Un lungo reportage in due puntate da Dongguan dove è in corso una transizione industriale di portata storica. La Cina nei Panama Papers: chi sono i cinesi coinvolti nella più grande fuga di notizie degli ultimi anni. La Via della seta nucleare progettata da Pechino. Lo scomodo rapporto di vicinato tra Cina e Corea del Nord e infine l’intervista allo scrittore A Yi. Buon weekend da China Files.
Lunedì 4 aprile – Cina, Dongguan: sul fronte della crisi di Gabriele Battaglia
Il delta del fiume delle Perle è un Triveneto cinese da sessanta milioni di abitanti. Qui è nato il boom voluto da Deng Xiaoping e qui si misura la fine di quel modello. Crisi o transizione? Siamo andati a conoscere i piccoli-medi imprenditori della filiera tessile di Dongguan, che soffrono la contrazione dell’export ma che mettono al servizio del proprio «sogno cinese» tanta capacità di resistere.
Martedì 5 aprile – La Cina nei Panama Papers di Alessandra Colarizi
C’è molta Cina nei Panama Papers, la maxi inchiesta sui conti segreti offshore pubblicata domenica dall’International consortium of investigative journalists (Icij) e realizzata sulla base di 11,5 milioni di documenti relativi a quarant’anni di attività dello studio legale panamense Mossack Fonseca. Si parla di oltre 200mila società offshore con sede in 21 paradisi fiscali sparsi per il globo. Decine di migliaia di clienti tra vip, politici e sportivi di 200 paesi diversi. Una valanga di dati sensibili che non ha mancato di travolgere la seconda economia mondiale, facendo scattare i gendarmi del web: nella giornata di lunedì l’hashtag «Banama » (Panama in mandarino) è risultato il secondo termine più censurato su Weibo, il Twitter cinese.
Mercoledì 6 aprile – La Via della seta nucleare di Simone Pieranni
Detto che la stampa cinese ufficiale ha bollato come «propaganda dell’Occidente» quello che è ormai noto come Panama Papers, i media locali sembrano concentrarsi ancora sul tema del nucleare. Quello organizzato da Pechino, infatti, appare come un grande progetto di infrastrutture da realizzare lungo la nuova via della Seta, sfruttando i produttori cinesi. Si parla di business, affari e naturalmente influenza geopolitica.
Giovedì 7 aprile – Cina-Corea del Nord, scomodo vicinato di Gabriele Battaglia
Sanzioni non si sa quanto rigide e minacce non si sa quanto vere. I due «Paesi fratelli» sembrano sempre più ai ferri corti. L’esasperazione di Pechino contro Kim si scontra con il terrore di destabilizzare i confini e su questa contraddizione Pyongyang si gioca le proprie carte.
Venerdì 8 aprile – «La morte è un’umiliazione». Intervista ad A Yi di Simone Pieranni
È cambiato A Yi, almeno dall’ultimo incontro avvenuto a Pechino anni fa. Ha sempre gli stessi occhi, vispi, attenti e pronti a concentrarsi, su un fisico che non sembra più quello del bad boy alla ricerca della maledizione fondatrice di una carriera. Ora fa lo scrittore a tempo pieno, ha riconquistato una posizione – in primo luogo ai suoi occhi – scaturita da un impegno non privo di sofferenza.
L’incontro avviene a Milano dove A Yi ha presentato il suo libro E adesso? (edizioni Metropoli d’Asia) al BookPride, in attesa che altre sue produzioni siano pubblicate, in Cina e all’estero. A quanto pare, infatti, lo scrittore cinese dopo un periodo personale piuttosto complicato, sembra aver trovato una nuova verve creativa. Sempre all’interno della crime fiction, pur mescolando esperienze personali e fatti realmente accaduti e conosciuti attraverso la sua attività di poliziotto.