Secondo la stampa cinese ci sono tensioni interne che minacciano la Cina. La nostra rassegna quotidiana da Cina e Asia: in primo piano, la richiesta di Pechino a Hong Kong per una maggiore cooperazione. Un reportage dal Giappone tra vecchi stripclub e love hotel. Infine il caso della scrittrice sudcoreana Han Kang che si aggiudica il Booker Man Prize. Il nostro consueto «punto» quotidiano.
Le tensioni interne che minacciano la Cina, secondo la stampa cinese di Simone Pieranni
È il quotidiano ufficiale del partito comunista, il Global Times, a lanciare l’allarme: il governo di Pechino deve mantenere la sua credibilità in un momento delicato. Sarebbero almeno tre i casi che porterebbero la leadership a vacillare di fronte a proteste che potrebbero divampare e diventare ben più ampie.
In Cina e Asia – Pechino chiede a Hong Kong «maggiore collaborazione» di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Pechino soddisfatta del leader di Hong Kong ma chiede maggiore collaborazione
– Pechino lancia un sistema di cooperazione per trovare bambini smarriti
– Apple arricchisce GarageBand di strumenti tradizionali cinesi
– Venerare l’Imperatore Giallo per raggiungere l’armonia interetnica
– India indaga presunto appalto truccato in favore di Fincantieri
– Trump apre al dialogo con la Corea del Nord
Tra strip club e love hotel, alla ricerca del Giappone che svanisce di Marco Zappa
Tra vicoli stretti e anonimi delle grandi città giapponesi, c’è un paese che sta per essere cancellato dal tempo. È quello del cosiddetto «odore Shōwa», l’atmosfera di gioia e spensieratezza che ha dominato per gran parte del dopoguerra nel paese-arcipelago. Oggi, sono la riqualificazione, la speculazione immobiliare, il turismo di massa e le leggi per la decenza e la prevenzione dei disastri a mettere a rischio quell’atmosfera unica. Così siamo andati a cercarla, tra gli strip-club di Asakusa, a Tokyo, e i love hotel vintage di Kyōbashi, a Osaka.
La scrittrice sudcoreana Han Kang vince il Man Booker Prize di Matteo Miavaldi
La scrittrice è la prima sudcoreana candidata (e vincitrice) dell’importante riconoscimento. Le 50mila sterline del premio saranno divise con la sua traduttrice Deborah Smith, cui – ha spiegato la giuria – si deve la riuscita dell’opera in lingua inglese