Il sogno cinese è immaginifico, si compone di grande aspettative, grandeur e tentativi di porre la Cina sul palcoscenico mondiale come grande protagonista. La realtà dalla quale si attinge è la solita, composta da retorica e grandi avvenimenti. E la Cina su Marte – un avvenimento ormai previsto entro il 2020 – costituirebbe un fiore all’occhiello nella proposta del leader Xi Jinping, di fronte a tutta la comunità internazionale.Il fascino delle stelle, dei pianeti, delle scoperte non può che risvegliare istinti nazionalistici e grandi sogni scientifici. L’annuncio che la Cina sia ormai in procinto di lanciare una missione su Marte è stato salutato con grande attenzione dalla stampa locale, sempre pronta a fare il proprio mestiere, quanto meno quello richiesto da Xi: celebrare la grandezza del paese.
Non si tratta però solo di annunci, perché la Cina è davvero vicina a una missione storica. Come scrive il Global Times, «Gli scienziati cinesi hanno messo a punto una missione per mettere una sonda in orbita attorno a Marte, un passo fondamentale nel ambizione del paese di far atterrare un rover sul pianeta rosso entro il 2020».
Si sta lavorando alacremente al Beijing Aerospace Command and Control Center (centro di controllo e comando aerospaziale) che avrebbe già calcolato lo schema e il modello preliminare, «esaminati con successo dagli esperti», riporta il People’s Liberation Army Daily.
«È un compito impegnativo per la Cina inviare con precisione una sonda in orbita intorno a Marte, dal momento che non abbiamo alcuna esperienza finora, e calcolare l’orbita è fondamentale per l’esplorazione di Marte» ha specificato al Global Times Jiao Weixin, professore di scienze spaziali all’Università di Pechino.
Mercoledì scorso uno scienziato di Pechino (ed esperto di voli spaziale con equipaggio) che ha chiesto l’anonimato, ha detto al Global Times «che il calcolo dell’orbita è fondamentale per il lancio, previsto intorno al 2020, dal momento che la finestra di lancio – una corretta tempistica di lancio quando la Terra e Marte sono allineati – si verifica ogni 26 mesi».
Ye Peijian, un accademico presso l’Accademia Cinese di Tecnologia Spaziale e capo scienziato della missione della sonda lunare del paese, ha confermato l’obiettivo: la Cina si propone di far atterrare una sonda su Marte entro il 2020.
Nel 2011 con la Russia era già stato approntato un tentativo: la cinese Yinghuo-1 Mars Orbiter è stata lanciata nel 2011 in Kazakhstan, come parte di un programma di cooperazione intergovernativa tra la Cina e la Russia. «Il satellite avrebbe dovuto orbitare intorno a Marte per un anno, ma non è riuscito a causa di un incidente durante il trasferimento orbitale. Nonostante il fallimento, la collaborazione ha aiutato ad accumulare l’esperienza di lancio, l’anonimo esperto ha detto».
E allora c’è grande fermento: «Gran parte delle infrastrutture sono già in funzione. Due grandi stazioni di controllo a Jiamusi, nell’Heilongjiang, Cina nord-orientale, e a Kashgar, nella regione autonoma uigura del Xinjiang, consentiranno alla Cina di condurre l’osservazione e il controllo a lunga distanza dei veicoli spaziali su Marte», secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa ufficiale Xinhua.
L’esperto anonimo consultato dal Global Times ha inoltre osservato «che l’esperienza del controllo del rover lunare Yutu (Coniglio di Giada) sulla superficie lunare sarà utile nel controllo remoto di un orbiter su Marte».
[Scritto per Eastonline]