In Cina e Asia – L’Is giustizia un prigioniero cinese

In by Gabriele Battaglia

Il ministro degli esteri cinese ha confermato l’identità del 50enne cinese che l’Is ha dichiarato di aver ucciso ieri: Fan Jinghui. L’81 per cento del permafrost tibetano potrebbe scomparire entro la fine di questo secolo secondo un rapporto cinese pubblicato ieri dall’Accademia cinese delle scienze. L’Unhcr ha rilasciato un comunicato in cui si dice “profondamente preoccupate sul rimpatrio di due rifugiati riconosciuti sulla Thailandia”. Le Nazioni Unite hanno smentito le indiscrezioni sulla visita del segretario generale Ban Ki-moon a Pyongyang lunedì prossimo. CINA – Is giustizia un cinese

Il ministro degli esteri cinese ha confermato l’identità del 50enne cinese che l’Is ha dichiarato di aver ucciso ieri: Fan Jinghui. La rivista dell’Is Dabiq aveva pubblicato una sua foto in divisa da prigioniero nel numero di agosto. Assieme a lui, il norvegese Ole Johan Grimsgaard-Ofstad, 48 anni. Entrambi sono stati giustiziati , secondo quanto diffuso ieri dalla stessa rivista, “perché abbandonati dalle loro nazioni e organizzazioni kafir (infedeli)”. Secondo il portavoce degli Esteri cinesi, “il governo cinese non ha risparmiato nessuno sforzo per salvarlo”. Il presidente Xi Jinping ha espresso le sue condoglianze alla famiglia di Fan e ha dichiarato che “il terrorismo è nemico del genere umano” e per tanto va combattuto. La posizione cinese sulla lotta allo Stato islamico.

CINA – Se crolla il Tetto del mondo

L’81 per cento del permafrost tibetano potrebbe scomparire entro la fine di questo secolo secondo un rapporto cinese pubblicato ieri dall’Accademia cinese delle scienze. Il tetto del mondo è sede di 46mila ghiacciai, da qui partono i sei più grandi fiumi di tutte l’Asia e ovviamente influenza le piogge e i monsoni in tutta la regione. Ma a causa del riscaldamento globale e dello sfruttamento intensivo, negli ultimi 50 anni si sono ritirata l’82 per cento dei ghiacciai e si è degredato il 10 per ceno del permafrost. Le cause, lo stato attuale e le possibili conseguenze.

CINA – L’Onu denuncia la Thailandia sul rimpatrio dei rifugiati

L’Unhcr ha rilasciato un comunicato in cui si dice “profondamente preoccupate sul rimpatrio di due rifugiati riconosciuti sulla Thailandia”. I cinesi Jiang Yefei e Dong Guangping erano stati arrestati in Thailandia il 28 ottobre scorso perché non in possesso di un visto valido. A niente sarebbe servita una lettera di protezione delle Nazioni Unite in cui si dichiarava che avevano ottenuto asilo in Canada ed erano pronti a patire. La Thailandia non ha mai ratificato la convenzione del 1951 sui rifugiati. I due sono stati rimpatriati nella Cina da cui scappavano. LA Repubblica popolare è stata recentemente sotto accusa perché continua ad estorcere confessioni ai sospettati anche attraverso metodi di tortura.

COREA DEL NORD – Ban va a Pyongyang, o forse no

Le Nazioni Unite hanno smentito le indiscrezioni sulla visita del segretario generale Ban Ki-moon a Pyongyang lunedì prossimo. L’agenzia ufficiale del regime dà però per certo il viaggio. In realtà la smentita si è limitata a dire che l’agenda della prossima settimana di Ban è piena. Il suo stesso portavoce ha spiegato che ci sono negoziati in corso con Pyongyang, che non escludono l’ipotesi di un viaggio a Nord del 38esimo parallelo. La Corea del Nord è al momento uno dei temi caldi al Palazzo di Vetro, criticata per le violazioni dei diritti umani. Il viaggio di Ban, indicato anche come possibile candidato alla presidenza della Corea del Sud, sarebbe inoltre significativo nell’ambito dei rapporti inter-coreani. 

[Foto credit: dailymail.co.uk]