Rassegna settimanale dei media cinesi

In by Gabriele Battaglia

La nuova frontiera dello shadow banking cinese passa per la pornografia e il ricatto. Il golpe turco visto dalla Cina. La Cina contro la sentenza sul Mar cinese meridionale. Niente Pokémon in Cina. L’incriminazione contro i leader della protesta studentesca di Hong Kong del 2014. Il meglio della settimana cinese nella nostra consueta rassegna del sabato.

Dragonomics – I pornostrozzini di Gabriele Battaglia

Foto erotiche e dati sensibili chiesti a ragazze in cambio di prestiti. È la nuova frontiera dello «shadow banking» cinese, messa in luce da un’inchiesta giornalistica. Il fenomeno è legato al proliferare di piattaforme peer-to-peer e contribuisce a far crescere la montagna del debito.

Il golpe turco visto da Pechino di Alessandra Colarizi

Il fallito colpo di Stato messo in atto dall’esercito turco, in Cina ha ricevuto un’attenzione limitata sui social, ma non è passato del tutto inosservato. Nella giornata di sabato, il ministro degli Esteri Wang Yi ha invitato Ankara a ristabilire l’ordine non appena possibile, smentendo la presenza di cittadini della Repubblica popolare nel computo delle vittime. Normalmente Pechino si tiene alla larga dal prendere posizioni troppo nette davanti a questioni che riguardano la politica interna degli altri Paesi, tuttavia negli ultimi tempi non ha esitato ad esternare le proprie preoccupazioni davanti ai repentini cambi di regime nelle regioni in cui gli interessi cinesi sono più accentuati. Medio oriente e Maghreb in primis.

Pechino insiste: «Contrasteremo le aggressioni nel Mar cinese meridionale» di Simone Pieranni

Ci si aspettava tensione, ed eccola arrivare: Filippine e Cina dopo la sentenza dell’Aja continuano le schermaglie. Manila rifiuta un accordo bilaterale con Pechino, che si dice pronta «a contrastare l’aggressione nel Mar cinese meridionale», secondo quanto comunicato dal comandante della marina dell’esercito cinese che ha aggiunto: «La Cina non smetterà di costruire le isole e di rafforzare la barriera corallina nel mar cinese meridionale, continuando a realizzare quelle strutture che fanno parte integrante delle rivendicazioni marittimo-territoriali».

Pokémon Go fuori dalla Cina: privacy, libertà della rete e psicosi complottista di Matteo Miavaldi

La popolare applicazione per smartphone in Cina non viene distribuita, a causa dei filtri del Great Chinese Firewall che bloccano alcuni servizi di Google. C’è chi però non si dà per vinto e prova a giocare aggirando i blocchi, mentre online prende piede una teoria del complotto che vedrebbe Nintendo e Google alleate per svelare i segreti militari della Repubblica popolare. Con l’aiuto dei Pokémon.

Hong Kong e Umbrella Revolution: tre leader studenteschi rischiano il carcere di Simone Pieranni

L’esito processuale e repressivo della cosiddetta «Umbrella Revolution» – le proteste contro Pechino del 2014 – è arrivato ieri: tre studenti considerati tra gli organizzatori di quelle proteste rischiano almeno due anni di carcere. La sentenza è prevista per il 15 agosto.