Lo sviluppo urbanistico della capitale nordcoreana. La vicenda dei tre giornalisti cinesi cui non è stato rinnovato il visto in India, la possibile prima sindaca di Tokyo. La fine dello sciopero della fame e della sete della Iron Lady indiana. Buone letture Lunedì, 25 luglio: Benvenuti a Pyonghattan
Il mercato immobiliare di Pyongyang è in fermento e in continuo aumento. Il mutamento della città sembra quindi non risentire delle sanzioni internazionali. Ma lo sviluppo cittadino sembra riservato soltanto alla ristretta cerchia che gira attorno all’élite del regime.
Martedì, 26 luglio: Nervi tesi tra India e Cina, ripicche sul rilascio dei visti
Nervi tesi tra New Delhi e Pechino. È quanto emerge da un episodio piuttosto raro nei rapporti tra Cina e India ma che, inserito nel contesto delle ultime vicende che hanno interessato da vicino le due potenze asiatiche, tradisce una presunta guerra a bassa intensità che incrocia diplomazia e burocrazia. Le autorità di New Delhi hanno appena rifiutato il prolungamento del visto giornalistico a tre cronisti dell’agenzia di stato cinese Xinhua, con accuse circostanziate di aver assunto identità fittizie per entrare in dipartimenti riservati della macchina burocratica statale. Dalle pagine dei quotidiani cinesi è arrivata la risposta minacciosa di Pechino.
Giovedì, 28 luglio: Yuriko Koike, una donna verso il governo di Tokyo
Il prossimo 31 luglio, anche Tokyo potrebbe avere la sua prima «sindaca». La candidata indipendente Yuriko Koike è riuscita a costruirsi un’immagine anti-establishment di successo. Ma le sue posizioni conservatrici, vicine a quelle del premier Abe, potrebbero penalizzarla.
Venerdì, 29 luglio: La Iron Lady del Manipur interromperà lo sciopero della fame e della sete
Irom Sharmila, in sciopero della fame e della sete da 16 anni, martedì 26 luglio ha annunciato a sorpresa di avere intenzione di interrompere la protesta, portando il dissenso – spera – direttamente in parlamento, candidandosi alle prossime elezioni locali del 2017. Una scelta che ha colto impreparati sia la famiglia di Sharmila sia i media nazionali indiani.