L’impressione è che non possa essere realistico: il progetto di bus cinese sopraelevato rispetto al traffico è sicuramente ambizioso e affascinante, ma per chi conosce la confusione del traffico cinese non appare per niente possibile. E in più i media locali mettono in dubbio il sistema di finanziamento dell’«invenzione» cinese.All’inizio del mese di agosto il batie ha fatto un primo giro di prova, salutato con grande attenzione e curiosità in tutto il mondo. Ma in Cina non sono mancate critiche tanto sul progetto in sé, quanto su quello che – pare – circonda il mondo e il mondo nel quale è stato concepito.
Il People’s Daily, quotidiano ufficiale del Partito comunista cinese, è stato tra i suoi detrattori dopo che il prototipo – un veicolo elettrico lungo 22 metri, largo 7,8 e alto 4,8 che può trasportare 300 passeggeri – ha viaggiato per 300 metri lungo una sezione chiusa di asfalto a Qinhuangdao, una città di mare a circa 300 km ad est di Pechino.
Un articolo pubblicato dall’account wechat del giornale «ha fortemente criticato il progetto», ha scritto il Financial Times, dicendo che «era troppo alto per passare sotto i ponti, ma troppo basso per far passare alcuni veicoli sotto di esso. Un bus o batie a pieno carico, è stato anche visto come troppo pesante per le strade di molte città».
Il rischio naturalmente è quello di incidenti stradali, considerando che il traffico delle città cinesi non si compone solo di auto e moto, ma anche bici, piccoli trabiccoli carichi di ogni cosa, pedoni spesso distratti. Una giungla difficilmente arginabile dal batie.
E il Financial Times ha anche ricostruito la genesi del progetto: «Il bus è stato in fase di sviluppo dall’inizio del decennio, quando il "3D Express Coach” dell’ingegnere cinese Song Youzhou è stato salutata dalla rivista Time come una delle 50 migliori invenzioni del 2010».
L’inventore del bus, però, non è Song, «bensì uno sviluppatore di nome Bai Zhiming, che l’anno scorso ha acquistato la tecnologia che si nasconde dietro il bus».
Oltre a contribuire al nome batie, «il ruolo del signor Bai è stata in gran parte di finanziare un progetto che era sembrato sempre più dubbio. Parlando in vista del lancio dai suoi uffici nel prestigioso Galaxy Soho di Pechino, il signor Bai ha detto che prima del loro accordo, il “Vecchio Song” era preoccupato che il progetto sarebbe fallito perché la sua società stava perdendo fondi».
«Potevamo a malapena permettersi i biglietti aerei», ha detto Bai, aggiungendo che un accordo è stato poi raggiunto in cinque minuti.
Song originariamente aveva chiesto 3.8 miliardi di yuan (570 milioni di dollari) per la tecnologia, ma dopo una quindicina di giorni di contrattazione Bai lo ha pagato 500 milioni, accettando di dare all’inventore una percentuale degli eventuali utili.
Ma le critiche non riguardano solo l’aspetto di viabilità: oltre al Quotidiano del Popolo, alcuni media cinesi hanno tirato fuori il progetto Ezubao, un progetto di finanziamento considerato «truffaldino», reso pubblico solo quest’anno.
Si tratta di una piattaforma on line di finanziamento, come ormai ce ne sono parecchie in Cina, benché in attesa di provvedimenti da parte del legislatore, gestito anch’esso, a quanto pare, da Mr Bai.
Secondo quanto suggerito dai media locali la piattaforma sarebbe stata coinvolta nel finanziamento del progetto. Il sito web della piattaforma risultava però offline e le telefonate dei media locali e internazionali «non hanno ricevuto risposta».
Song, l’inventore e ingegnere capo originale, nega il legame, dicendo che tutti i fondi sono stati investiti privatamente. «Questo è il motivo per cui la Cina non può innovare» ha detto. «Abbiamo creato un0invenzione originale, ma tutti utilizzano tutti i mezzi possibili per trovare notizie negative su di noi».
[Scritto per Eastonline]