Sunday Morning – A Bu: Butterflies Fly In Paris

In by Gabriele Battaglia

Ha diciassette anni, suona il piano da quando ne aveva quattro, è il nuovo fenomeno della scena jazz asiatica. Nel 2015, a quindici anni, ha vinto il prestigioso Parmigiani Montreux Jazz Solo Piano Competition. Si fa chiamare A Bu, ma il suo vero nome è Dai Liang. Ora, il giovane cinese esce con Butterflies Fly In Paris.

Il suo sito 
Nel 2014 su China Daily

Nel 2012, il Presidente della divisione cinese di Sennheiser – gigante dell’elettronica tedesca – notò un giovane pianista in un festival minore a Pechino. L’allora tredicenne A Bu studiava al conservatorio dall’età di nove anni e appariva già completamente formato. Fu immediatamente agganciato e debitamente sponsorizzato, con una borsa di studio prese la via di New York per studiare con il sassofonista Antonio Hart. 

Dopo essersi confrontato con Bill Evans e John Coltrane nel suo album di debutto – 88 Tones Of Black And White – il giovane prodigio pechinese del pianoforte – al secolo, Dai Liang – fa volare le farfalle a Parigi. Butterflies Fly In Paris contiene sia composizioni originali sia cover di Chick Corea e Michel Camilo. Il virtuoso diciassettenne impressiona davvero per la maturità anche compositiva con cui affronta un jazz estremamente raffinato e moderno (con Ryan J. Lee alla batteria e Tom Kennedy al basso che lo supportano). L’evoluzione del genere, passa anche dalla Cina.