In Cina i maggiori benefici del graduale passaggio dall’economia pianificata di Stato a quella di mercato vanno ai redditi alti e i crediti inesigibili di aziende in difficoltà si vendono su Taobao, il gigante dell’ecommerce del gruppo Alibaba. La nuova portaerei giapponesi fa paura a Cina e Corea del Sud. Il marchio Made in Korea ora è valido anche per il nord.
CINA – Boom di disuguaglianza
Uno dei Paesi più diseguali al mondo, dove il quinto della popolazione più ricco rappresenta la metà del Pil mentre il quinto più povero, solo il 5 per cento. Un nuovo studio del FMI conferma il fatto che in Cina i maggiori benefici del graduale passaggio dall’economia pianificata di Stato a quella di mercato vanno ai redditi alti. Secondo la ricerca, i milionari cinesi sono oggi 2,4 milioni, un numero inferiore solo a quello Usa, e la diseguaglianza dipende più dal geometrico arricchimento dei già ricchi che dalla stagnazione dei salari della fascia più bassa.
CINA – Il debito tossico lo compri su Taobao
I crediti inesigibili di aziende in difficoltà si vendono su Taobao, il gigante dell’ecommerce del gruppo Alibaba. Una società di asset management statale, la Cinda, ha infatti iniziato a utilizzare il sito per mettere all’asta il “debito tossico”. Avrebbe finora venduto il debito di una società di prodotti per la pulizia per 4,4 milioni di yuan (oltre 700mila dollari) e quello di una acciaieria per 20 milioni di yuan (3,2 milioni dollari). Negli annunci si mostrano immagini degli edifici che ospitano le imprese indebitate come collaterali sottostanti ai prestiti. Tribunali cinesi hanno già usato Taobao in passato per vendere beni sequestrati nella campagna anticorruzione. E a proposito di Taobao, giunge notizia che l’Esercito Popolare di Liberazione costruirà una propria versione della piattaforma per snellire il mercato delle forniture alle forze armate; probabilmente, anche per monitorarle meglio in funzione anti-corruzione.
GIAPPONE – Una (non) portaerei che fa paura
La Difesa giapponese ha commissionato la sua più grande portaerei. Si chiama Izumo, è lunga 248 m ed è stata ufficialmente classificata come “helicopter destroyer”. Ma il ministro della difesa Gen Nakatani ha sottolineato che la nave servirà solo a trasportare elicotteri da pattugliamento negando che la nave possa essere usata come una portaerei convenzionale o che possa rappresentare un prototipo per il futuro. La Costituzione giapponese infatti non permette al Giappone di possedere armi da offesa, ma solo il minimo indispensabile per la difesa. Ma esperti e media di Cina e Corea del Sud hanno comunque manifestato la preoccupazione che la nave possa operare come una vera e propria portaerei senza dichiararlo.
Solo la CINA può salvare il mare
Secondo dati FAO ripresi dall’ultimo Scientific American, la Cina consuma ogni anno 50 milioni di tonnellate di pesce (Usa 7,5 milioni, Giappone 7,3 milioni), è perciò la prima responsabile di quella che può divenire la maggiore catastrofe ambientale dopo il global warming: la drastica riduzione della vita negli oceani. Il problema è che i 70mila pescherecci cinesi non si attengono particolarmente alle norme internazionali e che Pechino usa anche il fattore pesca nelle sue controversie territoriali nei mari asiatici.
COREA DEL NORD – Arriva il marchio made in Korea
La Corea del Nord abbandona il marchio made in Dprk ossia nella Repubblica democratica e popolare di Corea, e si uniforma a un semplice made in Korea. Esattamente come i "cugini del Sud". La decisione di Pyongyang può essere interpretata come un tentativo di favorire l diffusione dei propri prodotti. Ed è proprio al Sud che il cambio di etichetta desta maggiori preoccupazioni per il timore che possa rovinare la reputazione del marchio made in Korea, costruita negli anni dalle industrie sudcoreane.
CINA – Operazione Skynet
Un nuovo gruppo di lavoro misto – a cui partecipano membri della commissione di ispezione disciplinare e del dipartimento organizzativo (del Partito), della procura generale (giudiziario), del ministero della Pubblica Sicurezza (governo) e della banca centrale – ha lanciato l’operazione Skynet che consiste in un potenziamento della battaglia contro i funzionari corrotti che scappano all’estero. Un attacco concentrico che vuole migliorare i risultati ottenuti l’anno scorso, quando circa 500 sospetti sono stati rimpatriati e poco meno di 500 milioni di dollari sono stati recuperati. La priorità è data ai fuggitivi negli Usa che, secondo le autorità cinesi, sarebbero 150. Tra i due Paesi non esiste estradizione e sono fitti i contatti diplomatici per trovare una soluzione.