La crescita del Pil cinese nel primo trimestre del 2016 è al 6,7 per cento, in linea con le aspettative. Ma permangono i dubbi e la cautela. Le principali notizie di oggi da Cina e Asia, con in primo piano il terremoto che ha colpito la provincia di Kumamoto nel sud del Giappone. Un approfondimento su come la Cina è diventata negli ultimi anni meta di riciclaggio di denaro a livello internazionale. E infine il risultato delle elezioni in Corea del Sud, negativo per la presidente Park Geun-hye.
Cina-Pil, primo trimestre, più 6,7 per cento di Gabriele Battaglia
La Cina cresce nel primo quarto dell’anno in linea con le aspettative, anzi qualcosina in più, anche se permangono dubbi e tanta, tantissima cautela. Non è al momento chiaro se la crescita relativamente robusta sia un segnale della transizione in corso o il prodotto dell’ennesima «spintarella».
In Cina e Asia – Terremoto di magnitudo 6,4 in Giappone. Almeno 9 i morti di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– Terremoto di magnitudo 6,4 in Giappone. Almeno 9 i morti
– Nel primo trimestre la Cina cresce del 6,7 per cento
– Pu Zhiqiang, avvocato senza licenza
– Baidu modello Google
– Pyonyang fallisce il test per celebrare l’Eterno Leader
La repubblica popolare del riciclaggio di Alessandra Colarizi
La Repubblica popolare cinese è diventata il crocevia per il riciclaggio di denaro sporco a livello internazionale. Una lunga inchiesta condotta da Associated Press mette in luce un sistema complesso fatto di transazioni false, export e import gonfiati, «direct foreign investment fasulli», banche illegali e passaggi di denaro contante attraverso il quale, secondo alcune fonti, una serie di organizzazioni criminali sarebbe in grado di riciclare miliardi di dollari sfruttando la reticenza delle autorità cinesi a condividere informazioni e prove con gli inquirenti internazionali. Dai narcos messicani e colombiani ai trafficanti nordafricani, passando per le gang israeliane e spagnole.
La presidentessa sudcoreana resta senza maggioranza di Andrea Pira
Il partito di governo in Corea del Sud ha perso la maggioranza parlamentare nelle elezioni generali di mercoledì scorso. La presidente Park dovrà quindi coabitare con un parlamento ostile. Un risultato sui cui pesano i mancati impegni sul piano economico. Meno le tensioni con Pyongyang.