Il meglio dalla Cina di questa settimana. Un reportage da Kashgar tra la via della Seta storica e quella del nuovo millennio su cui punta Pechino. Le trattative Cina-Italia sul riconoscimento dello status di economia di mercato. Il nostro speciale sulla Rivoluzione culturale nel 50esimo anniversario. Allo studio del Congresso americano una legge contro la propoganda russo-cinese. E infine i media cinesi sulla Rivoluzione culturale: non si ripeterà più.
Lunedì 9 maggio – Gran Bazar Asia Centrale di Alessandra Colarizi, Francesco Radicioni
Mercanti, avventurieri, predoni, spie: tra Ottocento e Novecento l’Asia Centrale attirava di tutto. Ma cosa succede oggi lungo la Nuova Via della Seta, il progetto lanciato ufficialmente nel 2013 per sviluppare il sistema infrastrutturale e logistico tra Cina, Africa ed Europa attraverso l’Asia Centrale e Meridionale? Un reportage dal «cuore dell’Asia» fa luce sugli aspetti meno noti del progetto a trazione cinese e oggi vero pilastro della politica estera di Pechino. Ne pubblichiamo un estratto per gentile concessione di Informant.
Martedì 10 maggio – Velatamente, ma la Cina pressa Roma sul Mes di Andrea Pira
Fiducia e cooperazione sono le parole che ritornano nei discorsi del settimo comitato intergovernativo tra Italia e Cina. Unica sbavatura un passaggio del discorso del ministro degli Esteri cinese Wang Yi che è parsa un’esortazione a non mettersi di traverso nel riconoscimento al Pechino dello status di economia di mercato in sede europea.
Mercoledì 11 maggio – #RivCult50 – Speciale Rivoluzione culturale 1966-2016 di Redazione
Cinquant’anni fa, il 16 maggio del 1966, in Cina iniziava la Rivoluzione culturale. Nel 50esimo anniversario vi proponiamo uno speciale che ripercorre i principali fatti dell’evento che ha segnato la fine degli anni Sessanta in Cina. Lo facciamo attraverso una timeline, due analisi, le voci di due protagonisti dell’epoca che rievocano i fatti a cinquant’anni di distanza. E, immancabili, le canzoni dell’epoca. Buona lettura e buon ascolto.
Giovedì 12 maggio – Al vaglio legge contro propaganda russo-cinese di Alessandra Colarizi
Mentre i media internazionali seguono minuziosamente le provocazioni rimpallate tra Cina e Stati Uniti nel Mar cinese meridionale col timore che un passo falso possa innescare uno scontro a fuoco, a Capitol Hill la guerra è già iniziata e si disputa a colpi di soft power.
Venerdì 13 maggio – Media cinesi: «Mai più Rivoluzione culturale» di Simone Pieranni
Secondo l’ufficiale Global Times, la Rivoluzione culturale «non ricorrerà». Si tratta di una presa di posizione molto netta sul cinquantesimo anniversario di un evento su cui ancora non c’è una riflessione collettiva, generale, in Cina.