In Cina e Asia – Giro di vite contro gli attivisti per i diritti umani

In by Gabriele Battaglia

Sono oltre 100 gli attivisti per la difesa dei diritti umani colpiti da un giro di vite avvenuto nel fine settimana. La polizia cinese avrebbe trovato "indizi" sospetti di negoziazione manipolata di titoli e futures durante la tempesta che ha investito il mercato azionario nel corso dell’ultimo mese. Indagato Xi Xiaoming, vice presidente della corte suprema. Il distretto di Pechino, Tongzhou, che si trova 25 chilometri a est di piazza Tian’anmen, diventerà il nuovo centro amministrativo che governerà JingJinJi. Morto Satoru Iwata ad di Nintendo. Continuano i problemi all’aeroporto di Bali per l’eruzione del vulcano Raung.  CINA – Giro di vite contro attivisti diritti umani
Sono oltre 100 gli attivisti per la difesa dei diritti umani colpiti da un giro di vite avvenuto nel fine settimana. Tra questi gli avvocati di una noto studio legale di Pechino, Fengrui, arrestati per "aver violato gravemente la legge" – secondo il quotidiano del popolo, che li definisce “banda criminale”. Si tratta di sei legali: Zhou Shifeng, Liu Sixin, Wang Quanzhang, Huang Liqun, Wang Yu e Bao Longjun. Ma anche altri studi legali sono stati perquisiti. In Cina, una persona può essere detenuta per 37 ore prima che venga formalmente accusata, ma il Quotidiano del Popolo parla di incitamento della sovversione, creazione di disturbo, come imputazioni ricorrenti. Gli avvocati sono stati per esempio accusati di avere collaborato con Wu Gan, un attivista, già arrestato la settimana scorsa per avere organizzato una protesta pubblica quando nel maggio scorso un poliziotto uccise un uomo disarmato in una stazione nella provincia settentrionale dell’Heilongjiang. Lo studio Fengrui di Pechino, in particolare, è considerato una “piattaforma” per richiamare l’attenzione su casi delicati, disturbando l’ordine sociale. Gli avvocati per i diritti umani sono nel mirino da tempo. La Cina sta vivendo una fase in cui l’introduzione graduale di uno Stato di diritto, sempre secondo caratteristiche cinesi, si intende, fa il paio con la repressione della società civile. La legge serve a governare, serve all’ordine, non a reclamare diritti che sfidano il potere dello Stato.

CINA – Borse: sospetto pratiche illegali
La polizia cinese avrebbe trovato "indizi" sospetti di negoziazione manipolata di titoli e futures durante la tempesta che ha investito il mercato azionario nel corso dell’ultimo mese. L’indagine sulle irregolarità borsistiche appare come l’ultimo tentativo di arginare la volatilità del mercato, in una fase in cui il suo andamento appare comunque incerto. Così, il ministero della Pubblica Sicurezza ha inviato una task force guidata dal viceministro Meng Qingfeng alla China Securities Regulatory Commission (la Consob cinese), per il lancio di un’inchiesta a tutto campo su “vendite allo scoperto dannose”. Le vendite allo scoperto – short selling – sono quella pratica che consente di “scommettere” non solo sul buon andamento di un titolo, ma anche sul suo calo.

CINA – Giudice tigre sotto inchiesta

Foto credit: bbc.com

La massima agenzia disciplinare della Cina sta indagando Xi Xiaoming, vice presidente della corte suprema, nell’ambito della campagna anticorruzione in corso ormai da tre anni. Xi è una "grande tigre", secondo la definizione del presidente Xi Jinping, e secondo il sito della Commissione Centrale di Ispezione Disciplinare è sospettato di "gravi violazioni della disciplina e della legge", formula standard per definire la corruzione. Quarto della gerarchia tra i giudici della Corte Suprema del Popolo, Xi si era occupato di riforme del diritto societario e di antitrust. E’ il funzionario di più alto livello indagato dalla condanna all’ergastolo dell’ex zar della sicurezza Zhou, lo scorso 11 giugno.

CINA – Tongzhou nuova "capitale"
Il distretto di Pechino, Tongzhou, che si trova 25 chilometri a est di piazza Tian’anmen, diventerà il nuovo centro amministrativo che governerà JingJinJi, la megalopoli da 130 milioni di abitanti che riunirà Pechino, lo Hebei e Tianjin. Il progetto, rivelato circa un anno fa, mira a creare una mega “città metropolitana” integrata e prevede il decentramento di funzioni e popolazione dalla intasata Pechino, che ha oggi 22 milioni di abitanti di cui almeno 8 milioni di migranti. Le autorità cittadine hanno deciso nel week-end che la capitale non dovrà superare i 23 milioni e, per questo motivo, alcuni mercati e ospedali sono stati trasferiti fuori città, mentre i bambini privi di hukou – la residenza urbana – avranno difficoltà a iscriversi alle scuole cittadine: la speranza è che si trasferiscano fuori dal centro urbano e che siano seguiti dai genitori.

CINA – Polizia del Guangdong in allerta
La polizia di Guangdong è in allerta di massima sicurezza contro eventuali attacchi terroristici. Il timore è che estremisti uiguri dello Xinjiang, che cercano di espatriare per raggiungere la Jihad internazionale, attuino attentati nella regione meridionale. All’inizio di quest’anno, un documento trapelato polizia ha rivelato che trafficanti di esseri umani aiutano gli uiguri in fuga dalla Cina continentale facendoli espatriare proprio dalle coste del Guangdong, il che indica che la provincia è ormai passaggio privilegiato rispetto alla frontiera occidentale impervia e strettamente sorvegliata. Le fonti dicono che l’intensificazione del livello di sicurezza è stata richiesta dopo una soffiata circa un possibile attacco terroristico.

GIAPPONE – Morto amministratore delegato di Nintendo


Satoru Iwata, 55enne amministratore delegato di Nintendo, azienda giapponese del settore videogame, è morto di cancro sabato scorso. Iwata, ad del gruppo dal 2002, era considerato la figura chiave dietro al ritorno al successo di Nintendo nell’ultimo decennio.

INDONESIA – Ancora disagi per eruzione vulcano Raung
Continuano i problemi all’aeroporto di Bali per l’eruzione del vulcano Raung. Dopo la chiusura di ieri, altri voli da e per la popolare meta turistica indonesiana saranno cancellati oggi per ragioni di sicurezza, mentre continua la fuoriuscita di ceneri vulcaniche dal monte Raung, isola di Giava orientale. Quasi cinquanta voli sono stati cancellati domenica, mentre migliaia di passeggeri rimangono all’interno dell’aeroporto Denpasar in attesa di informazioni. In serata la compagnia Jstar ha annunciato la partenza di tre voli questa notte che riporteranno oltre duemila turisti in Australia.

[Foto credit: cnn.com]