Caratteri Cinesi – Invecchiare a Shanghai 1/2

In Caratteri Cinesi by Simone

Cosa può fare una città per affrontare l’invecchiamento della popolazione? E possono i vecchi condurre una vita felice nelle città? Shanghai è la prima città cinese a confrontarsi con questo problema con un piano governativo. Potrebbe essere un esempio. Ma ce la farà? L’inchiesta dell’Oriental Outlook tradotta per voi in due puntate.
Quando tu sarai vecchia, tentennante
tra fuoco e veglia prendi questo libro,
leggilo senza fretta e sogna la dolcezza
dei tuoi occhi d’un tempo e le loro ombre

(William Butler Yeats, traduzione di Eugenio Montale)

Nel 2015 molti sono rimasti colpiti dalla canzone "Quando sarai vecchia", riadattata sul testo dell’omonima poesia del poeta irlandese Yeats.
In che modo una città può gestire l’inevitabile tendenza all’invecchiamento della popolazione? I centri urbani riescono a garantire agli anziani una vita attiva e felice? Prendiamo come modello l’operato di Shanghai, la prima città che si è trovata ad affrontare questo problema.
Nel 2012 il X Congresso del Partito di Shanghai ha specificato la necessità di "costruire una città amica degli anziani". Sarebbe a dire, la completa realizzazione entro il 2020 di una città attenta ai suoi anziani. Si tratta di un obbiettivo che si è prefissato una città che si trova già a fare i conti con l’invecchiamento della popolazione. Cosa è riuscita a fare Shanghai come città amica degli anziani?

Gli spazi sono attrezzati per gli anziani?
Con i suoi tre palazzi con ascensore, l’area di Jinxingyuan, in via Xietu nel quartiere di Xuhui, appare un po’ "moderna" rispetto alle tradizionali abitazioni di proprietà dello stato. È qui che Hu Bin e sua moglie, prima di andare in pensione, avevano acquistato un appartamento. "La posizione è buona e nella zona ci sono tutti i servizi. L’ospedale è proprio di fronte. E poi aveva l’ascensore e si potevano evitare le scale", così Hu Bin spiega a "Oriental Outlook" le ragioni dell’acquisto della casa.

Una volta entrato, però, Hu Bin si è reso conto di alcune complicazioni. Per costruire il parcheggio sotterraneo le fondamenta sono state sollevate di alcuni metri ed è stata inserita una rampa con sette scalini. Il passaggio senza barriere architettoniche, presente nel progetto originario dei costruttori, alla fine "è stato dimenticato". Nei dieci anni successivi, la rampa di appena sette scalini è diventata l’incubo di Hu Bin e degli altri anziani del palazzo.

La suocera di Hu Bin, che viveva con loro, è venuta a mancare pochi anni fa. La signora, che aveva passato la novantina, negli ultimi anni di vita non è quasi mai uscita di casa per problemi di deambulazione. Quei sette scalini le impedivano di proseguire. "Prima di morire mia suocera avrebbe voluto essere accompagnata fuori a prendere un po’ di sole. Ma anche noi siamo anziani, non potevamo portarla su e giù per le scale!" Hu Bin trattiene a stento le lacrime ricordando quei giorni. Negli ultimi anni Hu Bin e alcuni anziani del palazzo hanno denunciato il problema con ogni mezzo possibile, arrivando anche a telefonare al sindaco.

Nel 2012, in risposta ai membri della Conferenza Politico Consultiva del popolo cinese sulla proposta di ristrutturazione di abitazioni adatte agli anziani, l’amministrazione degli alloggi del quartiere di Xuhui, dove si trova Jinxingyuan, ha promesso pubblicamente lo stanziamento di un fondo statale di sovvenzionamenti e un piano annuale di intervento per edificare strutture senza barriere architettoniche all’interno di abitazioni a più piani.

A Jinxingyuan tali misure positive si sono però scontrate con degli ostacoli. Le strutture senza barriere architettoniche sono edificabili solo per i piani superiori. E alcuni inquilini proprietari delle abitazioni [ai piani inferiori] sono riluttanti a firmare lettere congiunte. Le strutture senza barriere restano perciò difficili da avviare. "Tutti dovranno invecchiare", sospira gravemente Hu Bin. Le sue mani, coperte di macchie senili, tremano leggermente mentre stringono lo spesso plico di documenti e reclami accumulati negli ultimi dieci anni.

