Giovedì 14 aprile ricorreva il 125esimo anniversario della nascita di B.R. Ambedkar: politico, attivista per i diritti umani, filosofo, giurista e «padre» della Costituzione dell’India indipendente. Ma soprattutto dalit dal pensiero rivoluzionario e strenuo oppositore del sistema castale. Oggi i politici indiani fanno a gara per dire «noi siamo quelli che stanno portando avanti il progetto di Ambedkar», senza che nessuno abbia mai affrontato di petto la questione delle caste. Che per Ambedkar era centrale e animò uno scontro «storico» col Mahatma Gandhi, ripreso da Arundhati Roy in un saggio molto contestato.Il lavoro di Roy si intitola The Doctor and the Saint e introduce una nuova edizione di Annihilation of Caste, tra gli scritti più esplosivi di Ambedkar: un volume dedicato alla decostruzione del sistema castale che ne svela i tratti discriminatori di base ancora oggi vigenti nella società indiana contemporanea, esortando i «bravi hindu» a una posizione quantomeno critica su uno dei pilastri della «tradizione indiana».
Si tratta di un lavoro pubblicato per la prima volta nel 1936, sviluppato dagli appunti che lo stesso Ambedkar scrisse in preparazione di un discorso che però non pronunciò mai, poiché giudicato «irricevibile» dal consesso di riformisti hindu davanti al quale il politico simbolo dei dalit avrebbe dovuto parlare.
I temi toccati da Ambedkar sono ancora oggi tremendamente attuali, specie a pochi mesi dal suicidio dello studente dalit Rohit Vemula e le proteste che ne seguirono nella Hyderabad Central University (Hcu). Roy, col suo saggio, evidenzia come Ambedkar venga oggi ricordato come padre della costituzione indiana e tra i padri della patria, dimenticando la battaglia sociale più cara al riformista dalit, per la quale si scontrò duramente col Mahatma Gandhi: l’abolizione del sistema castale.
In questo video – lungo, in inglese, ma date retta vale assolutamente la pena – Roy dà un quadro generale del contenuto del proprio saggio, incentrato sul contrasto tra la figura «razionalista» di Ambedkar e quella «santa» di Gandhi. Un santo, dice Roy, decisamente «reazionario».
[Scritto per Eastonline]