La riforma dell’esercito voluta dal premier giapponese Abe. La morte di mister Nintendo, Satoru Iwata. Le esecuzioni in Corea del Nord. Il destino del rum Old Monk in India. La crisi di Toshiba e i bilanci truccati. Buona lettura. Lunedì, 20 luglio: Giappone – Verso il sì alla riforma dell’esercito di Abe
La Camera bassa del parlamento ha approvato il 16 luglio scorso alcune misure in tema di sicurezza che espanderanno il ruolo dell’esercito giapponese all’estero in nome del diritto all’esercizio dell’autodifesa collettiva. Per il primo ministro giapponese Shinzo Abe sono misure «necessarie» per prevenire conflitti.
Martedì, 21 luglio: Giappone – Il videogame secondo Satoru Iwata
Satoru Iwata era un dirigente d’azienda raro. In poco più di dieci anni alla guida di Nintendo ha riportato l’azienda, nata come produttrice di carte da gioco alla fine del 1800, ai vertici del mondo dei videogiochi, rivoluzionando l’esperienza di gioco di milioni di persone. Perché videogioco per Iwata era soprattutto socialità e divertimento per tutti. Un ritratto dell’ex ad e presidente di Nintendo.
Mercoledì, 22 luglio: Corea del Nord – Le esecuzioni capitali della dinastia Kim
La dinastia Kim tra pena capitale e campi di detenzione. L’ultimo rapporto pubblicato dall’Istituto per la riunificazione, legato a Seul, rivela che in 13 anni sono state uccise 1.382 persone ritenute colpevoli di "crimini contro il regime"
Giovedì, 23 luglio: India – Da Delhi a Macerata, l’Old Monk resiste
Per i bevitori di rum in India è stata una settimana di autentico panico. Giorni fa è stata diramata la notizia – più che altro, la minaccia – che presto sarebbe sparito dalla circolazione il leggendario rum Old Monk, schiacciato dalla competizione di altri alcolici d’importazione e dall’acerrima marca concorrente indiana McDowell’s.
Venerdì, 24 luglio: Giappone – Toshiba in crisi, bilanci truccati
Bilanci gonfiati per un miliardo di euro e vertici azzerati dopo le dimissioni, e le scuse, del presidente Hisao Tanaka. Il colosso di elettrodomestici, informatica e nucleare affronta la peggiore crisi del marchio della sua storia, rischiando di minare parte della fiducia dei mercati nell’industria giapponese.