I titoli della rassegna di oggi:
– Prima incursione di una nave da guerra cinese in prossimità delle Diaoyu.
– La Commissione per la disciplina bacchetta il dipartimento della propaganda.
– Sospeso il progetto cinese per la linea superveloce Los Angeles – Las Vegas
– Appello ai cinesi: «Comprate San Sossio Baronia»
– La stampa nordcoreana celebra i caduti durante la «campagna di settanta giorniPrima incursione di una nave da guerra cinese in prossimità delle Diaoyu
Mentre le acque del Mar cinese merdionale continuano ad essere agitate dagli annunci di nuove opere civili sulle isole contese, a sorpresa, nella mattinata di giovedì, l’attenzione internazionale è stata dirottata sul Mar cinese orientale al passaggio di una nave da guerra cinese a meno di 24 miglia nautiche dalle isole Diaoyu/Senakaku, nazionalizzate dal Giappone nel 2012.
Mentre in passato l’area è stata interessata frequentemente dalle incursioni della guardia costiera cinese, questa è la prima volta che Pechino invia un’imbarcazione militare. La provocazione – che ha condotto le autorità nipponiche a convocare l’ambasciatore cinese in segno di protesta – è stata accompagnata da un’altra incursione sospetta, quella di due navi russe pizzicate a pattugliare la stessa zona più o meno nello stesso momento. Non è chiaro se le due operazioni fossero in qualche modo collegate.
L’incidente è avvenuto a pochi giorni dall’avvio di esercitazioni congiunte tra Stati Uniti, Giappone e India a nord delle coste filippine in prossimità del mar cinese meridionale. I media cinesi stanno iniziando a parlare di «nuova guerra fredda».
La Commissione per la disciplina bacchetta il dipartimento della propaganda.
I funzionari della propaganda hanno fallito nel promuovere l’ideologia marxista nella Cina moderna, nel controllare media e internet, così come nel monitorare le istituzione educative. È quanto emerso alla fine della campagna di revisione lanciata lo scorso febbraio dalla Commissione per la disciplina. Da quando Xi Jinping ha assunto il potere, il Partito ha rafforzato il proprio controllo nel campo dell’istruzione, dell’arte e dell’informazione. «Lo sforzo messo in atto per guidare l’arte e la letteratura sotto per servire il socialismo e il popolo non è abbastanza ovvio e la propaganda attraverso i media non è abbastanza efficacia», ha dichiarato il capo del team incaricato della revisione.
Sotto accusa anche la State Administration of Press, Publication, Radio, Film and Television, colpevole di «non mantenere l’opinione pubblica in una direzione corretta». A febbraio lo stesso presidente cinese si era recato nelle redazioni dei principali media di Stato per riaffermare la guida del Partito sull’informazione. Ma negli ultimi tempi una serie di episodi controversi hanno sollevato diversi dubbi sulla lealtà di parte degli addetti ai lavori.
Sospeso il progetto cinese per la linea superveloce Los Angeles – Las Vegas
La linea ferroviaria superveloce Los Angeles- Las Vegas non è più in mano cinesi. Nove mesi fa XpressWest, compagnia americana privata dietro al progetto, aveva reso noto l’inizio di una joint venture con il consorzio China Railway International (Cri) USA, guidato dalla statale China Railway.
All’epoca i cinesi si erano detti disposti a sborsare una cifra iniziale pari a 100 milioni di dollari per la realizzazione della ferrovia, salutata in Cina come come il fiore all’occhiello della lunga marcia (su rotaia) delle compagnie cinesi nel mondo. Ma le difficoltà incontrate dalla società cinese nel «rispettare le scadenze e nell’ottenere l’autorità necessaria per procedere» hanno portato alla rottura dell’accordo.
L’ostacolo più grande all’implementazione del piano consiste nel fatto che il governo federale esige che i treni proiettile siano prodotti negli Usa, ha spiegato XpressWest. Il voltafaccia dell’azienda americana ha suscitato la reazione stizzita della direzione di Cri che ha dichiarato di essere in attesa di ulteriori spiegazioni. Non è la prima volta che un progetto ferroviario cinese viene improvvisamente bloccato. Nel 2014 a finire nell’occhio del ciclone era stato il contratto per la costruzione di un progetto simile in Messico, annullato a causa di presunti favoreggiamenti nel corso della gara d’appalto.
Appello ai cinesi: «Comprate San Sossio Baronia»
Lunedì scorso Francesco Garofalo, sindaco del comune della Campania San Sossio Baronia, si è appellato ai super-ricchi d’oltre Muraglia pubblicando un messaggio provocatorio su Facebook: "AAAAAA…causa perenne mancanza di fondi (soldi) cercasi facoltoso investitore CINESE disposto a rilevare il Comune di S.Sossio Baronia…..offresi carica di SINDACO." Il post, che ha conquistato una valanga di like ed emoticon, si conclude con un commento altrettanto ironico in cui Garofalo, sindaco da sette anni, fa notare come l’acquisto sarebbe ben meno dispendioso rispetto alla cifra sborsata per la recente acquisizione dell’Inter da parte del patron di Suning, Zhang Jindong.
A un commento lasciato da un internauta in cui si fa sarcasticamente riferimento alla triste sorte in cui andrebbero incontro i cani randagi della cittadina (vale a dire nei pentoloni dei cuochi cinesi), Garofalo risponde per le rime affermando che dalla riduzione dei vagabondi gioverebbero le aree verdi del paese. Meno scherzosi i toni utilizzati dal sindaco in un’intervista al TGCom, in cui Garofalo fa notare come molti cinesi si siano avventati sulle squadre di calcio, quando potrebbero fare un investimento molto profittevole comprando terreni in buono stato e con un forte potenziale turistico. Secondo una ricerca del ministero dell’ambiente, 2500 piccoli centri d’Italia rischiano di divenire ghost town a causa del progressivo abbandono da parte dei residenti.
La stampa nordcoreana celebra i caduti durante la «campagna di settanta giorni»
A un mese dalla fine dello storico Congresso del Partito dei Lavoratori, la stampa nordcoreana celebra il sacrificio di quanti si sono adoperati per portare a termine i progetti previsti e le quote di produzione dalla campagna dei 70 giorni in preparazione al consesso. Mercoledì l’agenzia Kcna ha esaltato la flotta di pescatori che per onorare Kim Jong-un ha portato avanti il proprio piano di pesca affondando in una tempesta, mentre il Rodong Sinmun ha ricordato un uomo morto per fare da scudo umano ai colleghi durante un incidente e un’altra persona che ha perso entrambe le gambe a causa delle condizioni presso le Paektusan Hero Youth Power Stations numero 1 e 2.
Il programma a tappe forzate negli scorsi giorni aveva attirato le critiche di Human Rights Watch: «Questo congresso del Partito al governo è un evento raro, ma è reso possibile grazie al lavoro forzato di diverse migliaia di nordcoreani soggetti nella vita di tutti i giorni alle regime repressivo di Kim» aveva dichiarato in un report Phil Robertson, vice direttore per l’Asia dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani.