimi freedom fighters bangladeshi. Birgangana avrebbe dovuto essere sinonimo di combattente per la patria, donne che furono costrette a sacrificare il proprio onore e il proprio corpo per la causa bangladeshi e che la società bangladeshi avrebbe dovuto rispettare e ricompensare. Le cose non andarono come previsto.
Le vicende delle donne intervistate sono fatte di padri e madri che ripudiano le figlie, uomini che si rifiutano di sposare una vittima di stupri equiparata a una prostituta, lavori negati, voci e infamie che si diffondono senza controllo nel vicinato.
Vicende che si inseriscono nell’iniziativa del governo di Sheikh Hasina, che negli ultimi anni ha dato inizio a un processo di guerra contro i carnefici del 1971 ancora vivi, tra cui diversi membri dei partiti d’opposizione Bangladesh National Party e Jamaat e Islami.
Sinossi
The Poison Thorn ruota attorno le storie di tre superstiti di stupri della Guerra di Liberazione del Bangladesh e testimonia le espressioni del trauma collettivo della guerra e le conseguenze per le donne.
Asiatica Film Festival è arrivato alla XVII edizione. Quest’anno si svolge dal 17 settembre al 2 ottobre sempre a Roma, tra il prestigioso Teatro Argentina e il Teatro India – luogo paradigmatico per la sperimentazione dei linguaggi – con in programma oltre 40 opere tra lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da 20 paesi diversi, tra cui Afghanistan, Bangladesh, Cina, Filippine, India, Iran, Kazakistan, Pakistan, Turchia e Vietnam.