I titoli della rassegna di oggi:
– Obama cancella incontro con Duterte, che lo aveva insultato
– Finito il G20, al via il meeting Asean
– Kim Jong Un entusiasta: «Lancio perfetto»
– Miss mondo Giappone è meticciaObama cancella incontro con Duterte, che lo aveva insultato
Non ci sarà nessun incontro privato tra il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il presidente filippino Rodrigo Duterte. Lo ha deciso lo stesso Obama in seguito alla dichiarazione di Duterte che aveva dato del «figlio di puttana» al presidente degli Usa, colpevole di aver intenzione di sollevare la questione dei diritti umani nelle Filippine, dove l’amministrazione Duterte ha dichiarato guerra al narcotraffico ricorrendo anche a omicidi extragiudiziali.
Duterte, non nuovo a uscite del genere in patria, per la prima volta si è misurato con gli standard dell’opinione pubblica internazionale, porgendo in mattinata delle scuse a Obama: «Non era nulla di personale».
Finito il G20, al via il meeting Asean
Diversi paesi impegnati nel G20 a meeting concluso in Cina hanno raggiunto immediatamente il Laos, per la riunione dei dieci paesi Asean. A questa tavola rotonda si ritrovano, tra le altre, Cina, Giappone, Usa e Corea del Sud. Sul tavolo, le istanze territoriali del Mar cinese meridionale, con Cina e Filippine ai ferri corti, i rapporti tesi tra Tokyo e Pechino e le intemperanze di Kim Jong Un in Corea del Nord.
Kim Jong Un entusiasta: «Lancio perfetto»
Queste le parole del dittatore nordcoreano, riferite all’ultimo lancio (lunedì) di tre missili Rodong, finiti nel Mar cinese a poche centinaia di chilometri dal Giappone. Nel mentre, i principali leader mondiali erano riuniti al G20 di Hangzhou.
Kim ha inoltre auspicato un nuovo sforzo per raggiungere la capacità nucleare in Corea del Nord: «Lui [Kim Jong Un] ha sottolineato la necessità di continuare a raggiungere traguardi miracolosi nel miglioramento costante della forza nucleare in quest’anno storico» riporta l’agenzia Kcna.
I commenti sono arrivati poche ore prima della riunione al Consiglio di sicurezza dell’Onu dedicata proprio al caso delle provocazioni nordcoreane.
Miss mondo Giappone è meticcia
Priyanka Yoshikawa, 22 anni, rappresenterà quest’anno il Giappone nel concorso di bellezza internazionale Miss World. La ragazza fa parte di quel 2 per cento di giapponesi «haafu», ovvero di padre o madre non giapponese (il suo è indiano), meticci che subiscono discriminazioni razziali. Episodi che ha confermato la stessa Yoshikawa, specificando però come un’altra miss «haafu» – Ariana Miyamoto, padre afroamericano e madre giapponese – le abbia dato il coraggio per presentarsi al concorso.
«Quando tornai in Giappone tutti pensavano fossi un germe, come se mi avessero toccato e qualcosa di male sarebbe potuto accadere. Ma ora gliene sono grata, perché ciò mi ha resa decisamente più forte» ha dichiarato Yoshikawa ad Afp.