Borse cinesi – ‘Assumetevi il rischio per il paese’

In by Simone

Il governo ha investito credibilità e prestigio nel mercato azionario. Il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang hanno affermato a più riprese la volontà che il mercato azionario foraggi maggiormente la finanza d’impresa. La fine improvvisa di questa corsa intacca per la prima volta la reputazione pubblica della squadra Xi-Li. Un’analisi mentre le borse cinesi chiudono ancora al – 3 per cento.
Weiguo jiepan, “assumersi il rischio per il paese”, è lo slogan rimbalzato sui mezzi d’informazione cinesi nei mesi precedenti al crollo delle borse del paese. La situazione stava per precipitare, ma il governo di Pechino voleva convincere i cittadini che comprare azioni era diventato una prova di patriottismo perché “assumersi il rischio per il paese è quello che fanno i guerrieri più valorosi”. Come spesso accade, in migliaia di commenti online lo slogan è stato usato per ironizzare sulle scelte politiche del governo esprimendo il crescente scetticismo verso la finanza con caratteristiche cinesi senza essere censurati.

Jiepan (assumersi il rischio) si è diffuso in maniera virale nell’ultima settimana, quando la situazione delle borse cinesi si è fatta così grave da essere paragonata al crollo di Wall Street del 1929. Online sono comparsi i vecchi poster della propaganda maoista con lo slogan “Non bisogna aver paura! Io mi assumo il rischio!” accompagnati da commenti come: “Ecco qual è la grande strategia della borsa: assumetevi il rischio per il paese, non chiedete risarcimenti”.

Sono parole che criticano l’operato del governo ma che si confondono con i proclami ufficiali comparsi anche sui tabelloni delle stazioni ferroviarie: “Combattete per salvare le azioni di tipo A (i titoli di società della Cina continentale negoziati a Shanghai o a Shenzhen in moneta locale). Scendete in campo, se potete”. Ma quando in Cina la propaganda viene dispiegata in maniera così capillare e la rete risponde in maniera così esasperata, significa solo una cosa: il vertice del potere si sente minacciato. E infatti siamo di fronte al primo vero scoglio dell’era Xi Jinping.

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