In Cina e Asia – L’Inps per il Welfare cinese

In by Gabriele Battaglia

L’Inps aiuterà la Cina a costruire un proprio sistema di previdenza sociale. Divario di reddito in crescita tra le città e le campagne cinesi. Collaborazione sui conflitti in Medio Oriente tra Teheran e Pechino. Accordo sulle emissioni tra città cinesi e statunitensi. Lavoratori della Sangyong condannati a risarcire l’azienda per aver scioperato. Cooperazione economica e militare tra Giappone e Vietnam. CINA – L’Inps per il welfare cinese

L’Inps aiuterà la Cina a costruire il proprio sistema di previdenza sociale. L’istituto guidato da Tito Boeri è infatti alla testa di un progetto quadriennale cofinanziato da Cina e UE per riformare il welfare oltre Muraglia, impresa fondamentale ed enorme, dato l’invecchiamento della popolazione cinese. Secondo Boeri, il grande problema della Cina consiste soprattutto nelle disparità tra città e campagna e tra provincia e provincia. I cinesi sembrano interessati soprattutto all’indice ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), che serve a definire chi ha diritto a cosa.
Finora le discussioni attorno al welfare cinese sembravano tendere più al modello americano, basato sulle assicurazioni private (anche se in parte sussidiate). Il progetto europeo, con l’Italia alla guida, lascerebbe intendere che anche altre opzioni restano aperte.

CINA – Meno diseguaglianza?

E intanto, un nuovo rapporto indicherebbe che negli ultimi sette anni il divario di reddito tra città e campagne della Cina si sarebbe ridotto, anche se le disuguaglianze all’interno delle singole aree (urbane e rurali) sono invece aumentate.
Il Chinese Household Income Project (CHIP) indica che il coefficiente Gini del Paese era 0,461 nel 2013, cioè inferiore allo 0,509 del 2007. Gli autori del rapporto dicono che questo è segno che il divario di ricchezza tra le zone rurali più povere e le città più ricche si sta riducendo. Inoltre, nel 2013, il 10 per cento più ricco aveva un reddito di 21,7 volte maggiore del 10 per cento più povero, dice il rapporto, un po’ meno rispetto 2007, quando il rapporto era di 25,2 volte. Secondo CHIP, all’origine della riduzione della disparità ci sono i maggiori trasferimenti dal governo centrale a quelli locali, soprattutto per le politiche agricole e i programmi di lotta alla povertà.

CINA – Con Teheran non è solo energia

Cina e Iran si impegnano a collaborare per risolvere i conflitti in Medio Oriente. L’ha comunicato il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, dopo avere incontrato a Pechino l’equivalente cinese, Wang Yi. È probabile inoltre che i due Paesi siglino a breve una “partnership strategica”, che nel linguaggio diplomatico cinese designa le relazioni con quei partner che sono un po’ più partner degli altri. L’Iran è strategico per la Cina per ragioni sia energetiche, sia geopolitiche. Per Teheran, la Cina è al pari della Russia un grande “protettore” all’interno del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Le due parti hanno anche sottolineato che l’accordo sul nucleare iraniano apre una nuova stagione per le relazioni bilaterali.

CINA – Emissioni, nuovo accordo tra città cinesi e Usa

Le megalopoli cinesi e le maggiori aree metropolitane statunitensi si impegnano a tagliare più velocemente le proprie emissioni di carbonio.
A seguito di un vertice tenutosi a Los Angeles, Pechino e altre 10 città cinesi accettano di raggiungere il picco delle prorie emissioni di gas serra già nel 2020 – un decennio prima del target precedente – mentre Seattle, una dozzina di altre aree metropolitane Usa e l’intero Stato della California si impegnano a diventare “carbon neutral” entro il 2050, con tagli dell’80 per cento delle proprie emissioni.

COREA DEL SUD – Lavoratori, pagate per lo sciopero!

La Corte d’appello di Seul ha condannato i lavoratori sindacalizzati della Sangyong Motor, unità sudcoreana dell’indiana Mahindra & Mahindra, a risarcire la società per le perdite dovute a uno sciopero non autorizzato. Il risarcimento è pari a circa 2,8 milioni di dollari. Lo sciopero era legato al piano di tagli del personale che avrebbe spinto fuori dall’azienda circa 2.000 operai.

GIAPPONE – Vietnam sempre più vicino

In occasione della visita ufficiale del segretario generale del partito comunista vietnamita Nguyen Phu Trong, Tokyo e Hanoi hanno stretto la propria cooperazione militare e economica a pochi giorni dalle rivelazioni sulla costruzione di una nuova pista d’atterraggio cinese in alcune isole contese del Mar cinese meridionale. Altre navi da pattuglia sono pronte dopo le 6 già promesse dal governo Abe lo scorso anno. Inoltre nuovi aiuti sono pronti (circa 240 milioni di dollari) per la costruzione di un ospedale ad Hanoi. 

[cnn.com]