La via della seta nucleare attira più attenzione dei Panama Papers bollati come «propaganda occidentale». La nostra consueta rassegna con l’inasprimento delle misure punitive su Pyongyang. La seconda parte di un reportage dal Guangdong. E infine le speculazioni sulla visita di Obama a HIroshima in occasione del prossimo G7: sarebbe il primo presidente Usa in carica a recarsi nella città della bomba atomica.
La Via della seta nucleare di Simone Pieranni
Detto che la stampa cinese ufficiale ha bollato come «propaganda dell’Occidente» quello che è ormai noto come Panama Papers, i media locali sembrano concentrarsi ancora sul tema del nucleare. Quello organizzato da Pechino, infatti, appare come un grande progetto di infrastrutture da realizzare lungo la nuova via della Seta, sfruttando i produttori cinesi. Si parla di business, affari e naturalmente influenza geopolitica.
In Cina e Asia – Pechino inasprisce misure contro Pyongyang di Redazione
I titoli della rassegna di oggi:
– La Cina inasprisce le misure in risposta alle provocazioni di Pyongyang
– Debutto di Aung San Suu Kyi da ministra degli esteri, con la Cina
– Ricercata in tutto il mondo figura chiave dell’immigrazione illegale cinese in Europa
– Diecimila nuovi posti di lavoro per i neolaureati cinesi
– L’ex vicecapo della Commissione militare centrale Guo Boxiong «ha confessato»
– Raid della polizia russa contro le sedi della setta giapponese Aum Shinrikyo
– L’ex presidente birmano Thein Sein monaco per cinque giorni
Cina, Guangdong: storia di due città di Gabriele Battaglia
Seconda puntata del reportage dal delta del Fiume delle Perle, già sinonimo di manifatture e ora simbolo della crisi/transizione cinese. Dopo la filiera del tessile, ecco altre fabbrichette dove gli imprenditori si interrogano sul domani. E intanto, gli operai migranti di seconda generazione mettono a punto singolari strategie di sopravvivenza.
Obama primo presidente Usa a Hiroshima? di Marco Zappa
Barack Obama potrebbe essere il primo presidente americano a visitare Hiroshima, 70 anni dopo la fine della Guerra del Pacifico. Questo almeno quanto trapelato negli ultimi giorni, a poco più di un mese dall’apertura del G7 in Giappone.