Yin Zhigang, direttore del Centro di ricerca sulla terza età di Shanghai, ha richiamato l’attenzione su alcuni luoghi della città in cui sussistono strutture pubbliche non sufficientemente "amiche". Tra queste ci sono alcune strade molto larghe dove le automobili sfrecciano veloci e il semaforo cambia [colore] troppo in fretta. Ciò provoca disagi agli anziani con problemi di deambulazione che devono attraversare. "Forse per gli anziani sarebbe meglio se si costruisse un’isola pedonale al centro della strada", ci spiega Yin Zhigang.

Anche Ding Xiaocang, presidente dell’Associazione di medicina preventiva del distretto di Jing’an di Shanghai, negli ultimi anni si è dedicato alla ricerca e alla promozione di una città amica degli anziani. Ding Xiaocang ha notato che numerosi parchi sono privi di aree di sosta. Gli anziani che dopo una passeggiata vogliono fermarsi, per riposarsi non hanno altra scelta che sedersi sulle pietre ai margini delle aiuole. Dopo aver visitato trentaquattro aree verdi del distretto di Jing’an, Ding Xiaocang ha convinto i dipartimenti competenti a prendere l’iniziativa di aggiungere dieci panchine nelle aree verdi del parco Yanzhong, in centro. Per la sua felicità, sempre più zone hanno imitato questo intervento così gradito agli anziani.

Come fare con la disabilità e la demenza?  
Mentre Hu Bin si affanna per le strutture senza barriere, l’85enne Xie Shuzhen ha smesso da tempo di preoccuparsi. La mattina di Duanwujie (Festa delle barche di drago), Xie Shuzhen siede alla toletta e si trucca occhi e labbra. Si pettina meticolosamente i capelli grigi che le ricoprono la testa, indossa un vestito marrone, prende la borsa e, prima di uscire, dà ancora un’occhiata allo specchio. L’eleganza dei tempi dell’Università normale della Cina orientale è rimasta inalterata.

Prima delle nove Xie Shuzhen è già arrivata al "Giardino dell’amore per gli anziani" in via Jiangning nel distretto Jing’an, a pochi passi da casa sua. Saluta i vecchi amici e il personale che conosce bene. Poco dopo comincia un’attività legata alle celebrazioni della Festa delle barche di drago. I responsabili della comunità insegnano agli anziani a farcire i zongzi [fagottini di riso glutinoso avvolti in foglie di bambù e dal ripieno di vari sapori, NdT] e a preparare sacchetti profumati.

Xie Shuzhen non partecipa e resta tra la folla a osservare di qua e di là sorridendo di tanto in tanto. A vederla così allegra, è difficile immaginare che solo qualche mese fa quest’anziana signora sprofondava nel dolore per la perdita improvvisa dell’inseparabile marito.
"Appena arrivata, non era in buone condizioni psicologiche e presentava disturbi cognitivi. Non faceva che portare fotografie del marito e ripetere tra le lacrime la loro storia", racconta a "Oriental Outlook" un responsabile del "Giardino dell’amore per gli anziani".

Il "Giardino dell’amore per gli anziani" ha avviato ufficialmente le attività a luglio del 2014. Si tratta di un "programma di cura della demenza senile" lanciato come progetto pilota dal distretto di Jing’an. Il progetto è rivolto ad anziani over sessanta della comunità con problemi di riduzione della memoria e fornisce servizi diurni per ritardare l’avanzamento della demenza, quali interventi di stimolazione cognitiva, supporto di riabilitazione, formazione per lo sviluppo delle abilità sociali.

Ding Xiaocang ha inserito il concetto di solidarietà nel programma dei servizi del "Giardino dell’amore per gli anziani ". Spera che in questo modo gli anziani possano beneficiare di un’attenzione in stile famigliare. Xie Shuzhen ha fatto di questo luogo la sua seconda casa. Tutti i lunedì, mercoledì e venerdì si presenta puntuale alle lezioni. Diversamente dalla formazione di intervento del primo periodo del "Giardino dell’amore per gli anziani", oggi la casa di cura per anziani lanciata come progetto pilota in tutta la città di Shanghai, somiglia più a una casa di riposo in miniatura all’interno della comunità di quartiere e indirizzata agli anziani con problemi di demenza e disabilità. Gli anziani che vivono in questa "casa" condividono un ambiente familiare. È anche comodo per i figli che gli fanno visita.

Secondo l’Ufficio municipale per gli Affari civili di Shanghai, la città sta portando avanti una sperimentazione integrata per valutare la richiesta di cure, per analizzare la domanda e l’offerta di letti per gli anziani. I distretti pilota sono Xuhui, Minxing, Yangpu, Putuo e Pudong.

…continua la prossima settimana

[Tradotto per Internazionale da Lucia De Carlo]

*Liaowang Dongfang Zhoukan è un settimanale del gruppo Outlook che si distingue per la sezione culturale.