9,42 milioni di studenti alle prese con il gaokao, la maturità cinese che segna il futuro di tanti giovani. Per la prima vota in cinque anni il numero di studenti che si è presentato all’esame è in aumento. La pressione è altissima, in alcune regioni sono addirittura stati impiegati dei droni per evitare che i maturandi possano copiare. Ma vale la pena? Anche in Cina è in amento a disoccupazione post laurea.
Prendere un taxi nei giorni del gaokao, l’esame di maturità cinese, dà l’idea dell’importanza di questo rito di passaggio. Il 7 e l’8 giugno Didi Dache, l’applicazione che permette di prenotare un taxi dal proprio smartphone, avvertiva: se sei uno studente che sta per affrontare il gaokao, comunicacelo e avrai la precedenza. La sera prima dell’esame, la polizia ha pattugliato i vicoli della movida di Pechino, chiedendo di fare silenzio per “chi si prepara al grande giorno”.
Sono 9,42 milioni gli studenti cinesi che la scorsa settimana hanno affrontato la prova decisiva per il loro futuro. Il punteggio ottenuto al gaokao, infatti, determina l’università alla quale si potrà accedere. E di conseguenza il lavoro, lo stipendio e lo stile di vita che ci si potrà permettere. O almeno così pensano i genitori, che continuano a investire tutti i loro risparmi nell’istruzione dei figli.
La pressione sociale sui giovani cinesi è altissima, e comincia dalle scuole elementari. Per gli studenti è un incubo. Una volta un docente dell’università Tsinghua di Pechino, una delle più prestigiose del paese, ha chiesto ai suoi studenti chi di loro ricordasse di aver avuto cinque minuti di tempo libero dall’inizio del suo percorso scolastico. Su 400 studenti, racconta il professore al Wall Street Journal, nessuno ha alzato la mano. Ma, come spesso accade, gli sforzi richiesti non sono uguali per tutti.