In Cina e Asia – Giapponesi arrestati per spionaggio

In by Gabriele Battaglia

Altri due cittadini giapponesi sono stati arrestati in Cina, nei mesi scorsi, con l’accusa di spionaggio. La longa manus di Pechino sui paesi limitrofi. Gli stealth cinesi. Il blockbuster cinese Il Totem del Lupo non andrà agli Oscar perché "troppo poco cinese". Il destino del premier malaysiano legato alla Banca centrale. CINA – Giapponesi arrestati per spionaggio

Altri due cittadini giapponesi sono stati arrestati in Cina, nei mesi scorsi, con l’accusa di spionaggio. Ora, il numero di nipponici sotto custodia delle autorità cinesi e accusati di spionaggio è di quattro. I nuovi indagati sarebbero una donna sui 50 anni, arrestata a Shanghai nel mese di giugno, e un uomo sulla 60ina detenuto a Pechino. Ne danno notizia i media giapponesi.
Il mese scorso, Pechino aveva comunicato l’arresto di due cittadini nipponici e la stessa stampa di Tokyo aveva avanzato il sospetto che stessero spiando l’attività di truppe cinesi di stanza in Corea del Nord.

CINA – La longa manus di Pechino

Due notizie diverse tra loro ma accomunate da un comune denominatore: l’ormai assodata capacità di Pechino di ottenere dai Paesi limitrofi l’arresto e il rimpatrio di cittadini cinesi che hanno in qualche modo a che fare con vicende giudiziarie.
La prima notizia riguarda un ex banchiere rimpatriato dalla Malaysia. Zhan Zaisheng, incluso nella lista dei 100 latitanti accusati di corruzione, è stato arrestato dalla polizia malese l’11 ottobre e rispedito in patria. In Myanmar, è stato invece arrestato il figlio adolescente di una nota avvocatessa per i diritti umani detenuta, Wang Yu, in una operazione transfrontaliera dai contorni poco chiari.
La Cina sta da tempo premendo a livello diplomatico per ottenere l’estradizione dei propri “criminali” riparati all’estero, ma diversi Paesi hanno espresso dubbi per via del diverso standard cinese sui diritti umani.

CINA – Caccia invisibile in vendita

Aviation Industry Corp of China (Avic), l’impresa di Stato che è il primo produttore cinese di aerei, ha rivelato le specifiche di un avanzato jet da combattimento “stealth” (invisibile) nel tentativo di attirare compratori stranieri. Lo riporta China Daily, aggiungendo che la compagnia ha pubblicizzato le capacità del J-31 – questo il modello “in vendita” – in una fiera dell’aeronautica, anche se il jet è ancora in fase di prova.
I funzionari Avic dicono esplicitamente che stanno cercando acquirenti stranieri per l’aereo, nella speranza di competere con l’F-35 della Lockheed Martin. I paesi che non possono acquistare armi dagli Stati Uniti si stanno sempre più rivolgendo a Pechino, anche perché le armi cinesi sono spesso più economiche.

CINA – Niente Totem agli Oscar

La Cina ha cambiato all’ultimo secondo il proprio candidato agli Oscar perché “Il Totem del Lupo” – film prescelto inizialmente – non sarebbe “abbastanza cinese”. Il colossal ambientalista sino-francese, girato da J-J Annaud, non avrebbe abbastanza cinesi nel suo staff creativo, così è stata la stessa Academy hollywoodiana a respingerlo. China Film News comunica che “Totem” sarà sostituito da “Go Away Mr Tumour”, una commedia romantica su una donna che affronta coraggiosamente il cancro.

MALAYSIA – Il destino di Najib Razak appeso alla banca centrale

Potrebbe essere il punto di svolta nella vita politica del premier Najib Razak. La banca centrale malaysiana ha chiesto l’apertura di un’inchiesta sul fondo d’inevestimento 1Malaysia Development Bhd, veicolo attraverso il quale il primo ministro si sarebbe appropriato indebitamente di 700 milioni di dollari di soldi pubblici. Il caso sta scuotendo il Paese. Si ritiene che le recenti tensioni sociali tra diverse comunità siano un modo per sviare l’attenzione dal caso, mentre la coalizione al governo continua a perdere consensi. 

[Foto credit: guardian.com]