E’ lo stesso Jack Ma ad annunciare ai suoi 20mila dipendenti che il colosso dell’ecommerce sta attraversando un momento critico. In Giappone l’economia torna a crescere, merito dello yen basso e del prezzo in calo del greggio. In Cina la riforma dell’hukou compie un altro piccolo passo in avanti. In Bangladesh la banca di Yunus rischia di passare sotto il controllo dei governo
CINA – "Momento critico" per Alibaba
Il miliardario presidente e creatore di Alibaba Jack Ma Yun ha detto ai suoi 20.000 dipendenti che questo è il "momento più critico" in quindici anni di storia del colosso dell’e-commerce. Nella sua tradizionale lettera al personale prima del capodanno cinese, Ma ha invitato i dipendenti a stare rilassati di fronte alle molte class-action promosse contro l’azienda negli Usa, a seguito di una “recente serie di questioni”. Le questioni a cui fa riferimento sono le tensioni con le stesse autorità cinesi che accusano Alibaba di vendere prodotti contraffatti.
GIAPPONE – L’economia torna a crescere
L’economia giapponese torna a crescere. Sono positivi i dati sul Pil del Sol Levante nell’ultimo trimestre del 2014 anche se al di sotto delle aspettative.
Si interrompe così la striscia recessiva inaugurata nel secondo trimestre dell’anno scorso e che aveva fatto traballare le politiche economiche aggressive del primo ministro Shinzo Abe. La crescita ha infatti registrato un +0,6 per cento, 2,2 su base annua.
Merito soprattutto, dicono dal governo di Tokyo, dello yen basso che ha spinto le esportazioni e del prezzo in calo del greggio, che avrebbe favorito i consumi, nonostante l’aumento della tassa sui consumi ad aprile 2014.
CINA – Il paese è un’enorme opera satirica
“La Cina oggi è oltre la parodia. E’ un’enorme opera satirica. Ogni pellicola si facesse sulla Cina oggi, sarebbe per forza satirica”. Parola del regista Jiang Wen, che a Berlino era in lizza per l’orso d’oro con "Gone With the Bullets", una gangster story ambientata nella Shanghai degli anni Venti. Il film stesso solleva molte controversie e alcuni lo considerano sconclusionato. Il sospetto è che gli eccessivi tagli della censura l’abbiano reso incomprensibile. Jiang si propone di lanciare un genere tutto cinese, come il Western Usa (e quello “spaghetti) e i polizieschi: è il “Beiyang”, in riferimento al periodo degli anni Venti in cui la Cina era divisa tra diversi signori della guerra, “uno dei periodi più vivaci della storia cinese”, dice Jiang.
CINA – Riforma permessi di residenza
Nel processo verso la riforma dell’hukou (il sistema di residenza obbligatoria che coinvolge tutto il nucleo familiare) si inserisce una “riformina” che in alcune città cancella la “residenza temporanea”, cioè un sistema che permetteva ai migranti di comprare casa o macchina dopo alcuni anni di permanenza, pur se non in possesso di residenza definitiva. Ha ingenerato troppa confusione, quindi si è deciso di dare la possibilità ai migranti di accedere direttamente alla residenza definitiva dopo un certo lasso di tempo.
BANGLADESH – La banca di Yunus passa allo Stato
La Grameen bank rischia di passare per la prima volta sotto il controllo dei governo. Stanno infatti per scaderei mandati dei componenti del board non di nomina governativa all’interno dell’istituto per il microcredito fondato dal Noble per la Pace Muhammad Yunus. Lo scorso novembre l’esecutivo aveva cambiato le regole per dare maggiori poteri ai consiglieri di propria nomina all’interno del cda.