Le borse cinesi crollano e il governo di Pechino cerca di correre ai ripari: niente più ipo per le aziende quotate in borsa. In Corea del Nord oltre mille esecuzioni pubbliche in tredici anni. Iniziano i lavori per la riaccensione del primo reattore nucleare giapponese quattro anni dopo Fukushima. Jin Liqun, ex viceministro delle finanze, vicino alla carica di presidente della Aiib. CINA – Niente più ipo
Pechino ha sospeso le ipo, offerte pubbliche iniziali, nel wend nel disperato tentativo di frenare la caduta libera delle sue borse di Shanghai e Shenzhen che in sole tre settimane hanno perso 3mila miliardi di dollari. Chi ha sofferto della volatilità delle borse cinesi sono state soprattutto le aziende tecnologiche. Da ottobre a giugno il mercato era salito del 120 per cento mentre oggi ancora non è chiaro quanto a lungo durerà il divieto di ipo.
COREA DEL NORD – Esecuzioni pubbliche: oltre 1.400 in tredici anni
Sarebbero almeno 1.400 le esecuzioni condotte in Corea del Nord dal 2000 al 2013. Il dato emerge da uno studio Istituto coreano per la riunificazione. Di queste la maggior parte sarebbero state eseguite in pubblico, con un plotone, per dare un segnale ai cittadini. Per il 2015 la stampa di regime nordcoreana non ha ancora confermato alcuna esecuzione. Nel 2014 dava invece notizia di due condanne eseguite. Mentre nel 2013, secondo Amnesty International, il totale sarebbe stato di 77, ossia il 10 per cento delle esecuzioni a livello mondiale.
GIAPPONE – Iniziano procedure riapertura reattori nucleari
A quattro anni da Fukushima, iniziano le operazioni per il restart di un reattore nucleare: è il numero uno della centrale di Sendai, nel Giappone sudoccidentale. La Kyushu Electric Power Company – l’azienda elettrica della regione del Kyushu – ha in programma di terminare il rifornimento di 157 barre di combustibile nel reattore numero uno dell’impianto entro i prossimi quattro giorni. I lavori dureranno 24 ore al giorno e saranno organizzati in turni, con l’impegno di garantire la massima sicurezza. La riattivazione definitiva sarà a metà agosto. Un anno fa era arrivato l’ok alla riaccensione dalle autorità nazionali.
CINA – Jin Liqun a capo della Banca asiatica per gli investimenti (Aiib)
L’ex viceministro delle finanze, Jin Liqun potrebbe essere il primo presidente dell’organismo voluto da Pechino per favorire gli investimenti nelle infrastrutture in tutto il continente euroasiatico. La Cina è il paese che ha investito di più nella nuova istituzione da 100 miliardi di euro. Nel prossimo mese anche li altri paesi indicheranno i loro candidati ma nelle organizzazioni internazionali è consuetudine che il candidato dell’azionista di maggioranza – se forte – venga preferito agli altri.
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