Gli indiani nei Panama Papers

In by Simone

Decine di testate giornalistiche nel mondo questa mattina sono uscite con l’inchiesta collettiva chiamata «Panama Papers», un’analisi di 11 milioni di documenti riservati della società Mossack Fonseca (di seguito Mf) – panamense, specializzata nella creazione di società offshore – consegnati da una fonte anonima, nel 2015, all’International Consortium of Investigative Journalists (Icij) e al Suddeutsche Zeitung di Monaco (Germania). In India l’Indian Express ha l’esclusiva sull’inchiesta e, dopo 8 mesi di lavoro, oggi sono usciti i primi nomi di cittadini indiani con società off-shore create attraverso la Mf. Ci sono la leggenda di Bollywood Amitabh Bachchan, sua nuora Aishwarya Rai, il proprietario della prima società di real estate indiana e un altro magnate dell’immobiliare indiano.Prima di andare nel dettaglio, è meglio fare una premessa sulla materia della quale si occupa l’inchiesta Panama Papers, ovvero le società off-shore.

Come spiega molto bene Indian Express, in India non è illegale aprire delle società offshore, a patto che vengano dichiarate al fisco indiano e l’investimento non superi quota 250mila dollari. Ma le particolarità delle società offshore – riservatezza e zero tasse sui guadagni – ne fanno potenzialmente uno strumento di evasione fiscale e riciclaggio di denaro, aggirando le leggi indiane in materia.

Per questo la lista di nomi tirata fuori dai giornalisti di Indian Express – più di cinquecento, secondo una prima analisi di oltre 36mila documenti – non indica necessariamente degli evasori fiscali, ma semplicemente dei cittadini indiani che hanno società registrate a Panama. Poi, cosa ci facciano con quelle società e se siano state dichiarate al fisco indiano, è ancora tutto da vedere e provare.

Il mastodontico leak, quindi, al momento getta luce su uno dei tanti angoli in ombra della finanza mondiale, facendo emergere nomi che saranno poi vagliati dalle autorità competenti indiane ed, eventualmente, si prenderanno provvedimenti legali.

L’«Angry Young Man» Bachchan e la nuora Miss Universo
I due nomi più noti invischiati nell’inchiesta sono al momento quelli di Amitabh Bachchan, il più grande attore di Bollywood in attività, noto per i suoi ruoli di «giovane incazzato» negli anni Settanta, e Aishwarya Rai, ex Miss Universo, attrice e moglie di Abishek Bachchan, figlio di Amitabh.

Mr. B, secondo Indian Express, risulterebbe presidente di quattro «offshore shipping companies» registrate nel 1993, sei anni prima che la legge indiana permettesse l’uscita di capitali dall’India verso società straniere. Nonostante le quattro società fossero a capitale iniziale molto ridotto – tra 5000 e 50mila dollari – pare gestissero business navali da milioni di dollari.

Aishwarya Rai e famiglia (madre, padre e fratello) risultavano presidenti di una società aperta nel 2005, sempre a capitale iniziale bassissimo (50mila dollari). Qualche mese dopo l’attrice avrebbe richiesto di abbreviare il proprio nomi sui documenti della società, per «motivi di privacy». La società è stata dissolta nel 2008.


I magnati del real estate indiano

Apparentemente più compromettente la situazione di KP Singh, presidente di Dlf, la più grande società di real estate indiana, e Sameer Gehault, che controlla un’altra grande società immobiliare indiana, Indianbulls.

Il primo, assieme alla figlia, avrebbe depositato in conti legati alla propria società offshore diverse centinaia di migliaia di dollari, di fatto eludendo il fisco indiano. Il secondo, sempre schermandosi dalle leggi fiscali indiane, attraverso la sua società offshore avrebbe acquistato una serie di proprietà immobiliari di lusso nel Regno Unito: proprietà, dice Indian Express, non dichiarate al fisco indiano.

La battaglia contro l’evasione del governo Modi
La stampa indiana ha sottolineato come quest’inchiesta arrivi in seguito alla finestra per il condono aperta dal governo Modi lo scorso anno, per dare la possibilità agli evasori di far rientrare capitali in India a condizioni agevolate. Il ministro delle finanze Arun Jaitley ha dichiarato a Indian Express che qualora i nomi usciti nei Panama Papers non siano in regola le conseguenze saranno «molto costose» per i trasgressori.

Un ultimo appunto: l’inchiesta dei Panama Papers riguarda esclusivamente i nomi emersi dai documenti in posssesso di Mf, cioè di una delle diverse compagnie attive a Panama. Nonostante le aspettative dell’opinione pubblica, al momento non figurano nomi di politici di peso.

[Scritto per Eastonline]