Come ogni sera facciamo il punto sulla nostra giornata da Cina e Asia: il kung fu verso le Olimpiadi, tra soft power e nazionalismo. G20, Pechino lancia la sfida per la governance globale. Giappone, Pokémon Go è un problema sociale. Una generazione di imprenditori per rilanciare Timor Est.
Il kung fu verso le Olimpiadi, tra soft power e nazionalismo di Alessandra Colarizi
Tra alti e bassi, sembra sia stata proprio la spiccata coloritura nazionalista ad aver assicurato al kung fu (termine che dagli anni ’70 ha soverchiato l’originale wushu) i favori dell’establishment durante il secolo scorso. Mantenendosi in equilibrio tra esaltazione della Patria e sfida all’ordine costituito, una volta riabilitato dalle purghe della Rivoluzione culturale, il kung fu è diventato una specie di sport nazionale. Il prossimo passo è renderlo una disciplina olimpionica.
In Cina e Asia – G20, Pechino lancia la sfida per la governance globale di Redazione
I titoli della nostra rassegna di oggi:
– G20 Hangzhou, la Cina lancia la sua sfida per la governance globale
– Cittadina americana incriminata per spionaggio
– La Cina lancia strumenti finanziari per la crescita verde
– India, permessi di residenza per ricchi (non cinesi o pachistani)
– Pakistan, cinque milioni di smartphone per i contadini
Giappone, Pokémon Go è un problema sociale di Marco Zappa
22 luglio, ore 23:50. Al cosiddetto parco dell’ingresso ovest della stazione di Ikebukuro, una delle rare piazze all’aperto a Tokyo, non ci sono i soliti venti-trentenni usciti dai locali e in attesa di entrare nei karaoke del vicinato. Al posto loro, centinaia di persone con lo smartphone in mano, in cerca di Pokémon.
Una generazione di imprenditori per rilanciare Timor Est di Paolo Tosatti
Cesar Gaio ha 32 anni, le idee chiare e la voglia di costruire qualcosa di stabile per sé e per il suo paese. È uno dei sempre più numerosi giovani imprenditori che, tra mille difficoltà, hanno deciso di scommettere sulle risorse e la popolazione locali per avviare attività che possano trascinare l’isola in cui è nato e cresciuto fuori dal baratro del sottosviluppo e della povertà in cui secoli di dominazione portoghese e 25 anni di occupazione indonesiana l’hanno sprofondata.