Zhou Yongkang, ex numero nove della Rpc è stato condannato al carcere a vita. Il numero due del buddhismo tibetano, il Panchen Lama, dichiara di fronte al president cinese Xi Jinping che farà di tutto per favorire l’unità nazionale secondo le direttive del Pcc. Un nuovo dipartimento interno al Pcc verificherà l’integrità di uomini d’affari e dei loro rampolli. Auto con pilota automatico firmata Baidu. La presidente sudcoreana Park Geun-hye sospende il viaggio negli Usa per affrontare l’emergenza Mers. Giornalista bruciato vivo in India per rivelazioni sulla corruzione. CINA – Zhou Yongkang condannato all’ergastolo
Condanna a sorpresa per l’ex numero 9 della Repubblica popolare cinese. La notizia arriva infatti al termine di un processo segreto tenutosi a Tianjin, poco lontano da Pechino, durante il quale l’ex capo della sicurezza cinese si è dichiarato colpevole dei capi d’imputazione per cui era finito sotto accusa: corruzione, abuso di potere e rivelazione di segreti di stato.
Zhou era stato tra gli uomini più potenti della precedente generazione di politici al governo: fino al 2012 era stato membro del comitato permanente del Politburo, il gruppo ristretto di alti funzionari del Partito comunista cinese che a tutti gli effetti governa il Paese. È l’uomo più potente del Pcc ad essere finito sotto processo e condannato dalla fine del maoismo.
TIBET – Il Panchen Lama dice sì al Partito
La seconda figura più importante del buddhismo tibetano, ha dichiarato di fronte al presidente Xi Jinping che lotterà per l’unità nazionale e cercherà di non deludere le aspettative del Partito. Questo Panchen Lama fu scelto nel 1995 da Pechino per coprire la sparizione di un ragazzino di sei anni proclamato reincarnazione del Dalai Lama dalle autorità tibetane. La dichiarazione è particolarmente importante perché quest’anno saranno i vent’anni dalla sparizione del fanciullo e l’attuale Dalai Lama – che ha abdicato alle sue funzioni secolari e vive in esilio in India dal 1959 – compirà 80 anni. La notizia è stata data dalla televisione di stato Cctv.
CINA – Rampolli da educare
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Un nuovo dipartimento sotto il controllo del Comitato centrale del Pcc verificherà che gli uomini d’affari e – soprattutto – i loro figli si comportino in maniera appropriata alla loro posizione. “Molti giovani ricchi non hanno idea della provenienza del loro denaro […] Sanno sbatterti in faccia la loro ricchezza ma non sanno come si possa creare” c’è scritto su sito web del Dipartimento del Fronte unito per il lavoro “non è solo un problema economico”. L’85 per cento delle aziende private cinesi è a conduzione famigliare. Di queste circa due terzi vedrà una successione al vertice nei prossimi cinque-dieci anni.
CINA – Pilota automatico. Baidu batte Google.
Lo chiamano il Google cinese ed è il motore di ricerca più diffuso nella Repubblica popolare. Ma stando agli annunci Baidu sta per battere il suo competitor americano. Entro la fine dell’anno rilascerà la prima auto che si guida da sé, una Bmw. Il prototipo sarà usato per testare anche la definizione di Baidu Map, ma non sostituirà completamente il guidatore. Google sta lavorando invece a una vera e propria intelligenza artificiale che riduca i comandi necessari a guidare un automobile a un “seleziona meta” e un pulsante “on/off” ma ancora non ha reso nota nessuna data di rilascio.
COREA DEL SUD – Park non va da Obama. Il termometro dell’epidemia Mers (consegna domani)
La decisione della presidentessa Park Geun-hye di annullare la prevista visita negli Stati Uniti è il termometro della crisi causata dall’epidemia di Mers. La sindrome respiratoria del Medio Oriente (chiamata così perché i primi casi furono registrati in Arabia Saudita) si sta diffondendo più velocemente del previsto e il governo è sotto scacco per le carenze rilevate nelle prime fasi. Il governo ha confermato 14 nuovi casi, ch portano il totale a 122, mentre la psicosi si diffonde anche all’estero.Oltre 3.000 sono i sudcoreani sotto osservazione. E 9 sono i morti, con un’incidenza della mortalità del 10% contro il 40% registrato in altri Paesi. L’attenzione è tutta sul Samsung Medical Center di Seul. La struttura è la principale fonte di infezione. Degli ultimi 14 casi, 8 sono stati infettati dopo essere stati nel’ospedale, rivela il ministero della Salute. Ma ad essere sotto accusa è l’esecutivo e i tecnici lenti nell’adeguare i parametri per rispondere ai primi casi e a stabilire i tempi di incubazione.
INDIA – Giornalista bruciato vivo, aveva denunciato corruzione
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Jagendra Singh, 41 anni, è stato bruciato vivo da un gruppo di uomini nella giornata di lunedì. La sua colpa: aver denunciato episodi di corruzione a carico di Ram Murti Singh Verma, leader locale del partito di governo in Uttar Pradesh. La famiglia della vittima ha accusato lo stesso Verma di aver orchestrato l’omicidio di Singh, mentre Amnesty International in un comunicato si è appellata al governo dell’Uttar Pradesh per fare chiarezza sulla morte del giornalista, aprendo un’inchiesta indipendente dagli organi di polizia locale secondo la quale il giornalista si sarebbe suicidato.
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